Questa malattia colpisce numerose piante da frutto (pomacee, drupacee, vite, ecc.), forestali, ornamentali ed anche erbacee, provocando un progressivo deperimento dei tessuti vegetali. Il patogeno responsabile è il fungo ascomicete Rosellinia necatrix e solo raramente è presente nella sua forma conidica classificata come Dematophora necatrix (sin. Pleurographium necator).
In genere questo micete è presente nel suolo o sulle radici come micelio (corpo del fungo costituito dalle ife) o rizomorfe e solo raramente produce corpi fruttiferi. Attraverso le rizomorfe (strutture simili a cordoncini) si espande da una pianta a quella confinante, causando così nuove infezioni (espansione a macchia d’olio). Il patogeno infetta la pianta attraverso ferite presenti sulle radici e risulta facilitato da condizioni come terreni pesanti, umidi, ricchi di sostanza organica e inerbiti. La malattia attacca in genere piante già indebolite e debilitate da cause esterne.
La pianta va incontro ad un progressivo deperimento fino a morire. Il quadro sintomatologico è abbastanza aspecifico e per trovare sintomi specifici bisogna esaminare l’apparato radicale. Il legno delle radici va incontro ad imbrunimenti mentre la corteccia risulta distaccata e disgregata. Sulle radici si formano ammassi miceliari biancastri dall’aspetto soffice e cordoncini miceliari, sempre biancastri, che si sovrappongono formando una sorta di reticolo. Col passare del tempo queste strutture inscuriscono diventando grigio-brune e possono svilupparsi gli sclerozi neri (sorta di sfera, di consistenza dura, formata dalle ife del fungo) di 2-5 mm di diametro.
Impiegare portainnesti poco suscettibili, effettuare un buon drenaggio del terreno, mantenere le piante in salute. E' necessario aspettare diversi anni prima di impiantare un nuovo frutteto in un terreno contaminato.
indipendentemente dalla coltura
2008 - Funghi, batteri, fitoplasmi, virus - volume secondo
In questa nota si riportano i risultati preliminari ottenuti nel primo biennio di una sperimentazione in corso che prevede l'impiego di 1,3D/cloropicrina e di Enzone? contro il marciume radicale lanos dei fruttiferi causato da Rosellina ...
1973 - Anticrittogamici - volume unico
Gli Autori riferiscono su prove eseguite "in vitro" ed "in vivo" contro Armillaria mellea, e Rosellinia necatrix impiegando fungicidi ed erbicidi. Gli erbicidi saggiati non hanno evidenziato alcuna atività fungina; ...
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