Vespa velutina, un pericolo anche per la viticoltura
Il calabrone asiatico sta iniziando a creare danni anche in viticoltura, nutrendosi dell'uva matura e causando perdite di produzione anche importanti
Vespa velutina, il calabrone asiatico che dal 2004 ha iniziato ad invadere l'Europa, si sta rivelando un problema non solo per l'apicoltura, dove gli effetti sono devastanti, ma anche per altri settori agricoli, tra cui la viticoltura.
I calabroni, infatti, da una parte cacciano le api da miele e altri insetti che usano come cibo proteico per allevare le loro larve, e dall'altra cercano alimenti zuccherini per gli adulti, cosa che trovano sia nel nettare dei fiori sia nei frutti maturi, tra cui l'uva.
Leggi anche Vespa velutina, come cambierà l'apicoltura?
Che le vespe e i calabroni mangino l'uva è una cosa nota e conosciuta da tutti, ma l'impatto che ha Vespa velutina è diverso e sta iniziando a farsi sentire.
Di questo se ne sono già accorti i viticoltori francesi, soprattutto quelli del Sud del paese, come testimoniano diversi video pubblicati su Youtube da diverso tempo.
Quest'anno, invece, uno studio spagnolo pubblicato sulla rivista scientifica Agriculture, Ecosystems and Environment ha valutato i danni del calabrone asiatico in Galizia, la regione Nord occidentale della Spagna affacciata sull'oceano Atlantico.
Una regione dove la viticoltura ha una tradizione secolare e che ha avuto un rilancio negli ultimi anni con l'avvio di produzioni di nicchia con il recupero di vitigni locali.
A partire dal 2014, l'anno in cui Vespa velutina ha iniziato ad invadere la penisola Iberica, i danni da calabroni all'uva sono aumentati sensibilmente, arrivando fino a far perdere in media l'11% della produzione.
Un livello di danno che non era mai stato registrato prima.
Guarda il video del 2018 girato in Francia che mostra l'azione di un esemplare di Vespa velutina su un grappolo
Il danno è dovuto alla rottura e allo svuotamento degli acini da parte dei calabroni, cosa che ha fatto temere anche per un possibile aumento di attacchi fungini, come muffe grige e altri marciumi, anche se per il momento il danno principale resta solo quello della perdita di uva.
Un problema contro il quale sia la distruzione dei nidi di Vespa velutina trovati in zona, sia l'uso di trappole per catturare i calabroni non ha dato alcun risultato.
L'unico rimedio utile e pienamente efficace che è stato trovato fino ad ora per proteggere i vigneti è stato l'uso delle reti antigrandine stese a coprire interamente le piante.
Si tratta di un sistema di per sé abbastanza semplice da utilizzare, ed efficace anche contro gli uccelli, ma che comunque comporta un costo non indifferente per le aziende.
L'allarme che arriva dalla Spagna sta già interessando anche il Portogallo e deve mettere in allerta anche i produttori italiani, visto che il clima e il livello di infestazione di Vespa velutina sono molto simili.