Biocontrollo, c'è aria di cambiamento

Gli agricoltori europei, intenti a difendere le proprie colture da parassiti e patogeni, si ritrovano con una gamma di strumenti fitosanitari sempre più ridotta: i prodotti più vecchi perdono le autorizzazioni e le nuove alternative, come i prodotti per il biocontrollo, tardano a raggiungere il mercato.

Infatti, per i prodotti di biocontrollo, i tempi medi di approvazione nell'Ue sono stimati in circa 10 anni, contro i 2-3 anni di media nel resto del mondo. Un ritardo che sta facendo perdere all'Europa l'accesso a soluzioni sostenibili e innovative.

Parliamo di sostanze naturali, semiochimici, microrganismi e macrorganismi utili - categorie per le quali ancora manca un quadro normativo specifico, nonostante il loro ruolo strategico nella transizione ecologica dell'agricoltura.

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Finalmente qualcosa sta per cambiare. L'avevamo accennato in questo articolo sulla Biocontrol Conference 2025, durante la quale Alessandra Moccia di Ibma Global aveva spiegato che la Commissione Europea si era impegnata a presentare entro la fine del 2025 un pacchetto di semplificazioni normative destinato anche al biocontrollo.

La Commissione ha rispettato i tempi e il 16 dicembre 2025 ha ufficialmente adottato la proposta di Pacchetto di Semplificazioni Omnibus, visionabile a questo link.

Di cosa si tratta? Di una revisione trasversale che tocca 10 diversi regolamenti europei su alimenti, mangimi e prodotti fitosanitari, incluso il Regolamento (Ce) 1107/2009, nato per i prodotti fitosanitari di sintesi ma oggi unico riferimento anche per i mezzi di biocontrollo.

Tra gli obiettivi del pacchetto, accelerare l'accesso al mercato dei principi attivi e prodotti per il biocontrollo, al fine di aumentare la loro disponibilità per gli agricoltori europei e supportare pratiche di protezione delle piante più sostenibili.

Quali proposte per il biocontrollo

Con l'adozione del Pacchetto di Semplificazione Omnibus, la Commissione Europea introduce una serie di modifiche strutturali al sistema autorizzativo dei prodotti fitosanitari, e in particolare a quelli del biocontrollo.

Innanzitutto viene proposta una nuova definizione di principi attivi per il biocontrollo e relativi prodotti a livello Ue. Si includono microrganismi, sostanze inorganiche naturali (esclusi metalli pesanti e loro sali), sostanze di origine biologica o prodotte sinteticamente, funzionalmente e strutturalmente simili alle prime.

Gli altri principali emendamenti proposti sono:

• corsia preferenziale per l'approvazione e l'autorizzazione dei prodotti di biocontrollo;
• autorizzazioni provvisorie concesse dagli Stati membri per prodotti contenenti nuovi principi attivi di biocontrollo;
• possibilità per l'Efsa (l'Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare) di assumere il ruolo di relatore degli Stati membri per aumentare le risorse disponibili per la revisione;
• istituzione di un'unica zona Ue per i prodotti di biocontrollo e a basso rischio;
• introduzione del riconoscimento reciproco tacito in caso di superamento dei termini previsti per le autorizzazioni: se dopo 120 giorni uno Stato membro non si è espresso, il prodotto potrà comunque essere venduto;
• esenzione per gli agricoltori dall'obbligo di registrare i trattamenti effettuati con prodotti a base di sostanze per il biocontrollo.

Queste misure mantengono alti standard di sicurezza, ma puntano a ridurre i tempi e i carichi amministrativi che oggi rappresentano il principale ostacolo per l'innovazione in agricoltura. Più accesso ai mercati per le aziende produttrici e più strumenti sostenibili per gli agricoltori.

A darne notizia anche Ibma, l'Associazione Internazionale dei Produttori di Biocontrollo, che accoglie con favore la pubblicazione della proposta: "Si tratta di un momento cruciale per l'industria del biocontrollo - ha dichiarato Karel Bolckmans, presidente di Ibma - Snellire i processi normativi ci permette di promuovere l'innovazione in Europa e di fornire agli agricoltori gli strumenti necessari per adottare una protezione sostenibile delle colture".

Jennifer Lewis, direttore esecutivo di Ibma, ha aggiunto: "Il pacchetto di semplificazione è un passo avanti positivo in linea con la visione per l'agricoltura della Commissione Europea. Le misure proposte consentiranno alle soluzioni di biocontrollo di raggiungere il mercato più rapidamente, aiutando gli agricoltori a continuare a gestire efficacemente parassiti e malattie in un contesto di crescente pressione sulla produttività dovuta ai cambiamenti climatici".

Quali saranno i prossimi passi?

Con la pubblicazione del Pacchetto di Semplificazioni Omnibus, la Commissione Europea ha fatto il primo passo verso un sistema più accessibile e funzionale per il biocontrollo. Ma il percorso legislativo è ancora lungo.

Nel 2026 il testo passerà all'esame del Parlamento Europeo, dove si svolgeranno le prime votazioni.

L'approvazione finale è prevista nel 2027, al termine dei negoziati in sede di trilogo tra Commissione, Parlamento e Consiglio. Solo allora le semplificazioni potranno entrare in vigore.

Tuttavia, ci sono ancora delle questioni irrisolte. Per esempio, per garantire davvero lo sviluppo del settore, potrebbe essere necessario un quadro normativo specifico, pensato su misura per i prodotti di biocontrollo.