2024
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Cavallette: la strategia di lotta dell'Emilia Romagna

Monitoraggio delle grillare per scovare le uova dell'insetto e prevenire le infestazioni e rimborsi fino al 50% ai comuni colpiti

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Calliptamus italicus è la specie di cavalletta che ha invaso i frutteti e i vigneti dell'Emilia Romagna (Foto di archivio)

Fonte immagine: © cynoclub - Adobe Stock

Non si tratta di un fenomeno nuovo in Emilia Romagna: l'invasione delle cavallette nelle aree frutticole e viticole è un problema crescente che danneggia gravemente le colture e quest'anno i danni maggiori sono nei campi di pesche e viti.

 

La specie Calliptamus italicus ha invaso le zone collinari della Romagna tra le provincia di Ravenna e Rimini. Si tratta di un aumento progressivo delle popolazioni di cavallette dovuto principalmente a fenomeni come l'abbandono dei terreni, la semplificazione delle rotazioni colturali e il sensibile aumento dei terreni messi a riposo o scarsamente lavorati o coltivati saltuariamente che creano ambienti ideali per la riproduzione delle cavallette.


La Regione anche quest'anno ha sostenuto e condiviso con le amministrazioni locali romagnole interessate un piano di contrasto all'invasione delle cavallette nel quale si parla di strategie e metodi per prevenire le infestazioni.


Il piano di contrasto 2024 all'invasione delle cavallette in Emilia Romagna

Il piano è basato sulla prevenzione e punta all'individuazione dei luoghi di nascita, le cosiddette grillare, su cui devono essere realizzati interventi insetticidi quando le cavallette sono ancora piccole, prive di ali e concentrate su piccole superfici. Questi interventi preventivi, realizzati con insetticidi biologici fra metà maggio e la fine di giugno, evitano una successiva dispersione delle cavallette sul territorio e limitano i danni alle coltivazioni.


Perché questa strategia risulti efficace è importante individuare tempestivamente i punti di nascita delle cavallette contando sulla collaborazione di tecnici, agricoltori ma anche semplici cittadini che per il monitoraggio hanno potuto utilizzare i volantini informativi con le istruzioni per il riconoscimento delle grillare messi a punto dal Settore Fitosanitario.


Per dare seguito a questa strategia quest'anno il Settore Fitosanitario e Difesa delle Produzioni della Regione Emilia Romagna ha attivato in via sperimentale un accordo biennale di collaborazione per il contrasto alle infestazioni di cavallette in Romagna con le 10 amministrazioni comunali (Cesena, Meldola, Civitella, Sarsina, Castrocaro Terme e Terra del Sole, Forlì, Predappio, Montiano, Sogliano al Rubicone e Mercato Saraceno) maggiormente interessate nel recente passato dalle infestazioni di cavallette.

 

In base a questo accordo la Regione Emilia Romagna sosterrà economicamente le amministrazioni comunali che hanno aderito al piano di contrasto con un rimborso fino al 50% del costo che i comuni sosterranno direttamente o per il tramite degli agricoltori professionali per l'esecuzione degli interventi insetticidi localizzati. In considerazione del fatto che la strategia regionale punta ad un contenimento delle cavallette nelle prime fasi del loro sviluppo, verranno finanziati soltanto gli interventi localizzati a carattere preventivo eseguiti entro il mese di giugno.


Oltre all'azione di sostegno economico il Settore Fitosanitario, tramite i bollettini di produzione integrata, ha costantemente informato i tecnici e gli agricoltori sull'evoluzione delle infestazioni e fornito le indicazioni tecniche per il contenimento delle cavallette concedendo anche una deroga ai disciplinari di produzione integrata valida per l'intero territorio dell'Emilia Romagna per l'esecuzione di un ulteriore intervento con deltametrina per la difesa dell'erba medica e dell'erba medica da seme.


Purtroppo, se le infestazioni di cavallette non sono contenute al momento della nascita, le popolazioni crescono e si diffondono sul territorio praticamente inarrestabili. Aspettare l'estate per combattere le infestazioni di cavallette adulte è tecnicamente sbagliato e inutile in quanto gli adulti si spostano per lunghe distanze, hanno grande capacità di danno e sono ben poco sensibili all'azione degli insetticidi.


"La combinazione di misure preventive, monitoraggio costante e adozione di interventi in loco - afferma l'assessore regionale all'Agricoltura, Alessio Mammi - è cruciale per affrontare e mitigare gli effetti di queste invasioni. La ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie e metodi di controllo sono poi fondamentali per garantire la resilienza delle colture agricole contro tali attacchi. Importante anche la tempestività degli interventi, su cui la Regione ha promosso azioni informative presso le aziende agricole e i Comuni, già dai mesi di maggio e giugno".


Si ricorda che tutte le imprese invase dalle cavallette possono segnalare alla Regione le aree interessate dai danni e la percentuale del danno, o attraverso i Centri di assistenza agricola con segnalazioni massive o singolarmente nella piattaforma regionale.

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