2025
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Fitofarmaci, agrinput® ti salva dalle etichette errate (e dalle sanzioni)

Le etichette stampate sulle confezioni degli agrofarmaci talvolta possono non essere corrette, perché superate da versioni più recenti. Per aiutare l'agricoltore ad evitare errori e sanzioni, Image Line® ha lanciato, durante Fieragricola TECH 2025, agrinput®, un'app che riconosce il flacone automaticamente e fornisce sempre l'ultima versione dell'etichetta

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Come funziona agrinput® e perché è utile agli agricoltori

Fonte immagine: Image Line®

Per decenni agli agricoltori è stato detto di seguire scrupolosamente l'etichetta stampata sulla confezione dell'agrofarmaco. In questo modo potevano essere sicuri di agire nel rispetto delle regole ed evitare sanzioni. Oggi questo dogma non è più così monolitico. Può capitare infatti che successivamente all'acquisto, l'etichetta di un agrofarmaco venga modificata e dato che l'agricoltore è tenuto a rispettare l'etichetta "in vigore al momento dell'applicazione", può essere che ci siano delle discrepanze tra quanto stampato sul flacone e quanto riportato sull'ultima versione dell'etichetta. Da qui il rischio sanzioni.

 

Per aiutare gli agricoltori a lavorare in sicurezza, seguendo le normative ed evitando multe, Image Line® ha sviluppato agrinput®, un'app scaricabile su smartphone che riconosce in maniera automatica il flacone di agrofarmaco e fornisce all'agricoltore l'ultima versione dell'etichetta disponibile. Uno strumento facile e gratuito che permette di evitare errori.

 

Di agrinput® e di come sta cambiando il settore dell'agricoltura con l'avvento del digitale si è parlato durante un convegno a Fieragricola TECH 2025 organizzato da Image Line® (con la collaborazione dell'Accademia dei Georgofili) dal titolo "agrinput®: integrare AI (intelligenza artificiale) e AR (realtà aumentata) per l'uso consapevole dei mezzi tecnici in agricoltura". Un evento a cui hanno partecipato Ivano Valmori, ceo di Image Line® e direttore responsabile di AgroNotizie®, Marco Vieri, docente presso l'Università degli Studi di Firenze e membro dell'Accademia dei Georgofili, e Manuel Isceri, direttore di Agrofarma e Assofertilizzanti.

 

Le funzionalità di agrinput®

 

Come funziona agrinput® e perché è utile agli agricoltori

Come spiegato da Ivano Valmori, agrinput® è un'applicazione sviluppata da Image Line® per supportare gli agricoltori nella gestione degli agrofarmaci (e in futuro fertilizzanti) e garantire l'uso corretto dei mezzi tecnici. Grazie a un sistema avanzato di intelligenza artificiale (AI) e realtà aumentata (AR), l'app è in grado di riconoscere in automatico il flacone di un agrofarmaco, semplicemente inquadrandolo con la fotocamera dello smartphone.

 

Una volta identificato il prodotto, agrinput® fornisce immediatamente l'ultima versione dell'etichetta in vigore, scaricata direttamente da Fitogest®, la banca dati degli agrofarmaci, costantemente aggiornata. In questo modo, l'agricoltore può verificare in tempo reale se le indicazioni riportate sul flacone corrispondono a quelle attuali, evitando errori nell'applicazione del prodotto e il rischio di sanzioni.

 

L'app permette inoltre di accedere alle schede di sicurezza e di avere altre informazioni importanti. Tutto questo con un'interfaccia semplice e intuitiva, pensata per un utilizzo immediato in campo. agrinput® rappresenta quindi un'innovazione importante per la sicurezza e l'efficienza delle aziende agricole, offrendo uno strumento concreto per gestire con precisione il rispetto delle normative e l'impiego degli agrofarmaci.

 

Da sinistra a destra: Manuel Isceri, Ivano Valmori e Marco Vieri

Da sinistra a destra: Manuel Isceri, Ivano Valmori e Marco Vieri

(Fonte foto: Tommaso Cinquemani - AgroNotizie®)

 

Etichette in continuo cambiamento: il punto di vista dell'industria

Manuel Isceri ha affrontato la questione etichette dal punto di vista dell'industria dei mezzi tecnici, alle prese con un quadro normativo estremamente complesso e in continuo cambiamento. Secondo il direttore di Agrofarma e Assofertilizzanti, uno dei problemi principali per gli agricoltori è l'aggiornamento costante delle etichette, che può avvenire per diversi motivi, come ad esempio: modifiche alle dosi o alle modalità di distribuzione, cambio di avversità target, ampliamento o restringimento dell'elenco di colture ammesse, introduzione di misure di mitigazione del rischio ambientale e tanto altro ancora, visto che anche il semplice cambio di sede legale del produttore porta ad una nuova etichetta.

 

Isceri ha ribadito l'importanza di avere una normativa attenta alla sicurezza dell'ambiente, del consumatore e dell'operatore, ma ha anche sottolineato come talvolta la burocrazia porti a delle storture. È accaduto, ad esempio, che sia stato necessario rietichettare dei prodotti perché la normativa ha introdotto un font nuovo.

 

Per questo, Isceri ha evidenziato il valore di specifici servizi digitali a supporto degli operatori agricoli, che garantiscano l'accesso immediato alle informazioni più recenti senza dover gestire manualmente aggiornamenti continui. Anche perché, come sottolineato da Valmori, se l'agricoltore comunica tramite il registro dei trattamenti (all'interno del QDCA) l'impiego di un certo agrofarmaco e non si accorge che l'etichetta è stata modificata, rischia una vera e propria autodenuncia.

 

L'innovazione non si ferma: ma serve formazione

Durante il convegno, Marco Vieri ha affrontato il più ampio tema dell'evoluzione tecnologica in agricoltura. Il docente dell'Università degli Studi di Firenze ha spiegato come l'agricoltura moderna stia attraversando una vera e propria rivoluzione digitale, paragonabile a quella che, decenni fa, ha visto il passaggio dal lavoro manuale all'uso delle macchine agricole. Tuttavia, questa trasformazione è più complessa perché non si tratta solo di acquistare nuove attrezzature, ma di cambiare il modo di lavorare e di pensare.

 

Negli ultimi anni, la digitalizzazione ha permesso di migliorare il monitoraggio ambientale, la gestione dei trattamenti fitosanitari e l'ottimizzazione dell'uso delle risorse. Tecnologie come l'intelligenza artificiale, i Sistemi di Supporto alle Decisioni (Dss), i sensori e i satelliti stanno trasformando il settore, rendendo disponibili enormi quantità di dati. Il problema, secondo Vieri, è che non basta raccogliere i dati: bisogna saperli interpretare e applicare correttamente.

 

Un tempo l'agricoltura si basava su schemi rigidi e semplificati. I tecnici seguivano manuali che dividevano l'Italia in tre grandi aree (Nord, Centro e Sud) e per ogni coltura fornivano un protocollo standard di interventi, senza tenere conto delle specificità locali. Questo approccio ha funzionato per molti anni, contribuendo a sfamare il continente dopo le guerre mondiali, ma oggi è obsoleto. Il cambiamento climatico ha reso il sistema agricolo più variabile e imprevedibile, e non è più possibile seguire regole fisse senza adattarle alle condizioni specifiche di ogni appezzamento.

 

Vieri ha insistito sul fatto che la digitalizzazione permette di gestire meglio questa complessità, ma solo se gli agricoltori imparano a usarla correttamente. L'intelligenza artificiale può aiutare a prendere decisioni più rapide e precise, ma deve essere accompagnata da formazione e consulenza tecnica adeguata. Il vero problema, secondo il professore, non è la mancanza di tecnologia, ma la mancanza di competenze per utilizzarla al meglio.

 

Un esempio concreto riguarda la gestione dei fitofarmaci. Oggi esistono macchine per la distribuzione intelligente, che regolano automaticamente la quantità di prodotto in base alle reali necessità della pianta. Tuttavia, molte aziende agricole non usano queste tecnologie o le usano male, benché in possesso di tali macchinari (finanziati da fondi pubblici) perché mancano le conoscenze necessarie. Inoltre, la normativa attuale spesso non aiuta, perché impone regole rigide che non tengono conto delle potenzialità della digitalizzazione.

 

Vieri ha fatto notare che in Italia, in molte aziende, ci sono trattori acquistati con fondi del programma agricoltura 4.0 che integrano sistemi di precision farming, ma che vengono usati come trattori analogici perché gli operatori non sono stati formati per sfruttare le loro funzioni avanzate. Questo problema riguarda anche gli strumenti digitali per la gestione degli agrofarmaci: le tecnologie ci sono, ma spesso non vengono utilizzate al meglio.

 

Ecco perché agrinput® rappresenta un'innovazione importante. L'app non si limita a fornire informazioni aggiornate sugli agrofarmaci, ma aiuta l'agricoltore a fare ordine nella complessità normativa e operativa. Il sistema di riconoscimento automatico permette di evitare errori e di garantire che i trattamenti siano effettuati secondo le regole più recenti, senza il rischio di sanzioni.

 

agrinput®, presto disponibile!

È possibile registrarsi gratis a questo link per ricevere un avviso sul proprio indirizzo email appena si potrà scaricare l'applicazione.

 

agrinput®, AgroNotizie® e Fitogest® sono marchi registrati da Image Line® Srl Unipersonale

 

Questo articolo è stato modificato dopo la pubblicazione in data 11 febbraio 2025. Nello specifico è stato aggiunto l'ultimo paragrafo con il link per registrarsi gratuitamente per sapere quando l'app sarà disponibile

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