Parassita di origine asiatica comparso nell'Italia settentrionale nel 1984, da dove si è diffuso in tutta la penisola, mentre è invece assente nell'Italia insulare.
Predilige per la sua attività trofica kaki e all'alloro, manon disdegnando anche numerose specie legnose di interesse ornamentale. Rappresenta una delle principali emergenze nazionali, fra i ceroplasti, in quanto per la recente introduzione non si è ancora pienamente evoluta un'efficace entomofauna antagonista.
I ceroplasti sono caratterizzati dalla conformazione della copertura cerosa che protegge il corpo delle femmine adulte e delle neanidi di 3ª età.
L'emissione di cera forma delle placche che si dispongono a raggiera perifericamente rispetto ad una placca dorsale più ampia; quest'ultima è in genere spiccatamente convessa e levigata. Nel complesso la copertura cerosa, molto più grande del corpo della femmina, ha una forma più o meno regolarmente emisferica, giustificando il nome vernacolare attribuito alle specie più comuni in Italia, cocciniglia elmetto. Il colore varia dal bianco candido al bianco-rosato, al bianco-grigiastro, al rosa.
Le placche periferiche sono in numero di 6 o 8, una frontale, una caudale e 4-6 laterali; al centro presentano una depressione ombelicata da cui emerge una protuberanza di emissione cerosa.
Il corpo della femmina è involuto come nella generalità dei Coccidae, con zampe e antenne rudimentali. I maschi hanno invece uno sviluppo completo e sono alati.
Le neanidi di 1ª e 2ª età hanno una forma ellittica, più o meno allungata, e portano emissioni cerose periferiche che conferiscono un aspetto stellato.
I ceroplasti sono ovipari e si riproducono per anfigonia o, spesso, per partenogenesi. Le uova sono deposte in una camera inframmezzata fra il corpo della femmina e il substrato. La fecondità è notevole: ogni femmina depone in media, secondo la specie, da 1000 a 2000 uova, con punte massime che possono raggiungere le 4000 uova.
Lo sviluppo postembrionale si svolge attraverso 3 stadi di neanide nella femmina e 2 stadi di neanide e due ninfali (pupa e prepupa) nel maschio. Il ciclo, nelle regioni temperate, è generalmente univoltino (una generazione l'anno), con un'eventuale seconda generazione per alcune specie.
Lo svernamento ha luogo allo stadio di femmina adulta fecondata, oppure di neanide femminile di 3ª età e di pupa e adulto maschili.
Pur essendo talvolta associati preferibilmente, secondo la specie e la regione, a determinate specie botaniche, i ceroplasti sono cocciniglie polifaghe che si insediano sempre su piante legnose arboree o arbustive. Gli organi colpiti sono i germogli, i rametti, le foglie.
I danni consistono nel deperimento progressivo dell'ospite, in caso di forte infestazione, sia per la sottrazione della linfa sia per l'ostacolo alla fotosintesi causato dallo sviluppo della fumaggine sulla melata.
Fra le piante di interesse agrario, in Italia, sono particolarmente interessati gli agrumi e il fico, oltre ad un elevato numero di essenze legnose di interesse ornamentale o impiegate nel verde urbano in parchi e giardini.
In genere, in ambienti poco degradati, i ceroplasti sono controllati da numerosi nemici naturali, che per lo più si annoverano fra i Coccinellidi, fra i predatori, e i Calcidoidei fra i parassitoidi. L'eventuale assenza o rarefazione degli antagonisti naturali, dovuta a situazioni di degrado ambientale o di condizioni ambientali sfavorevoli agli ausiliari o di recente introduzione di ceroplasti esotici in nuove regioni possono comportare incrementi della popolazione tali da causare danni di una certa rilevanza.
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