Giornate Fitopatologiche 1963

Metodi sperimentali e risultati ottenuti nella lotta contro i nematodi galligeni

Capitolo “Nematocidi” - volume unico - pag. 207-211

Autori: A. Fenili, A. Marinari Palmisano

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In questa nota gli AA. espongono i metodi di sperimentazione adottati ed i risultati conseguiti nella lotta contro i Nematodi galligeni in Toscana.
Le prove di laboratorio condotte in ambiente cotrollato od a pien'aria, sono state generalmente abbinate a quelle di campo. In ambedue i casi sono stati sempre adottati particolari accorgimenti per ridurre al minimo l'errore sperimentale.
Fra le cause di tale errore, oltre a quelle caratteristiche di ogni esperimento agrario, sono da notare, in particolare nel caso dei Nematodi, la disformità  di distribuzione dei parassiti nel terreno, la diversità  di comportamento delle varie popolazioni nei confronti delle piante ospiti, la mancanza di uniformità  nella distribuzione dei prodotti nematocidi, la introduzione, nel terreno trattato, di piante radicate in substrati non sicuramente immuni dall'infestazione. Si è pertanto proceduto, in laboratorio, ad inoculazioni di materiale invaso dai galligeni in dosi pressochà© eguali nelle varie repliche, alla scelta delle piante test fra quelle dimostratesi recettive alle popolazioni contro le quali si operava ed alla preventiva radicazione delle talee in materiale sterile (agrilit).
I dati numerici per la valutazione dei risultati a conclusione degli esperimenti, sono stati ottenuti fissando a priori varie classi, esprimenti i diversi.gradi di infestazione e contrassegnate da indici numerici progressivi, a cui venivano riferite le piante dei campioni esaminati in base ad un giudizio sintetico sullo stato dell'apparato radicale.
I risultati migliori sono stati ottenuti con i prodotti a base di DD Soil (alla dose di cm 3 per iniezione) e con quelli a base di dibromoetano (somministrati alla dose di 200 litri ad ha) oltre che con formulati contenenti 1,2 dibromo-3-cloropropano (in trattamenti pre-impianto, per alcune colture, a dosi non inferiori a litri 15-17 di prodotto tecnico per ha) e metilisotiocianato (in quantità  pari a non meno di litri 390 circa di formulato al 20%, di p.a. per ha).

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