Capitolo “Funghi e batteri ” - volume secondo - pag. 75-80
Autori: K. Barberini, F. Bassi, R. Proni, G. Tonini, M. Zilibotti
Al fine di ridurre l'incidenza dei marciumi da Botrytis cinerea sono state ricercate nuove metodologie di "curing" (ritardo refrigerazione) e di conservazione in atmosfera controllata (AC) (ritardo reimazione gassosa e bassi livelli di CO2) saggiando nel contempo l'efficacia di alcuni fungicidi in trattamenti ai frutti dopo la raccolta. Il "curing" si conferma come metodo naturale capace di ridurre fortemente l'incidenza di B. cinerea. La metodologia ottimale è risultata l'immissione alla raccolta dei frutti in cella e la riduzione programmata della temperatura fino a 1°C in 10 giorni. Nella conservazione in AC si riconferma che, ritardando l'inizio della messa a regime di 30-40 giorni dalla raccolta, si riduce l'incremento di marciume provocato dall'AC e che portando la CO2 dal 4,5% all'1,5% si riduce ulteriormente l'incidenza di B. cinerea. Fenexamid e fludioxonil + cyprodinil applicati per immersione dei frutti lo stesso giorno della raccolta, sono tendenzialmente pi๠efficaci del fungicida di uso commerciale (vinclozolin). Di media efficacia tolyfluanide e diclofluanide, non attivo il bicarbonato di sodio. In conclusione una difesa integrata basata su metodi naturali ("curing", ritardo regimazione gassosa, CO2 su valori dell'1,5% anzichè 4,5%) e mezzi chimici (fungicidi applicati post-raccolta) può permettere di ridurre a valori molto bassi l'incidenza dei marciumi da B. cinerea.
Parole chiave: actinidia, Botrytis cinerea, difesa integrata, post-raccolta.
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