Voci dall'Europa. Glifosate: la decisione sulla proroga dell'approvazione Ue è in stallo, ma la Commissione farà da sola
Alla riunione del comitato di appello tenutasi lo scorso 15 novembre non è stata raggiunta la maggioranza qualificata

In assenza di una maggioranza qualificata la commissione Ue può decidere di attuare la sua proposta senza il via libera degli Stati membri
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Alla riunione del Comitato di Appello la situazione di stallo verificatasi allo Scopaff (Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed) dello scorso 13-14 ottobre non è stata risolta come si era verificato quasi cinque anni fa, quando il primo rinnovo dell'approvazione del famoso erbicida era stato votato positivamente dalla maggioranza qualificata degli Stati membri europei. In questo caso si prevede che la Commissione si avvarrà delle sue prerogative attuando la sua proposta anche in assenza di questo ampio consenso. Solo una bocciatura a maggioranza qualificata della proposta di proroga della scadenza dell'approvazione europea del glifosate avrebbe potuto costringere la Commissione a ritornare sui suoi passi lasciando scadere l'approvazione europea del principio attivo.
A quel punto i 27 Stati membri sarebbero stati costretti a revocare le numerose autorizzazioni di prodotti fitosanitari contenenti glifosate, con conseguenze irreparabili sull'intera filiera agrochimica.
Fortunatamente o sfortunatamente, a seconda delle varie opinioni, queste estreme conseguenze non ci saranno nell'immediato, ma il braccio di ferro tra Commissione e Paesi membri è solo rimandato di dodici mesi quando la valutazione del dossier sarà completata e si dovrà decidere se rinnovare l'approvazione della sostanza attiva per quindici anni, in quanto il principio attivo non ha le caratteristiche per essere considerato come candidato alla sostituzione, fatto che accorcerebbe la durata dell'approvazione a sette anni.
Secondo la tabella di marcia pubblicata sul portale dell'Efsa entro luglio 2023 l'agenzia di Parma dovrebbe pubblicare il riassunto della valutazione paritaria del dossier di rinnovo della sostanza attiva, in modo che entro il 2023 si possa prendere una decisione definitiva sul controverso erbicida.
Possiamo prevedere sin da adesso che non sarà una passeggiata.
Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
• Sito della commissione Ue sulle riunioni dei comitati
• Sito della commissione Ue del comitato di appello