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Mal secco degli agrumi: in Campania sta colpendo i limoni

Colpita la delicatissima area della costa d'Amalfi e della penisola di Sorrento. Convocato per oggi, 12 luglio 2024, un incontro con Crea e Cnr per mettere a punto strategie di salvaguardia per le cultivar di limone delle Igp Costa d'Amalfi e Sorrento

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La lotta al fungo patogeno Plenodomus tracheiphilus è di per sé difficile e viene complicata dall'elevato numero di piante già attaccate

Fonte immagine: Consorzio di Tutela Limone di Sorrento Igp

Da giorni in Campania c'è allerta per la recrudescenza del mal secco degli agrumi, perché se già la lotta al fungo che determina questa fitopatia è di difficile gestione, si aggiunge il dato dell'elevato numero di piante già colpite in una zona simbolo della regione: "Il limone è uno dei simboli della costiera amalfitana e della penisola sorrentina. Una eccellenza significativa dell'economia del territorio. Ho allertato l'Ufficio Fitosanitario regionale e convocato d'urgenza un tavolo tecnico per affrontare in modo deciso la problematica del fungo patogeno Plenodomus tracheiphilus, mal secco degli agrumi, che minaccia di intaccare oltre un quarto delle piante" ha detto Nicola Caputo assessore all'Agricoltura della Regione Campania, nella scorsa settimana e in risposta all'allarme lanciato da organizzazioni di settore e sindaci della costiera.

 

In queste ore è in corso una importante riunione del tavolo tecnico sul tema mal secco degli agrumi, allo scopo di individuare linee guida buone per la tutela delle cultivar delle Igp di limone della Campania.

 

Ma la tutela dei limoneti non è solo una necessità legata alla tutela dell'agricoltura. Perché oliveti e agrumeti nella penisola di Sorrento e lungo la costa d'Amalfi, unitamente ad una viticoltura eroica e alla coltivazione del castagno da paleria, consentono la vita umana nei centri abitati sottostanti, poiché le radici delle piante, unitamente all'architettura del territorio costituita da muretti a secco e opere di bonifica montana, contengono i versanti, che altrimenti franerebbero, costituiti come sono da terreni leggeri di origine vulcanica, incoerenti con la sottostante roccia calcarea originata dalle barriere coralline del mare di Tetide, il mare tropicale preistorico che vide l'emersione della penisola italiana: un processo iniziato 250 milioni di anni fa.

 

Il 9 luglio si è tenuto il primo tavolo tecnico in Assessorato: "Ieri ho tenuto una importante e urgente riunione del tavolo tecnico per individuare strategie efficaci per contrastare la diffusione del mal secco che sta colpendo gli agrumi della costa d'Amalfi e la costiera sorrentina" ha scritto mercoledì 10 luglio l'assessore Caputo nella sua consueta nota su Facebook.


"Come Assessorato all'Agricoltura abbiamo assicurato le azioni più opportune e tempestive volte ad impedire la diffusione della patologia per le piante di agrumi e assicurato tutto il supporto tecnico necessario anche per favorire una corretta informazione sullo stato della diffusione dell'agente patogeno al fine di salvaguardare un patrimonio agroalimentare e culturale come quello dei Limoni della costiera sorrentina ed amalfitana" ha aggiunto l'assessore Caputo.

 

Secondo quanto riferisce l'assessore all'Agricoltura della Regione Campania è stato convocato per oggi, 12 luglio 2024, a Napoli un secondo tavolo tecnico con la partecipazione dei consorzi di tutela e degli esperti del Cnr e del Crea per stilare le linee guida per contrastare la diffusione del patogeno con particolare riferimento alle cultivar comprese nelle Igp Limone Costa d'Amalfi e Limone di Sorrento al fine di "salvare uno dei simboli del settore agroalimentare campano".

 

Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione il 12 luglio 2024: nel titolo è stata cambiata la parola limoneti in limoni

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