Capitolo “Difesa da funghi, batteri, fitoplasmi, virus” - volume secondo - pag. 433-441
Autori: Mario Amenduni, Giovanni Bubici, A. Capella, M. Cirulli, F. Guastamacchia, Antonio Domenico Marsico, Valentino Poliseno
In prove di lotta contro fitopatogeni terricoli del pomodoro (Fusarium solani, Rhizoctonia solani e Pythium sp.), l’efficacia di tiofanate metile è stata messa a confronto con altri fungicidi chimici (propamocarb+fosetil Al e flutolanil) e antagonisti microbici (Streptomyces griseoviridis ceppo K61, S. lydicus ceppo WYEC 108 e Streptomyces sp. ceppo AtB-42). Inoltre, tiofanate metile è stato valutato in diversi protocolli applicativi contro la verticilliosi del carciofo (Verticillium dahliae). Su pomodoro, tiofanate metile è risultato costantemente il mezzo di lotta più efficace, riducendo del 66% la moria delle piante causata da Pythium sp. e del 44-73% la gravità delle infezioni dei tre patogeni, con variabili incrementi di biomassa delle piante. Tali risultati sono stati talvolta superiori, sebbene non significativamente, rispetto a quelli ottenuti con propamocarb+fosetil Al. Streptomyces sp. AtB-42 ha ridotto le infezioni di F. solani e R. solani rispettivamente del 58% e 54%, livelli superiori a quelli ottenuti con S. griseoviridis K61. Su carciofo, tre somministrazioni post-trapianto con 0,65 L/ha di tiofanate metile, precedute dall’immersione delle radici nella sospensione del fungicida al trapianto, hanno costituito il protocollo applicativo più valido, determinando il 35-40% di riduzione della verticilliosi e il 10% di incremento di biomassa fogliare. Parole chiave: microrganismi benefici, antagonisti microbici, verticilliosi del carciofo, marciumi radicali
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