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Avviso ai naviganti n° 53. Fitosanitari per agricoltura bio, sei novità per la difesa

Il regolamento 2019/2164 della commissione sancisce l'inserimento di sei nuovi mezzi tecnici ad attività fitoiatrica tra quelli utilizzabili in agricoltura biologica

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Regolamento 2019/2164, ben sei nuovi inserimenti tra i prodotti per la difesa

Fonte immagine: © Jurgen Falchle - Fotolia

Regalo di Natale per gli addetti alla filiera del biologico che sono sempre più numerosi, non solo per ragioni filosofiche ma anche monetarie, per via dei maggiori prezzi che queste produzioni riescono a spuntare rispetto a quelle tradizionali. Il regolamento 2019/2064 della commissione ha ufficializzato l’inserimento di sei nuove sostanze ad attività fitosanitaria nell’allegato del regolamento 889/2008 sull’agricoltura bio. Alcune sono già molto popolari nell’agricoltura tradizionale: vediamo quali.
 

Maltodestrina

Questo insetticida/acaricida efficace contro afidi, tripidi, cocciniglie, mosca bianca e appunto acari è stato approvato nella Ue come prodotto fitosanitario nel 2013 e si sta avviando al suo primo rinnovo, previsto per il 2023. Il gruppo di lavoro Egtop (Expert group for technical advice on organic production) nel suo report che risale al 2014 (chissà se magari come proposito per il futuro c’è anche quello di accelerare un po’ i tempi) ha dato il via libera in bio per via delle sua origine naturale (derivato dall’idrolisi enzimatica dell’amido), con l’unica condizione che sia le materie prime di partenza che gli enzimi utilizzati per la loro degradazione non siano derivati da Ogm. Completa il quadro positivo l’assenza di limiti di residui (non necessari in quanto utilizzato nell’industria alimentare e privo di ADI ed ArfD). Unici nei la mancata qualifica di sostanza a basso rischio (forse verrà garantita al rinnovo, tra qualche anno) e la scarsa specificità, dovuta al meccanismo d’azione che ostruisce gli spiracoli degli artropodi bersaglio che muoiono successivamente di soffocamento e di stenti. La limitata persistenza ambientale dovrebbe limitare l’impatto sugli artropodi utili.
 

Perossido d’idrogeno

Il gruppo di esperti ha approvato l’uso dell’acqua ossigenata in biologico come mezzo per disinfettare gli attrezzi per la potatura per limitare la diffusione di malattie (ad esempio il mal dell’esca) e come conciante delle sementi di lattuga e ornamentali. Il prodotto è attualmente autorizzato come sostanza di base per gli stessi usi.
 

Terpeni (eugenolo, geraniolo e timolo)

Anche queste tre sostanze sono approvate a scopo fitosanitario nella Ue (tutti e tre fungicidi) sin dal 2013 e verranno rinnovate anch’esse nel 2023. Il gruppo di esperti ha approvato in biologico queste sostanze per la loro attività nei confronti della Muffa Grigia, patogeno ubiquitario contro il quale non sono disponibili molti mezzi autorizzati in bio. Completano il quadro la non necessità di limiti di residui sulle derrate alimentari.
 

Cloruro di sodio

Il cloruro di sodio è già approvato come sostanza di base ed è accreditato di efficacia contro gli oidii di cui causa la disidratazione. Ovviamente non ha problemi tossicologici e ambientali (almeno alle dosi cui è proposto). L’unica limitazione per l’uso in biologico è l’origine naturale del prodotto, non essendo ammesso il sale di sintesi chimica.
 

Cerevisane

Il cerevisane è stata la seconda sostanza attiva a basso rischio ad essere approvata per l’uso in fitoiatria (adesso sono 18). Il gruppo di lavoro ha approvato questa sostanza per l’uso in bio per via della sua origine: è costituito da pareti di cellule di lieviti (da qui il suo nome) disidratate. Dopo acceso dibattito il gruppo di lavoro ha dato il via libera a questo induttore di resistenza utilizzato contro peronospora, oidio e botrite della vite e alcune orticole.
 

Piretrine

In questo caso il gruppo di lavoro ha recepito la richiesta dei notificanti di allargare l’origine delle piretrine anche a piante diverse dal piretro, adottando la dicitura più generica “solo di origine vegetale”.
 

Quando entrerà in vigore?

Il regolamento entrerà in vigore il 7 gennaio 2020.
 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

  • Regolamento di esecuzione (UE) 2019/2164 della commissione del 17 dicembre 2019 che modifica il regolamento (CE) n. 889/2008 recante modalità di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all’etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologica, l’etichettatura e i controlli
  • Regolamento (CE) n. 889/2008 della commissione del 5 Settembre 2008 recante modalità  di applicazione del regolamento (CE) n. 834/2007 del Consiglio relativo alla produzione biologica e all'etichettatura dei prodotti biologici, per quanto riguarda la produzione biologca, l'etichettatura e i controlli

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