Il pomodoro (Solanum lycopersicum) è una coltura orticola appartenente alla famiglia delle solanacee (solanaceae). E’ una pianta annuale i cui frutti o bacche plurisperme, dal caratteristico colore rosso, sono alla base di molti piatti della cucina italiana. Il pomodoro può avere forma tonda, appiattita, ovale o allungata a seconda della varietà. Seppur entrato relativamente tardi nella cucina italiana, è divenuto un alimento base della dieta mediterranea. Le varietà sono molte ma possono essere suddivise per comodità in quattro gruppi: costoluti (Costoluto fiorentino, Pantano, Samar), tondi e lisci (Ace, Montecarlo, Sunrise), allungati (Maremma, Romarzano, San Marzano), a forma di ciliegia e riuniti in grappoli. Una ulteriore divisione si può fare in base all'utilizzo finale: da insalata e da salsa. Tutte le parti verdi della pianta sono tossiche, in quanto contengono solanina. Il frutto maturo è ricco di principi nutritivi seppure a basso contenuto calorico, ed è comunemente utilizzato a scopi alimentari. E’ ricco di vitamine, ferro, zinco, selenio, fosforo e nitrati. Nonostante le cultivar rosse siano le uniche presenti in commercio, le bacche del pomodoro possono assumere colorazioni differenti: bianco, giallo, rosa, arancione, verdi e violaceo. Modico anche il contenuto di acidi organici, quali malico, citrico, succinico e gluteninico. Anche se è in grado di espletare meritevoli proprietà benefiche, il pomodoro è conosciuto anche per i suoi difetti. Il frutto rosso è controindicato a chi soffre di acidità di stomaco, ma non è tutto: il pomodoro è ricco di istamina, una bomba biologica a tutti gli effetti, in grado di scatenare reazioni allergiche, talvolta anche gravi. Inoltre la lectina del pomodoro può interagire con la mucosa gastro-intestinale e scatenare infiammazione, alterazione del sistema immunitario, malassorbimento dei nutrienti.