Etichettatura dei prodotti fitosanitari: si va verso l'etichettatura digitale obbligatoria
Voci dall'Europa: in corso la consultazione pubblica sul progetto di regolamento che dovrà essere pubblicato entro l'anno
Ed ecco che, buona ultima, viene resa disponibile sul Portale "Have your Say" (Dite la vostra) della Commissione Europea la proposta di modifica del regolamento 547 del 2011 sull'etichettatura dei prodotti fitosanitari.
Le prime discussioni in seno allo Scopaff (Standing Committee on Plants, Animals, Food and Feed) Sezione Phytopharmaceuticals – Legislation risalgono al maggio del 2022, quando l'argomento comparve timidamente nella parte A dell'agenda della riunione del 17-18 maggio 2022.
Ricordiamo che la parte A dell'agenda delle riunioni dello Scopaff è quella in cui vengono trattate le proposte in fase preliminare, mentre la parte C tratta delle proposte pronte per la votazione e nella parte B si procede al voto vero e proprio.
Questo aggiornamento dovrà introdurre l'etichettatura digitale obbligatoria, nuove frasi di rischio specifiche, nuovi simboli e soprattutto uno schema colorato, simile a quello dell'etichettatura energetica degli elettrodomestici e dei palazzi, che dovrebbe orientare l'utilizzatore verso prodotti a minore impatto tossicologico e ambientale. Ma andiamo con ordine.
La prima versione
La prima bozza del 2022 proponeva diversi cambiamenti chiave per perseguire la strategia comunitaria Farm to Fork, mirava ad armonizzare i requisiti di etichettatura tra gli Stati membri dell'Ue, affrontando le discrepanze derivanti dalle frasi aggiuntive notificate ai sensi dell'Articolo 65(3) del Regolamento (CE) n. 1107/2009.
La struttura delle precauzioni di sicurezza è stata rivista, categorizzandole in base alle vie di esposizione e agli scenari d'uso specifici.
Sono state introdotte disposizioni specifiche per l'etichettatura di microrganismi come sostanze attive, riconoscendone le caratteristiche uniche non coperte dal Regolamento (CE) n. 1272/2008.
È stata enfatizzata la trasparenza nella comunicazione del rischio, richiedendo spiegazioni per l'inclusione di frasi specifiche.
L'obiettivo di indirizzare l'utilizzatore verso prodotti a minor impatto veniva proposto prevedendo che i formulati contenenti sostanze attive a basso rischio avessero etichette con sfondo verde, quelli contenenti principi attivi candidati alla sostituzione avessero lo sfondo rosso e tutti gli altri (la maggioranza) arancione.
Tutto ciò indipendentemente dall'attività del prodotto, quindi gli erbicidi, che nell'immaginario collettivo venivano da tempo immemore associati al verde avrebbero potuto sfoggiare una livrea rossa e gli insetticidi, da sempre collegati al rosso, avrebbero potuto sfoggiare un'etichetta di un bel verde speranza, oppure arancione, con buona pace degli utilizzatori. Fortunatamente questa proposta venne presto abbandonata.
Compare, all'articolo 2, un riferimento all'etichetta elettronica, riportante, nella versione inglese, un rassicurante "may", indicante che riportare sull'etichetta fisica un collegamento che puntasse a una pagina web dedicata al prodotto sarebbe stato possibile su base volontaria, come per i fertilizzanti.
Evoluzione della proposta
Le successive discussioni hanno portato a una nuova bozza sottoposta agli Stati membri nel 2023 dove per la prima volta compaiono lo schema colorato tipo quello dell'etichettatura energetica degli elettrodomestici e degli immobili, dove il verde indica i prodotti a basso rischio, il giallo indica prodotti non a basso rischio ma contenenti solo sostanze attive a basso rischio, l'arancione chiaro indica prodotti contenenti solo sostanze attive microbiologiche, il rosso indica prodotti contenenti principi attivi candidati alla sostituzione e l'arancione scuro gli altri prodotti.
Altra importante novità l'introduzione del simbolo di pericolo per le api come riportato nell'immagine di questo articolo, destinato a prodotti con significativa tossicità acuta per i pronubi (ape da miele, oppure bombo, oppure ape solitaria), con una DL50 inferiore a 11 µg formulato/ape.
L'etichetta elettronica passa da volontaria a obbligatoria (il "may" è sostituito da "shall").
La versione attuale
La versione attualmente in consultazione pubblica (vi invitiamo a presentare i vostri commenti visitando il sito riportato nella bibliografia) contiene poche variazioni rispetto alla penultima versione: abbiamo rilevato la necessità di riportare in etichetta il riferimento alle importazioni parallele e poco altro.
Presente sin dall'inizio la necessità di riportare apposite frasi per le sementi conciate con prodotti fitosanitari, con particolare riferimento al loro impatto sui pronubi e agli altri organismi non bersaglio.
Tempistiche
Fonti autorevoli della commissione indicano che il provvedimento uscirà tra luglio e settembre 2025, in funzione del numero e del tipo di commenti che verranno presentati in questa consultazione.
Vista la concomitante entrata in applicazione di altre normative collegate, tra cui quella del Clp e quella sul registro dei trattamenti elettronico, l'applicazione dovrebbe essere prevista per l'inizio del 2026. Il condizionale è d'obbligo perché sicuramente verranno richiesti periodi di attesa maggiori. Secondo la logica delle autorità esso non si applicherebbe a tutti i prodotti fitosanitari in commercio al momento dell'applicazione, cosa che paralizzerebbe l'intero settore, ma gradualmente per i nuovi prodotti e quelli modificati.
Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
"Have your say" – Consultazione pubblica sul provvedimento di modifica del regolamento 547/2011 sull'etichettatura dei prodotti fitosanitari
Regolamento (UE) 2024/2865 del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2024 che modifica il regolamento (CE) n. 1272/2008, relativo alla classificazione, all'etichettatura e all'imballaggio delle sostanze e delle miscele