S. nonagroides è ritrovabile nei medesimi areali di S. cretica, con particolare presenza in Sicilia e Sardegna. Trova diffusione nel sud e sud-ovest della Francia, nella penisola iberica, nelle Canarie e in Marocco. Vive abitualmente a scapito delle coltivazioni di mais e sorgo, non disdegnando anche orzo, avena, miglio, asparago, solanacee, gladiolo e cotone.
Gli adulti, di 30-40 mm di apertura alare, possiedono ali anteriori color ocra chiaro, con tratto longitudionale bruno lungo il bordo inferiore. Le ali posteriori sono bianche. Le antenne maschili sono bipettinate, differenziandosi da quelle di S. cretica che hanno 4 ciuffi piliferi su ciascun segmento. Le uova, di 1,2 mm di diametro, sono striate longitudinalmente, inizialmente boancastre e poi rosee nelle fasi avanzate dello sviluppo. La larva si presenta di colore rosa-giallastro, con capsula cranica e placca protoracica bruni. Orifizi stigamtici neri e allungati. Le setole dorsali del non urite, 4 per parte, sono allineate. Raggiunge a maturità una lunghezza di 30-40 mm. La crisalide, di 20 mm di lunghezza, è di colore bruno con cremaster dotato di quattro robusti denti (due ventrali, evidenti, e due dorsali più piccoli).
Sverna come larva nei residui colturali in campo. I voli iniziano in aprile-maggio nelle aree settentrionali, nelle isole alla fine di marzo - inizio aprile. Gli adulti vivono all'incirca una settimana e dalla seconda notte dalla fuoriuscita le femmine fecondate ovidepongono sotto le guaine fogliari in gruppi di diverse decine di uova. Mediamente possono deporre 200-300 uova, con singole femmine che possono arrivare fino a 700-800. Lo sviluppo embrionale avviene in funzione della temperatura e si conclude in 10-14 giorni. Le larve che vivono dapprima sotto la guaina fogliare, risalgono verso il nodo superiore e, compiuta la muta, penetrano all'interno del culmo. Se sotto la guaina trovano un abbozzo di spiga, penetrano al suo interno e solo dopo il raggiungimento del quarto stadio forano la zona d'inserzione della spiga per entrare nel culmo. Matura in 7-8 età, la larva incrisalida in bozzoli tessuti internamente ed esternamente alle gallerie larvali, per generare nuovi individui adulti in luglio e agosto. La seconda generazione prende avvio con larve nate dopo un'incubazione di 7 giorni, la maggior parte delle quali destinate a superare i rigori invernali. Le ovodeposizioni precoci possono generare larve che si incrisalidano sviluppando poi una terza generazione. Nelle regioni meridionali, questo insetto può compiere fino a 4 generazioni annuali con maggior presenza di adulti in aprile, giugno, agosto e ottobre.
Le larve di S. nonagroides infestano le giovani piante e quelle già sviluppate. Compiono da subito erosioni sulle guaine fogliari e, dopo la prima muta, penetrano nello stelo dove scavano gallerie nella zona midollare. Perforano anche l'asse dell'infiorescenza maschile attaccando inoltre la spiga, scavando gallerie interne e provocando erosioni sulle cariossidi. L'infestazione ai danni delle giovani piante provoca il disseccamento delle stesse. Su quelle già sviluppate le gallerie scavate dell'insetto nel culmo e nelle infiorescenze maschili cagionano deperimenti vegetativi indebolendone la resistenza meccanica. Questo facilita rotture a causa del vento con conseguenti riduzioni della resa in granella.
Un contenimento delle popolazioni può essere realizzato evitando la monosuccessione di mais e sorgo. La sfibratura tempestiva dei residui della coltura e successivo interramento con arature profonde, permette di distruggere un'aliquota delle larve svernanti.
indipendentemente dalla coltura
2002 - Fitofagi e fitomizi - volume primo
Studi di campo (1997-98) hanno evidenziato che il potere attrattivo di trappole ad olio innescate con la miscela feromonica sintetica per Sesamia nonagrioides si riduce significativamente in presenza i cis-9-tetradecenil acetato (Z9-14:Ac). ...
1994 - Fitofagi e fitomizi - volume secondo
Tra i fattori limitanti la coltivazione del mais in secondo raccolto nell'Italia centro-meridionale rivestono fondamentale importanza gli attacchi di Sesamia nonagrioides (Lef.) ed Ostrinia nubilalis Hb.), che in determinate situazioni arrecano ...
1990 - Lotta contro i fitofagi - volume primo
Dopo aver delineato il quadro epidemiologico-agronomico che caratterizza la coltivazione del mais da granella nell'Italia centrale e le collegate possibilità di lotta integrata contro Sesamia nonagriides Lef. e Ostrinia nubilalis ...
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