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Niente piante in valigia

L'Efsa raccomanda di non riportare nessun tipo di materiale vegetale da paesi esteri, in particolare extracomunitari, per evitare il rischio di introdurre specie invasive o patogeni e parassiti vegetali

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Un particolare del manifesto di sensibilizzazione realizzato dalla Regione Toscana e Eppo

Fonte immagine: Regione Toscana

È tempo di vacanze, viaggi e villeggiature, magari in bellissimi posti lontani, con piante rigogliose, frutti squisiti, ortaggi mai visti.

 

Benissimo, godetevi tutto, ma non riportate piante a casa.

 

È questo il messaggio, o meglio la raccomandazione e l'appello, che ha lanciato l'Efsa, l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, contro il rischio di introduzione di specie aliene e di parassiti e patogeni vegetali che possono scatenare nuove emergenze fitosanitarie.

 

E questo soprattutto se si viaggia in paesi fuori dall'Unione Europea, ma è sempre bene evitare anche quando si va in altri paesi comunitari.

 

Sulle piante potrebbero esserci funghi, batteri, virus o uova e larve di insetti invisibili a occhio nudo, ma che potrebbero essere molto pericolosi, o addirittura la pianta stessa potrebbe essere un problema, se si tratta di una specie invasiva.

 

Per questo la raccomandazione è di non portare nulla, né piante, né semi, né talee, ne parti di piante, fiori, foglie, rami, anche secchi, o souvenir fatti con parti di piante.

 

Una raccomandazione che in alcuni casi è anche un divieto e che potrebbe comportare delle sanzioni in determinate barriere doganali.

 

Il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana ha realizzato anche uno spot video, breve ma efficace sull'argomento, che potete vedere qui sotto.

 

Guarda il video del Servizio Fitosanitario della Regione Toscana

 

Sì, capiamo benissimo che per gli appassionati di piante e di agricoltura questa è una limitazione e una tentazione grandissima, ma è un buon comportamento da rispettare proprio per il bene delle piante, dell'ambiente e dell'agricoltura.

 

L'Efsa propone di accontentarsi di fare le foto e nulla di più. In realtà possiamo anche cercare di identificare la pianta che ci interessa e, tornati a casa, cercare se qualche vivaio ce l'ha, cosa che è molto probabile se la pianta è adatta ai nostri ambienti.

 

In questo caso si può acquistare in sicurezza, dal momento che tutti i vivai sono controllati dai servizi fitosanitari regionali.

 

Al limite, nei paesi comunitari si possono comprare semi e altri materiali di propagazione confezionati e certificati con passaporto delle piante europeo. Ma anche in questo caso, sicuramente si possono trovare le stesse piante in Italia, magari vicino casa.

 

È un piccolo sforzo e un buon comportamento che possiamo e dobbiamo tenere tutti. Già di organismi alieni e di specie invasive ne arrivano tante da sole, cerchiamo almeno di non dargli una mano.

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