FitoAcademy, il percorso formativo per il futuro della difesa
Tiziano Galassi e Giuseppe Concaro raccontano obiettivi, struttura e valore del nuovo corso promosso da Sata e dedicato alla difesa fitosanitaria

Un momento della presentazione di Fito Academy a Macfrut 2025, da sinistra: Giuseppe Concaro, Ivano Valmori, Tiziano Galassi
Fonte immagine: AgroNotizie®
La difesa fitosanitaria oggi richiede competenze sempre più ampie e aggiornate. Nasce da questa consapevolezza FitoAcademy, un percorso formativo di alto livello promosso da Sata con il supporto di Arptra, Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura, e Compag, Federazione Nazionale delle Rivendite Agrarie. AgroNotizie® è media partner.
Ivano Valmori, ceo di Image Line® e direttore responsabile di AgroNotizie®, ha chiesto a Tiziano Galassi e Giuseppe Concaro di raccontarci com'è nato il progetto, quali esigenze vuole colmare e perché oggi è più che mai necessario costruire una cultura solida e strutturata sulla difesa delle colture.
Premessa
È da un po' di tempo che si sente parlare di questa FitoAcademy. Come sta procedendo la fase organizzativa, quali le principali novità?
"La fase organizzativa sta procedendo, è stato definito il calendario, fissati tutti i docenti ed è stata individuata la sede nella quale si svolgeranno gli incontri in presenza, che saranno comunque sempre accessibili anche online.
L'impianto complessivo del corso è stato confermato e l'adesione del team dei docenti che hanno dato disponibilità a partecipare è molto qualificata.
Accogliendo alcuni suggerimenti e richieste che ci sono arrivati dal mondo produttivo e tecnico sono state poi riviste le modalità di accesso al corso.
Oltre all'iscrizione per l'intera durata del corso
- entro 25 luglio 2025 - 1.800 euro più Iva
- entro 30 agosto 2.100 euro più Iva,
sono state previste altre formule di partecipazione:
- Partecipazione alla sola parte generale: 18 moduli, 104 ore - 1.500 euro più Iva
- Partecipazione alla sola parte speciale: 10 moduli, 56 ore - 800 euro più Iva
- Partecipazione ad un pacchetto di 6 moduli a scelta, senza rilascio di attestato: 500 euro più Iva".
1. Difesa delle colture: qual è oggi l'esigenza formativa più urgente?
Negli ultimi anni, tra cambiamenti climatici, nuove normative e crescente attenzione alla sostenibilità, la difesa delle colture è diventata sempre più complessa. A vostro avviso, qual è oggi il principale "gap" formativo tra tecnici, consulenti e agricoltori? E quanto è importante colmarlo con strumenti aggiornati e credibili?
"In un certo senso la risposta sta nella domanda.
La gestione della difesa dalle avversità delle piante sta nella conoscenza di tutti gli aspetti che interagiscono fra di loro e che portano all'esigenza di avere accesso a tanti aspetti che un tempo venivano trascurati e lasciati solo a specialisti del settore.
In particolare, la crescita dell'attenzione alla salubrità delle produzioni ha portato al potenziamento dei controlli da parte dell'ente pubblico ed in particolare al rispetto delle regole per potersi garantire l'accesso ai fondi della Pac. Come del resto è giusto che sia, non si può più sbagliare e per poter rimanere sul mercato le aziende devono produrre bene, produrre sano, ma anche produrre nel rispetto dell'ambiente e nel puntuale rispetto delle norme. È quindi ora importante conoscere le avversità e le soluzioni per come difendere le colture, ma è altrettanto importante conoscere le norme, conoscere i vincoli imposti dal mercato, le nuove tecnologie ed imparare a gestire tutte queste esigenze in maniera integrata".
2. Perché creare una "academy" dedicata alla difesa delle colture?
Cosa vi ha spinto a dar vita a un percorso strutturato come FitoAcademy, invece di optare per singole giornate formative o webinar tematici? In altre parole: perché serviva un vero e proprio "percorso" e non solo "informazione"?
"Quello che ci sembra importante è garantire alle problematiche precedentemente richiamate un approccio globale, sistematico, consapevole, ma anche pratico. È fondamentale mettere i partecipanti alla FitoAcademy nella condizione di avere una lettura complessiva delle problematiche del settore e maturare la capacità di combinare le diverse problematiche in maniera integrata.
Ci sembra inoltre molto importante proporre una FitoAcademy in questo momento in quanto:
- Non sempre i percorsi di studio consentono un approccio complessivo alle problematiche della difesa dalle avversità parassitarie delle piante; esistono percorsi formativi molto approfonditi su alcuni aspetti, ma è difficile avere un approccio che metta in relazione le diverse problematiche; complessivamente esiste poi un approccio negazionista nei confronti dei prodotti fitosanitari considerati come demoni e molto spesso trascurati se non proprio ignorati; la realtà è che per produrre bene è fondamentale poter disporre di prodotti fitosanitari efficienti ed efficaci, oltre che sicuri. Per far questo bisogna conoscere bene i prodotti per evitare di impiegarli male e per garantire agli agricoltori soluzioni adeguate.
Alcuni dei promotori di questi corsi nella loro carriera professionale hanno fatto un po' di ostruzionismo ai prodotti fitosanitari più pericolosi, ma ora, dopo la positiva esperienza condotta in Italia con la Ipm, la revisione condotta con il Regolamento 1107/2009/UE ha fatto sì che la lista dei prodotti autorizzati in Europa sia oggetto di una serie di controlli accurati ed approfonditi. Occorre quindi migliorare la capacità di trovare e applicare soluzioni avanzate per l'applicazione della difesa integrata, ma per far questo occorre anche conoscere bene i prodotti fitosanitari ed applicarli con capacità e professionalità. - Un tempo questa carenza era compensata da dei corsi universitari di specializzazione in fitoiatria/fitopatologia, da condurre dopo la laurea. Ora queste egregie esperienze sono terminate e non sono state adeguatamente sostituite. Alcune università stanno conducendo corsi di specializzazione molto interessanti e qualificati, ma anche in questo caso si tratta di iniziative di approfondimento su tematiche specifiche e non di percorsi formativi che portino ad un approccio complessivo della materia.
- Negli Anni Ottanta-Novanta del secolo scorso la materia fitosanitaria era stata oggetto di molteplici attività formative e l'inserimento dei tecnici di lotta integrata era avvenuto al termine di percorsi formativi molto accurati ed approfonditi. Anche queste iniziative si possano ormai considerare terminate.
- Da evidenziare inoltre che in questi anni è in corso un ricambio generazionale molto spinto. Gli Anni Ottanta erano stati caratterizzati dall'inserimento nel mondo del lavoro da un 'esercito' di tecnici della lotta guidata prima e della difesa integrata poi, che con fondi pubblici avevano completamente rivoluzionato la difesa fitosanitaria la stessa assistenza tecnica. In questi anni tutti questi tecnici stanno andando in pensione. La loro sostituzione sta avvenendo senza una visione complessiva della problematica, in maniera isolata e spesso senza percorsi formativi adeguati.
- Anche nel mondo delle industrie agrochimiche il turn over è molto spinto, spesso accelerato da esigenze di ridimensionamento a causa della riduzione dei prodotti fitosanitari disponibilità e da limitate prospettive per avere nuovi meccanismi d'azione e nuovi prodotti fitosanitari. La conseguenza è che spesso ci si trova in situazione di ridimensionamento degli organici con limitata possibilità di garantire l'inserimento dei nuovi tecnici a seguito di adeguate fasi di affiancamento con i tecnici in uscita".
3. La struttura del corso: come si articola e a chi si rivolge?
Il programma prevede una parte generale e una parte specialistica: ci spiegate come avete strutturato i contenuti, quali criteri avete seguito e a quale tipo di professionisti vi rivolgete (agronomi, tecnici, aziende agricole…)?
"Come anticipato l'obiettivo del corso è proporre una lettura di insieme delle problematiche legate alla difesa fitosanitaria e per questo il corso è stato organizzato in moduli.
Nella prima parte, definita come parte generale l'attenzione viene posta su alcuni obiettivi principali:
- far conoscere il contesto nel quale va inserita la difesa fitosanitaria e il sistema complessivo nel quale si deve inserire chi va ad operare nel settore: analisi del quadro complessivo, analisi dell'evoluzione e di alcune esperienze di assistenza tecnica nel settore, evoluzione storica della fitoiatria;
- il quadro normativo di riferimento;
- approfondire le caratteristiche dei prodotti fitosanitari per quel che riguarda:
- l'evoluzione del portafoglio prodotti,
- le famiglie, le loro modalità d'azione;
- le problematiche relative alla resistenza delle avversità ai prodotti fitosanitari;
- analisi delle modalità di distribuzione dei prodotti fitosanitari;
- le alternative ai prodotti fitosanitari (varietà resistenti, lotta biologica, soluzioni agronomiche eccetera);
- la pericolosità e la gestione dei prodotti fitosanitari;
- il percorso che porta alla autorizzazione all'impiego dei prodotti fitosanitari;
- i supporti da utilizzare nella gestione della difesa fitosanitaria: i modelli previsionali, i dati e le reti meteorologiche, le reti di monitoraggio, i manuali, i supporti digitali (banche dati software eccetera).
Nella parte speciale si procederà invece a degli approfondimenti specifici sulle principali colture italiane considerando le avversità fondamentali e l'ottimale gestione delle strategie di difesa".
4. Docenti d'eccellenza: come li avete scelti?
Il corpo docente è composto da ricercatori, tecnici e formatori di alto profilo. Come li avete selezionati? E quanto è importante, per chi si iscrive, poter contare su relatori che "vivono" la difesa delle colture sul campo, nei laboratori e nelle aziende?
"La scelta della squadra dei docenti è stata condotta cercando di individuare per le diverse tematiche le migliori professionalità che fossero in grado di integrare una buona conoscenza teorica delle problematiche con esperienze pratiche di campo.
Tra i docenti che al momento hanno dato disponibilità troviamo quindi docenti universitari, esperti delle associazioni dei produttori, ricercatori dei centri si saggio abilitati alla valutazione dei prodotti fitosanitari, esperti del mondo dell'industria dei prodotti fitosanitari e dei servizi regionali ed alcuni neopensionati di grande esperienza e professionalità, che vogliono cercare di trasferire le loro esperienze a giovani tecnici.
Un corpo di docenti veramente molto qualificato, con grande esperienza pratica e con veri leader dei diversi settori".
5. Come iscriversi e perché farlo ora?
Cosa devono fare gli interessati per iscriversi? Ci sono scadenze, agevolazioni o opportunità da cogliere a breve? E, soprattutto, qual è il valore aggiunto che chi parteciperà potrà portare con sé nella sua attività quotidiana?
"La prerogativa più importante di questo corso è quello di fornire elementi utili proposti da docenti molto qualificati a tecnici che hanno iniziato a lavorare (o andranno a lavorare) nel settore della difesa dalle avversità delle piante.
Chi uscirà dal corso dovrà innanzi tutto avere un percorso accelerato nell'inquadramento tecnico alle problematiche del proprio lavoro.
A questi fondamentali requisiti si potranno poi affiancare un attestato di partecipazione al corso, a seguito di un breve test.
Sono inoltre in corso di definizione accordi per la concessione a titoli di credito per gli iscritti agli ordini professionali e, con alcune regioni, si sta lavorando per la concessione, a chi ne possa aver diritto, al titolo di 'consulente fitosanitario', così come previsto dal Pan".
Per l'iscrizione al corso e per ulteriori informazioni contattare:
sito di FitoAcademy
fitoacademy@satasrl.it
Cecilia Squeri di Sata Srl: +39 331 9795001
Irene Grosso di Sata Srl : +39 392 6139876
AgroNotizie® è un marchio registrato da Image Line® Srl Unipersonale