Capitolo “Acaricidi e Nematocidi” - volume unico - pag. 111-118
Autori: G. Bacci del Bene, I. Cancellara
Gli AA. riferiscono su prove di disinfestazione con bromuro di metile di fave attaccate da Ditylenchus dipsaci. In una serie di esperimenti preliminari a temperature diverse, eseguiti a pressione atmosferica e sottovuoto spinto (sistema americano, sistema Mallet), a P.C.T. fra 450 e 16200 mg h/1, la mortalità , stimata in base al numero di individui sopravvissuti e calcolata in percentuale sul testimonio, è oscillata fra il 72,8 ed il 100%.
In una serie successiva di prove effettuate col sistema Mallet a temperature pressochè uniformi (12-23 "C, e a P.C.T. di 300, 600 e 1200 mmg h/1, la mortalità è oscillata fra il 97,4 e il 100%. In tali prove, il numero di individui sopravvissuti è stato fortemente ridotto già a P.C.T. di 300 mmg h/1, indicando una mortalità notevole, (97-99%), che è aumentata progressivamente in misura limitatissima con l'elevarsi del P.C.T. Entro i limiti dei dosaggi impiegati la risposta al trattamento non si discosta significativamente da una linea retta. Nelle prove a pressione atmosferica, alle stesse condizioni di temperatura, a P.C.T. 1200 e 2400 (con tempi di esposizione fra 24 e 96 ore) non sono state rilevate differenze fra i trattamenti. La mortalità è oscillata fra 99,7 e 100%. Non sembra sussista pertanto convenienza di impiegare P.C.T. superiori a 1200 mmg h/1. La germinabilità del seme è stata alquanto ridotta dai trattamenti.
Nella nota si accenna inoltre al problema dei residui di bromo.
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