Voci dalla Francia. Un progetto di legge per "rimuovere i vincoli all'esercizio della professione di agricoltore"

Sta facendo molto scalpore tra gli addetti alla filiera il progetto di legge francese volto a "rimuovere i vincoli all'esercizio della professione di agricoltore", a firma del senatore agricoltore Laurent Duplomb, che tra le altre cose propone la riammissione in Francia di quelle sostanze attive utilizzate negli altri Paesi europei ma bandite dagli effetti della legge 2016-1087 dell'8 agosto 2016, sulla tutela della biodiversità, della natura e dei paesaggi.

Questo provvedimento, intitolato "Per la riconquista della biodiversità, della natura e dei paesaggi", è stato introdotto per rafforzare la protezione ambientale.

Una delle sue disposizioni più significative, l'articolo 125, ha vietato l'uso di prodotti fitosanitari a base di neonicotinoidi e delle sementi trattate con essi a partire dal 1° settembre 2018. Tuttavia, la legge prevedeva la possibilità di deroghe fino al 1° luglio 2020, previo un bilancio dell'Anses (agenzia nazionale per la sicurezza sanitaria dell'alimentazione, l'ambiente e il lavoro) che comparasse rischi e benefici con le alternative, considerando gli impatti su ambiente (inclusi gli impollinatori), salute pubblica e agricoltura. La legge ha anche istituito l'Agenzia francese per la biodiversità (Afb) e introdotto norme sulla riparazione del pregiudizio ecologico.

Questa legge si occupa anche di limitare l'introduzione in Francia delle specie esotiche invasive prevedendo anche piani nazionali di lotta e altre misure di protezione.

Per gli effetti di questa legge l'ultimo neonicotinoide superstite, l'acetamiprid, dalle caratteristiche evidentemente differenti rispetto agli altri che sono stati banditi, è stato bandito in Francia dal 2018, pur essendo approvato in Europa e con autorizzazioni nella maggioranza degli altri Stati Ue.

La legge per "rimuovere i vincoli all'esercizio della professione di agricoltore" mira a semplificare e alleggerire le normative che gravano sull'attività agricola. Si concentra in particolare sulla regolamentazione dei prodotti fitosanitari, prevedendo la possibilità di deroghe eccezionali per l'uso di determinate sostanze se le alternative non sono disponibili o sufficienti, e stabilendo un accompagnamento alla ricerca di soluzioni alternative.

La proposta introduce anche misure per la gestione dell'acqua, come la riduzione dei prelievi e il finanziamento privato per le riserve di sostituzione, e propone un'assicurazione sperimentale per le perdite di raccolto causate da parassiti, inclusi quelli invasivi, e stabilisce nuove regole per l'introduzione di macro-organismi non indigeni per la lotta biologica, vietando quelli geneticamente modificati.

Dal punto di vista delle norme sui prodotti fitosanitari, quanto proposto dalla legge in realtà è già previsto dal regolamento 1107/2009 con l'articolo 53 (autorizzazioni per emergenza fitosanitaria), ma il suo principale obiettivo è eliminare o ridurre quei casi in cui mezzi tecnici importantissimi per l'agricoltura sono stati banditi per decisione politica, senza che l'organo tecnico, l'Anses, abbia emesso un parere scientifico che evidenzi la loro pericolosità.

Ironia della sorte, questa legge di "liberazione" viene proposta in un periodo abbastanza delicato per il mezzo tecnico in questione, alla vigilia di possibili restrizioni d'impiego e nel bel mezzo di una procedura di articolo 21 in cui il notificante deve presentare documentazione aggiuntiva sulle sue caratteristiche tossicologiche.

Il provvedimento di "liberazione" è stato comunque bocciato dall'assemblea il 26 maggio scorso e non si sa se il suo iter continuerà.

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

Legge 2016-1087 dell'8 agosto 2016

Proposta di legge "Eliminare i vincoli all'attività agricola"