2023
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Vite, cresce la preoccupazione per gli attacchi di Popillia japonica

P. japonica è un coleottero di origine asiatica che sta creando grossi problemi ai viticoltori tra il Piemonte e la Lombardia. Una difesa efficace del vigneto è però possibile, come dimostrano le prove condotte da Nufarm e Sumitomo Chemical

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Un esemplare di P. japonica su una foglia di vite

Fonte immagine: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®

Arrivato in Italia nel 2014, Popillia japonica è un coleottero che ha già arrecato pesanti danni alle coltivazioni tra il Piemonte e la Lombardia, soprattutto nel comparto della viticoltura. Questo insetto di origine asiatica si nutre infatti della lamina fogliare delle viti ed è in grado di defogliare un intero vigneto in pochi giorni.

 

"Se non controllato si mangia tutte le foglie delle viti, lasciando solo le nervature", racconta Davide Rossi, enologo presso l'Azienda vitivinicola Enrico Crola di Mezzomerico, in provincia di Novara, dove sono state condotte delle prove di difesa dal Centro di saggio Agricola 2000.

 

"Per difendere il vigneto occorre essere tempestivi nei trattamenti fitosanitari e l'uso di insetticidi si è dimostrato indispensabile. Nel 2022 abbiamo impiegato Kestrel® per il controllo di scafoideo ed ha permesso di contenere egregiamente anche Popillia, ma anche altre sostanze attive sono riuscite ad offrire un buon controllo".

 

Popillia japonica è in grado di arrecare seri danni alle viti

Popillia japonica è in grado di arrecare seri danni alle viti
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

La strategia proposta da Nufarm per il vigneto

Un ottimo controllo di Popillia japonica è stato garantito dalle due strategie proposte da Nufarm che prevedono l'impiego di Kaimo® Sorbie da solo oppure in strategia con Kestrel®. Il primo è un insetticida dotato di una efficacia abbattente elevata e molto rapida, a base di lambda cialotrina. Il secondo è invece a base di acetamiprid, una sostanza attiva con spiccata sistemia che è quindi in grado di proteggere a lungo la vegetazione.

 

"Nella prima prova abbiamo impostato la strategia di difesa applicando due volte Kaimo® Sorbie, alla comparsa dei primi adulti e dopo quattordici giorni per mantenere protetta la vegetazione", spiega Roberto Balestrazzi, Customer Marketing manager di Nufarm.

 

"Nella seconda invece abbiamo impiegato l'insetticida Kestrel® e successivamente Kaimo® Sorbie. Kestrel®, autorizzato su vite contro scafoideo, è stato applicato in ottemperanza ai trattamenti obbligatori per il contenimento della flavescenza dorata, ma ha permesso anche un'ottima gestione di P. japonica. Kaimo® Sorbie in ribattuta ha invece garantito un controllo definitivo dell'insetto".

 

Popillia japonica, ecco la strategia di Nufarm

 

Popillia japonica, il flagello del vigneto

Come spiegato da Simone Lavezzaro, il tecnico di Agricola 2000 che si è occupato di seguire le prove presso l'Azienda Enrico Crola, Popillia japonica è un coleottero di origine asiatica arrivato in Italia nel 2014 e ritrovato per la prima volta all'interno del Parco del Ticino. Da qui la popolazione si è velocemente espansa interessando ampie aree tra il Piemonte e la Lombardia.

 

P. japonica è estremamente polifago, potendosi nutrire di un gran numero di piante arboree ed erbacee, sia di interesse agrario che selvatiche. Tra le colture maggiormente interessate c'è la vite, di cui l'insetto predilige le giovani foglie. Essendo una specie gregaria, su una stessa pianta possono essere presenti centinaia di esemplari, che nel giro di pochi giorni sono in grado di rodere completamente le foglie, lasciando solo le nervature.

 

Danni da P. japonica su vite

Danni da P. japonica su vite
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

Popillia japonica sverna come larva nel terreno ed emerge solo a primavera inoltrata. In vigneto inizia a vedersi nella prima metà di giugno e dopo quaranta, cinquanta giorni avviene l'ovideposizione al suolo. Data la sua elevata mobilità, le popolazioni che si ritrovano in vigneto possono essere originate dalle larve già presenti in sito, oppure provenienti da colture e aree incolte vicine.

 

Le larve del coleottero infatti si sviluppano inizialmente a carico delle radici di specie erbacee, e non è difficile vederle in campi di grano, come anche nei tappeti erbosi. Solo successivamente gli adulti emergono per attaccare le viti. I danni che provocano in vigneto, seppure ingenti, sono limitati ad un lasso di tempo breve, di quaranta, cinquanta giorni. Se dunque si riescono a controllare le popolazioni in questa finestra temporale (P. japonica compie una sola generazione l'anno) si può preservare la produttività dell'impianto.

 

Kaimo® Sorbie e Kestrel® in difesa delle viti

Entrambe le strategie proposte da Nufarm vedono l'impiego di Kaimo® Sorbie, un insetticida a base di lambda cialotrina, autorizzato su vite per il controllo di tignola, cicaline, tripidi, mosca e sigaraio, che dal 2022 è registrato anche contro Popillia japonica.

 

Il prodotto vanta una formulazione originale, esclusiva Nufarm, che esalta la capacità abbattente del principio attivo: dopo pochi minuti dal trattamento i primi esemplari cadono al suolo, contenendo dunque al minimo i danni. Il prodotto agisce sia per contatto che per ingestione ed è attivo anche a dosaggi contenuti, pari a 150-300 grammi ad ettaro.

 

Si consiglia di applicare il prodotto con volumi d'acqua adeguati a bagnare bene la vegetazione e di intervenire all'alba, quando il coleottero staziona sulle foglie ed è meno reattivo. Questo permette di ottenere il massimo dall'applicazione.

 

Differenze tra una parcella trattata e una non trattata

Differenze tra una parcella trattata e una non trattata
(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

Kestrel® è invece un insetticida a base di acetamiprid, proposto con una formulazione originale concentrata, dotato di coformulanti di ultima generazione che favoriscono l'assorbimento della sostanza attiva da parte della vegetazione ed è in grado di controllare il fitofago per un lasso di tempo più lungo.

 

Kestrel® agisce per contatto ed ingestione ed ha una distribuzione sistemica, penetra nei tessuti vegetali e viene ridistribuito nella pianta, proteggendo la vegetazione per circa due settimane dal momento dell'applicazione.

"Ad oggi ne consigliamo l'uso su vite nei confronti di Scaphoideus titanus, la cicalina vettore della flavescenza dorata, e Lobesia botrana, la tignoletta della vite, in quanto è in grado di controllare entrambi gli insetti in una volta sola. Stiamo però lavorando all'estensione d'etichetta di Kestrel® anche contro Popillia japonica, visti gli ottimi risultati ottenuti", sottolinea Balestrazzi.

 

Le prove condotte presso l'Azienda Enrico Crola hanno dimostrato chiaramente l'efficacia delle due strategie proposte da Nufarm. Se il testimone non trattato presentava danni su quasi il 100% delle foglie, che apparivano scheletriche, le parcelle protette con i prodotti Nufarm invece non presentavano danni significativi da Popillia japonica.

 

Kestrel® e Kaimo® Sorbie sono insetticidi di Nufarm distribuiti in Italia da Sumitomo Chemical.

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