2019
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Compag: il consumatore e l'ambiente al centro della nuova agricoltura

Tra gli obiettivi dell'evento tenutosi a Cassino, anche quello di colmare un gap informativo verso i consumatori, per rassicurarli sulla qualità e sicurezza dei prodotti agricoli italiani

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Fabio Manara, presidente Compag

L'agricoltura negli ultimi anni è avanzata notevolmente e rapidamente grazie alla diffusione di mezzi tecnici e tecniche applicative di ultima generazione, che hanno reso possibile la disponibilità di prodotti alimentari diversificati e di elevata qualità. Questi sono stati i temi al centro del convegno nazionale Compag "Un'agricoltura evoluta indirizzata al consumatore e all'ambiente" dedicato al Centro Sud che si è tenuto a Cassino, Frosinone, lo scorso 12 dicembre, con l'obiettivo, tra gli altri, di colmare un gap informativo verso i consumatori, per rassicurarli sulla qualità e sicurezza dei prodotti agricoli italiani.

L'apertura, il confronto e il desiderio di informazione più ampio hanno caratterizzato l'evento, come dimostra la scelta dei relatori e degli ospiti invitati, tra cui i rappresentanti delle organizzazioni dei distributori di materie agricole, la grande distribuzione e l'industria di trasformazione; elevata la partecipazione del pubblico, che ha coinvolto circa 150 aziende del commercio dei mezzi tecnici.

I lavori, moderati dal professore associato all'Università degli Studi di Perugia A. Frascarelli, sono iniziati puntualmente alle 16.30, e hanno visto la partecipazione di Fabio Manara (presidente Compag), Piero Catelani (rappresentante Compag presso i ministeri), Edoardo Musarò (junior manager Compag comparto cerealicolo), Ivano Valmori (Image Line) e Vittorio Ticchiati (direttore generale Compag), i quali hanno aggiornato il pubblico sugli avvenimenti e conseguimenti dell'ultimo anno.
E' seguita la tavola rotonda con la partecipazione di Giampiero Reggidori (Agriteam-ApoConerpo), Valerio De Paolis (Confagricoltura), Paolo Tassani (Agrofarma-Federchimica) e Fabio Manara (Compag).
Con un intervento speciale del consulente Herbert Lavorano, che si è occupato degli aspetti pratico-organizzativi degli accordi di filiera in atto o già realizzati.

Il nuovo statuto di Compag, com'è stato ricordato dal presidente della federazione Fabio Manara, è realizzato per riuscire a integrare anche l'attività dei cerealisti che, finora privi di rappresentanza a livello nazionale, hanno ora finalmente una voce anche a livello europeo grazie a Compag e al suo filo diretto con Coceral, l'associazione europea che rappresenta i commercianti di cereali e mangimi. Manara ha presentato la nuova organizzazione dell'associazione, che prevede due vicepresidenti con delega ai mezzi tecnici e al commercio/stoccaggio dei cereali rispettivamente. Ha anche informato sul proseguo dell'iniziativa di aprire alla conoscenza delle altre realtà europee che nel 2020 si realizzerà con una visita ad aziende commerciali del Midi francese.

I lavori sono poi proseguiti con Piero Catelani che ha aggiornato il pubblico sugli importanti argomenti portati avanti presso i ministeri nel corso dell'anno: i prodotti per uso non professionale (per i quali si è chiesta una proroga al periodo transitorio, ritardando la definitiva applicazione del decreto n 33 del 2018); la situazione della Cun per il grano duro (in merito alla quale si è chiesta la partecipazione dei commercianti alla commissione prezzi nazionali prevista); la gestione delle confezioni di prodotti fitosanitari sottoposte a cambio di titolarità e la revisione del Pan (in merito alla quale sarebbero arrivate al ministero circa 21mila osservazioni, quindi la bozza di testo non potrà essere definitiva prima del prossimo autunno).

A seguire Edoardo Musarò, junior manager del braccio cerealicolo dell'associazione, ha illustrato i nuovi progetti tra cui un manuale tecnico e pratico per la gestione dell'Haccp nei centri di stoccaggio e un progetto di collaborazione con la parte industriale per definire un calendario di incontri informativi ove vengano chiariti i requisiti dei centri di stoccaggio per i contratti di filiera. Compag sta valutando, inoltre, la possibilità di organizzare un servizio di consulenza per i centri di stoccaggio che vogliano ottenere la certificazione biologica.

Prosegue anche il progetto di sviluppare un disciplinare sul grano duro di alta qualità che veda l'accordo dell'intera filiera e che comprenda la collaborazione triennale con il dipartimento per l'Innovazione nei sistemi biologici, agroalimentari e forestali dell'Università della Tuscia. I firmatari del protocollo di filiera per migliorare il grano duro italiano rappresentano complessivamente un valore di quasi 50 miliardi di euro.

Ivano Valmori di Image Line ha descritto i vantaggi dell'utilizzo dell'innovativo sistema Sds OnDemand® in merito alla consegna delle schede di sicurezza, mentre Vittorio Ticchiati, direttore generale Compag, ha parlato della bozza di revisione del Pan presentata lo scorso mese di ottobre. "Essa è caratterizzata – ha affermato – da una connotazione esageratamente ambientalista, con il conseguente rischio di una forte propensione a politiche anti-aziendaliste e di incentivo alla bassa produttività".

La tavola rotonda ha consentito di approfondire la necessità della filiera di andare incontro alle richieste del consumatore sotto il profilo ambientale ma, soprattutto, in merito alla disponibilità di informazioni su come è stato ottenuto il bene alimentare. La trasparenza, è stato sottolineato, è un punto di grande importanza per ottenere la fiducia del consumatore.

È emersa, inoltre, l'importanza della ricerca per mettere a disposizione degli strumenti di alto contenuto tecnologico e garantire un'elevata produttività all'interno di un sistema produttivo orientato all'ambiente, in un ciclo virtuoso che consenta di creare le risorse per investire nell'agricoltura di precisione con un minore utilizzo e spreco di risorse.

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