Emergenze fitosanitarie: tocca ai fumiganti
Il Servizio Fitosanitario Nazionale ha avallato emergenze per tre sostanze attive non approvate

I nematodi sono ancora responsabili di notevoli danni su molte colture orticole (Foto di archivio)
Fonte immagine: © Phoebe - Adobe Stock
Nella pubblicazione del 17 aprile scorso il Servizio Fitosanitario Nazionale ha avallato emergenze fitosanitarie per tre sostanze attive, due revocate (1,3-dicloropropene e cloropicrina) e una in corso di approvazione, il nematocida fluazaindolizine.
Le emergenze sono state avallate solamente in alcune regioni, che hanno dovuto documentare l'effettiva necessità dell'emergenza. Nel comunicato spicca l'assenza della dichiarazione degli ettarati interessati dall'emergenza che tante polemiche ha suscitato a livello di Zona Sud Europa per la loro presunta imprecisione ed estensione. Essendo un requisito previsto dalla linea guida europee per la concessione delle autorizzazioni di emergenza, esso verrà sicuramente richiesto e inserito nel provvedimento di autorizzazione quando verrà concesso.
Non possiamo non segnalare che al ricorso di sostanze attive bandite per la cronica mancanza di mezzi tecnici efficaci contro nematodi e patogeni del terreno ha fatto capolino una sostanza attiva in corso di approvazione, ormai merce più unica che rara in Europa.
Il ricorso all'autorizzazione di emergenza in questo caso viene reso necessario dalla scomparsa delle cosiddette autorizzazioni provvisorie che la direttiva 91/414 concedeva prima dell'avvento del regolamento 1107/2009. Le autorizzazioni provvisorie di prodotti fitosanitari sono quelle concesse prima che la sostanza attiva venga approvata a livello Ue e che voci insistenti indicano prossime a ritornare per accelerare l'immissione sul mercato dei prodotti microbiologici e quelli per il biocontrollo (qualunque significato abbia), di cui l'intera filiera lamenta la scarsità. L'iniziativa farebbe parte del cosiddetto "Pacchetto semplificazione" che dovrebbe vedere la luce entro il 2025.
Ma torniamo a noi: ecco il dettaglio di quanto avallato.
Avversità: nematodi
Sostanza attiva: fluazaindolizine
- Coltura: cucurbitacee in serra (zucchine, cetrioli, meloni, angurie).
Regione: Sicilia, Veneto, Puglia, Emilia-Romagna, Campania, Sardegna, Basilicata, Lazio, Toscana - Coltura: solanacee in serra (pomodoro, melanzana, peperone)
Regione: Sicilia, Veneto, Puglia, Emilia-Romagna, Campania, Sardegna, Basilicata, Lazio, Toscana
Sostanza attiva: 1,3-Dicloropropene
- Coltura: carota
Regione: Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Abruzzo, Puglia, Sardegna, Toscana, Molise - Coltura: floreali (campo e serra)
Regione: Liguria, Toscana, Campania, Puglia, Sicilia - Coltura: fragola produzione (serra e campo)
Regione: Veneto, Lazio, Campania, Basilicata, Sicilia, Molise - Coltura: fragola vivaio (serra e campo)
Regione: Emilia-Romagna, Veneto, Campania, Basilicata - Coltura: lattughe e altre insalate (campo e serra) comprese brassicace e baby leaf
Regione: Veneto, Campania, Molise - Coltura: pomodoro (serra)
Regione: Veneto, Campania, Sicilia - Coltura: barbabietola (coltura portaseme di barbabietola da zucchero e da foraggio)
Regione: Emilia-Romagna, Veneto
Avversità: Agenti di tracheofusariosi (Fusarium oxysporum f.sp. basilici), agenti di alterazione basale e radicale (Rhizoctonia solani, Pythium spp., Plectosphaerella cucumerina, Sclerotinia sclerotiorum, Sclerotium rolfsii)
Sostanza attiva: cloropicrina
- Coltura: fragola produzione (serra e campo)
Regione: Emilia -Romagna, Campania, Basilicata, Molise - Coltura: fragola vivaio (serra e campo)
Regione: Emilia-Romagna, Campania - Coltura: lattughe e altre insalate (campo e ambiente protetto) comprese brassicace e baby leaf)
Regione: Molise, Veneto, Campania - Coltura: pomodoro serra)
Regione: Veneto, Sicilia, Campania, Puglia
Scadenza per la presentazione delle domande
Le imprese interessate dovranno presentare istanza entro il 27 aprile 2025.
Consueto avviso per i lettori
Affinché queste soluzioni di emergenza possano essere utilizzate in campo si dovrà aspettare la pubblicazione di un decreto del Ministero della Salute che le autorizza per un periodo di 120 giorni, come previsto dall'articolo 53 del citato regolamento 1107/2009.
Ricordiamo che il confronto delle soluzioni disponibili per la risoluzione delle emergenze fitosanitarie deve in primis tenere conto dell'eventuale disponibilità di prodotti autorizzati e della percorribilità di alternative non chimiche.
Non sempre la segnalazione di un'emergenza porta automaticamente all'autorizzazione: le aziende produttrici devono infatti presentare domanda di autorizzazione per emergenza fitosanitaria, corredata dai dati sperimentali per dimostrare l'efficacia e la sicurezza del prodotto per l'uomo e l'ambiente.
Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi
Portale del Ministero della Salute sulle autorizzazioni in deroga per emergenza fitosanitaria