Insetto diffuso in tutta Europa e nell’Asia del Nord. In Italia è presente in particolare nelle regioni settentrionali, talora mescolata alle altre specie viventi sulle crucifere.
Di norma vive su crucifere spontanee e coltivate, ma è in grado di attaccare anche i cereali e la bietola.
L’adulto (1,5-1,8 mm di lunghezza) è in gran parte nero, con pronoto nero, talvolta con riflessi metallici. Antenne con i primi tre articoli giallo-rossastri e senza ingrossamento degli antennomeri IV e V nel maschio. Elitre con una banda mediana longitudinale di colore giallo, mai suddivisa, con bordi pressoché paralleli da un’estremità all’altra. Le zampe sono interamente scure o con articolazioni leggermente più chiare.
La larva ha una colorazione bianco-grigiasta, talvolta verdastra, con placca anale di forma semicircolare, ad elmetto, un poco tinto di scuro nella parte distale e fornita posteriormente di un uncino ricurvo in avanti.
Sverna con gli adulti riparati nel terreno o sotto disparati ripari presenti alla superficie del suolo per poi ricomparire in primavera. Dopo essersi nutriti si accoppiano e le femmine depongono le uova nel terreno, vicino alle piante. L’attività degli adulti è favorita da un andamento stagionale caldo e secco.
Le larve nascono dopo una decina di giorni per poi svilupparsi compiendo delle erosioni nello strato corticale della radice principale o a carico del capillizio radicale.
Raggiunta la maturità in 3-4 settimane compiono la metamorfosi per dare i nuovi adulti dopo una settimana. Questi si alimentano fino all’autunno quindi si riparano per superare l’inverno.
Gli individui adulti si nutrono a spese delle foglie crivellandone il lembo di piccoli fiori, mentre le larve scavano gallerie nello strato corticale della radice principale.
I danni più gravi interessano le giovani piante di crucifere coltivate.
indipendentemente dalla coltura
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