Aleurodide spinoso degli agrumi: il piano di azione della Toscana
La Regione ha aggiornato le misure per controllare e contrastare l'espansione del pericoloso parassita recentemente ritrovato in diverse località toscane
La Regione Toscana continua l'opera di contrasto all'aleurodide spinoso degli agrumi, segnalato per la prima volta a Prato nel 2020.
Il Servizio Fitosanitario Regionale infatti, con il Decreto dirigenziale 2042 del 2024 , ha approvato il piano d'azione per il contenimento e il controllo di questo parassita.
L'aleurodide spinoso degli agrumi, nome scientifico Aleurocanthus spiniferus, è un piccolo insetto originario del sud est asiatico che attacca preferibilmente gli agrumi, come dice anche il nome, ma che può infestare facilmente anche il lauro, le rose, l'edera, la piracanta e l'aralia, causando danni anche gravi.
Le piante attaccate infatti, oltre a presentare un generico deperimento, si riconoscono per la presenza sulle foglie e sui germogli di abbondante melata e fumaggine, con la riduzione dell'attività fotosintetica e il disseccamento di ampie parti di rami.
In Toscana, dopo il primo ritrovamento a Prato, Aleurocanthus spiniferus è stato segnalato a Castagneto Carducci (Li), a Firenze, sul Monte Argentario (Gr), a Pisa ed a Carrara; località quest'ultima confinante con i comuni liguri di Luni, Castelnuovo Magra e Sarzana, dove pure sono presenti focolai.
Nelle zone delimitate in cui è stato segnalato l'insetto e nelle zone cuscinetto limitrofe, il Servizio Fitosanitario effettuerà dei controlli specifici sul territorio e presso i vivaisti.
In particolare, i vivaisti e gli operatori professionali nelle zone delimitate in cui è presente l'aleurodide devono segnalare ed eliminare le piante, o le parti di piante infette, bruciandole ed effettuare i trattamenti insetticidi con prodotti registrati contro gli aleurodidi.
Anche i privati cittadini sono tenuti a controllare le loro piante, a eliminare quelle infette e a trattarle con insetticidi di libera vendita, e sono invitati a segnalare i casi sospetti, per quanto per i privati non ci sia l'obbligo di segnalazione come per gli operatori professionali.
Nelle zone indenni, quelle in cui il parassita non è mai stato individuato, la sorveglianza è invece affidata ai controlli fitosanitari di routine.
Resta ovviamente la raccomandazione per tutti di segnalare eventuali casi sospetti.
Per maggiori dettagli e approfondimenti è possibile scaricare la scheda identificativa su Aleurocanthus spiniferus e il testo integrale del piano di azione.