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Biocontrollo: potenzialità, limiti e prospettive

La Biocontrol Conference 2022 si è tenuta a Bari il 22 e il 23 novembre. Le novità del mondo del biocontrollo, i link alle relazioni e i video delle sessioni

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La seconda edizione della Biocontrol Conference 2022 ha visto la partecipazione di oltre 600 persone in sala e più di 800 visualizzazioni in diretta streaming

Fonte immagine: Fruit Communication

"Oggi parleremo del futuro dell'agricoltura". Con queste parole di Antonio Boschetti, direttore dell'Informatore Agrario, è stata aperta la Biocontrol Conference 2022 che per la sua seconda edizione ha visto la partecipazione di oltre 600 persone in sala, presso il Nicolaus Hotel di Bari, e più di 800 visualizzazioni in diretta streaming.

 

L'evento è stato organizzato da Fruit Communication, dall'Associazione Italiana Protezione Piante (Aipp) e dall'Associazione Regionale Pugliese Tecnici e Ricercatori in Agricoltura (Arptra). Fertilgest®, che fa parte del network di Image Line® come AgroNotizie®, è stato content partner dell'evento.

 

Le soluzioni per il controllo biologico delle malattie delle piante rappresentano davvero il futuro. A spingere in questa direzione, infatti, le varie normative europee come il Green Deal e la strategia Farm to Fork, con l'obiettivo di ridurre l'uso degli agrofarmaci di sintesi entro il 2030. A questo scenario politico si aggiunge la sempre maggiore sensibilità dei consumatori nei confronti di prodotti agroalimentari meno impattanti per l'ambiente.

 

Il biocontrollo è di fatto una svolta obbligata e la Biocontrol Conference coglie quindi il momento ideale per creare un prezioso momento di scambio di informazioni che giungono dal mondo della ricerca, dalle aziende produttrici di mezzi di biocontrollo e dalle esperienze dell'assistenza tecnica per parlare di questi nuovi prodotti, come funzionano e come si utilizzano.

 

I prodotti di biocontrollo sono costituiti da strategie di difesa e prodotti a base di sostanze di origine naturale che permettono il controllo di insetti e patogeni dannosi per l'agricoltura in modo efficace, a basso impatto ambientale, con un ridotto (spesso nullo) contenuto di residui e soprattutto con un minor apporto di sostanze chimiche di sintesi. Sono 4 le categorie principali: 

  • macrorganismi, cioè insetti, nematodi e acari utili;
  • microrganismi, quali funghi e batteri antagonisti;
  • sostanze naturali, ad esempio, i botanicals cioè estratti vegetali e derivati di origine botanica;
  • semichimici, sostanze chimiche naturali alla base della comunicazione chimica tra gli insetti. Tra questi ci sono i feromoni che possono essere utilizzati per il monitoraggio o la confusione sessuale.

I prodotti di biocontrollo rientrano perfettamente in strategie di controllo integrate e garantiscono una serie di vantaggi ecosistemici come l'aumento della biodiversità, la riduzione o la prevenzione dell'insorgenza delle resistenze, la riduzione del residuo chimico negli alimenti e quindi produzioni più sane e sostenibili.

 

Fast track: una corsia preferenziale per i prodotti di biocontrollo

Tra gli ospiti della Biocontrol Conference 2022, Herman Van Mellaert, presidente dell'Ibma Gobal, l'Associazione Internazionale dei Produttori di Prodotti di Biocontrollo (International Biocontrol Manufacturers' Association) che ha sede a Bruxelles. Il suo contributo si è focalizzato sulla burocrazia e in particolare sul tempo necessario ad immettere sul mercato i prodotti per la difesa delle piante.

 

Ci vuole, infatti, un lungo lasso di tempo, dalla progettazione all'approvazione, per immettere sul mercato una nuova soluzione. In particolare, i controlli per l'autorizzazione richiedono in Europa tempistiche che vanno dagli 8 ai 10 anni e ad oggi ci sono ben 140 prodotti in attesa di autorizzazione e 120 già sviluppati ma non ancora avviati all'iter.

 

Quindi, nonostante le ambiziose dichiarazioni politiche dell'Ue sulla sostenibilità, le tempistiche burocratiche sono un vero e proprio limite al quale si aggiunge la drastica riduzione degli agrofarmaci di sintesi. In questo modo si rischia di lasciare gli agricoltori senza soluzioni per superare le aspettative del Green Deal e gli obiettivi della Farm to Fork. Al contrario, in Paesi come gli Stati Uniti, il Canada e il Brasile, i controlli per l'autorizzazione richiedono solo 2 anni.

 

L'Ibma sta lavorando, oltre a definire meglio il settore del biocontrollo formando agricoltori e tecnici al loro utilizzo, all'ottenimento di una velocizzazione delle autorizzazioni. L'imperativo è quello di spingere per una fast track, cioè una corsia preferenziale affinché questa categoria di prodotti naturali raggiungano prima il mercato.

 

Nella pratica: alcuni esempi di sostanze naturali

Molte le soluzioni proposte nel corso della 2 giorni. Si è parlato, per esempio, del chitosano, un biopolimero ottenuto dalla deacetilizzazione della chitina dei gusci dei crostacei o degli insetti. Questa sostanza naturale può proteggere le piante da diverse malattie sia in campo che, soprattutto, in post-raccolta creando una sottile pellicola sul frutto che rallenta gli scambi gassosi con l'ambiente esterno. In questo modo si migliora la shelf life del prodotto ortofrutticolo che diventa più resistente ad attacchi di marciumi.

 

È stato chiarito il ruolo delle polveri inerti per il controllo integrato degli artropodi dannosi. Si tratta di polveri secche di differente origine, chimicamente non reattive in natura; in questa categoria rientrano, per esempio, il caolino, lo zolfo e le zeoliti. La caratteristica più vantaggiosa delle polveri inerti è quella di agire sia contro i fattori di stress abiotico che biotico. Le polveri inerti, per esempio, possono migliorare le caratteristiche del suolo come la capacità di ritenzione idrica, l'adsorbimento di elementi nutritivi o ridurre la temperatura del suolo di qualche grado e quindi di ridurre lo stess da caldo.

 

Allo stesso tempo, possono essere impiegate come mezzi fisici di controllo di patogeni, acari e insetti perché sono capaci di interferire sull'accoppiamento degli insetti, aumentare il loro tempo di sviluppo e ridurre il peso corporeo. Tutto questo è possibile attraverso diversi meccanismi d'azione: abrasione della cuticola, occlusione delle vie respiratorie, danneggiamento delle strutture sensoriali, mascheramento visivo e olfattivo del substrato dell'ospite.

 

Un intervento ha riguardato i bioerbicidi, una tematica spesso poco affrontata in questi contesti. Si tratta di microrganismi patogeni per le piante e metaboliti bioattivi ottenuti da fonti viventi, introdotti in modo massiccio e ripetuto per ottenere il rapido controllo dell'infestante bersaglio. I bioerbicidi sono una parte insignificante del mercato del biocontrollo e non esistono aziende che se ne occupano a livello mondiale.

 

È un settore, infatti, caratterizzato da una serie di limiti, tra cui il fatto che il microrganismo o la sostanza considerata è molto spesso altamente specifica per una specie vegetale, ma nelle colture agrarie difficilmente c'è prevalenza di una specie di pianta infestante da combattere. Camperico è un esempio di bioerbicida batterico a base di Xanthomonas campestris pv. poannua  commercializzato in Giappone per il controllo della Poa annua nei campi da golf.

 

I metaboliti naturali, invece, si possono ottenere selezionando piante che hanno caratteristiche allelopatiche (capaci, cioè, di rilasciare nell'ambiente sostanze che inibiscono la crescita e lo sviluppo di piante concorrenti vicine) oppure microrganismi che producono metaboliti antagonisti. Un esempio in questo caso è quello del Bialaphos, un metabolita ottenuto per via fermentativa da batteri del terreno del genere Streptomyces. Il meccanismo d'azione di questo bioerbicida è simile a quello del glufosinate di ammonio ma ha dei costi insostenibili e per questo non è mai stato registrato.


Tutte le relazioni della Biocontrol Conference 2022 sono disponibili e scaricabili sul sito di Fruit Journal ai seguenti link: 

Le relazioni delle aziende

Idai Nature: "Portento: Armatura biologica superiore contro peronospora, ticchiolatura e oidio"

 

Ascenza Italia Srl: "Esempi applicativi di controllo biologico"

 

Xeda Italia: "Eugenio®: biocontrollo di nematodi ed elateridi"

 

BIOGARD®: "Come migliorare l'impiego degli agrofarmaci microbiologici: il caso di Beauveria bassiana ceppo ATCC74040"

 

Certis: "Neudosan® e Tri-soil® soluzioni di difesa innovativa per l'agricoltura biologica"

 

Syngenta: "Nuove soluzioni Syngenta per il biocontrollo"

 

Upl Italia: "Innovazione per la difesa dei cereali: Upl presenta Plantivax SL"

 

Gowan Italia: "Remedier: da Gowan Italia una soluzione innovativa in continuo sviluppo"

 

Corteva Agriscience Italia: "Subelus: nuovo fungicida biologico a base di Bacillus subtilis ceppo IAB/BS03"

 

Koppert: "Proposte di biocontrollo su agrumi"

 

Sipcam Italia Spa: "Oikos e Shark per la difesa dai tripidi su vite ed orticole"

 

Manica Spa: "Limocide, un alleato multitarget"

 

Guarda il video della prima sessione della Biocontrol Conference 2022 

 

Guarda il video della seconda sessione della Biocontrol Conference 2022

 

Guarda il video della terza sessione della Biocontrol Conference 2022 

 

Guarda il video della quarta sessione della Biocontrol Conference 2022 

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