Cimice asiatica Halyomorpha halys

Classificazione: Insetti > Cimici

Cimice originaria dell’Asia orientale (Cina, Taiwan, Corea, Giappone) introdotta accidentalmente negli Stati Uniti a fine anni ’90. Si è ben presto rivelata assai dannosa per le coltivazioni causando ingenti danni economici. Le prime segnalazioni in Europa risalgono al 2007 (Liechtenstein e Svizzera). In Italia, è stata rilevata per la prima volta in provincia di Modena (settembre 2012), grazie ad una raccolta di insetti a scopo didattico. Da maggio 2013 è stato attivato un sistema di indagine tipo 'citizen-science' per verificarne la diffusione sul territorio italiano: ne è emerso che H. halys è già piuttosto diffusa sul territorio emiliano. Altri focolai sono stati riscontrati in Lombardia e Piemonte.

E' un insetto altamente polifago che può causare danni estesi alla frutticoltura (soprattutto alle Rosaceae) e all'orticoltura (soprattutto Fabaceae). In Giappone è un fitofago che attacca la soia e i fruttiferi. Negli Stati Uniti, infesta, a partire dalla fine di maggio o all'inizio di giugno, una vasta gamma di fruttiferi e ortaggi tra cui pesco, melo, fagiolino, soia, ciliegio, lampone e pero.

Gli adulti sono lunghi circa 17 millimetri e hanno la caratteristica forma a scudo comune anche ad altre cimici. Presenta varie tonalità di bruno sulla parte superiore e inferiore, con toni di grigio, bianco sporco, nero, rame e macchie di colore bluastro. Altri caratteri di riconoscimento di questa specie comprendono le bande luminose alternate sulle antenne e bande scure alternate sul bordo esterno dell'addome. Le zampe sono marroni con tenui chiazze bianche o strisce. Lo sbocco delle ghiandole odorifere si trova sul lato inferiore del torace, tra la prima e la seconda coppia di zampe, e sulla superficie dorsale dell'addome.

Biologia

 Nei luoghi di origine (Giappone, Cina, penisola coreana e Taiwan) si ha una sola generazione all'anno, mentre nelle zone più favorevoli fino a quattro. Le femmine si accoppiano più volte di seguito e l'accoppiamento dura circa 10 minuti (molto meno rispetto a specie affini). Vengono depositate tra 100 e 500 uova, con una media intorno a 250 uova. Il tempo di sviluppo degli animali adulti dipende dalla temperatura e dalla dieta (in condizioni di laboratorio dura circa 50 giorni). L'insetto sopravvive all'inverno come adulto, riparandosi all'interno di case e altri ripari a partire dalle serate autunnali più fredde, spesso riunendosi a migliaia di individui nei siti di svernamento. Gli adulti possono vivere da diversi mesi a un anno. Una volta all'interno del riparo, andranno in uno stato di ibernazione, aspettando la fine dell'inverno; tuttavia il calore all'interno della casa spesso li induce a ridiventare attivi, e possono volare maldestramente intorno a lampadari o fonti luminose.

Danni causati

Si tratta di un insetto che per nutrirsi perfora i tegumenti della pianta ospite con l'apparato boccale modificato; questa modalità di alimentazione comporta, in parte, la formazione di erosioni o aree necrotiche sulla superficie esterna dei frutti, la punteggiatura della foglia, la perdita di semi, e l'eventuale trasmissione di patogeni vegetali.

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