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Gea Srl per la prima volta presente al Macfrut 2023

Durante la fiera, l'Azienda presenterà i suoi prodotti per il monitoraggio e la difesa dalle cidie del castagno: le trappole Traptest® e il filo per il disorientamento sessuale Ecodian® CT

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Gea Srl sarà presente a Macfrut 2023, stand 40 padiglione A1 (Foto di archivio)

Fonte immagine: © unikat - Adobe Stock

Gea Srl, che a inizio 2022 ha acquisito il ramo d'azienda di Isagro relativo al settore trappole e feromoni, sarà presente per la prima volta al Macfrut 2023, la Fiera Internazionale dell'Ortofrutta giunta alla sua quarantesima edizione.


È un traguardo importante per la Società di Settimo Milanese (Mi), che in meno di due anni di attività nel settore dell'agricoltura professionale ha affermato, tramite il suo Catalogo inFarm – Isagro Phero Line®, una posizione da leadership nell'ambito del monitoraggio, cattura di massa e distrazione sessuale dei principali insetti dannosi alle colture agrarie.


Nello specifico, Gea Srl sarà presente con un proprio stand all'interno dell'Area "Collettiva Castagno", Padiglione A1, coltura per la prima volta rappresentata al Macfrut, grazie alla promozione del Centro di Studi e Documentazione sul Castagno (Luciano Trentini), in collaborazione con altre aziende del settore.

 

Venerdì 5 maggio alle ore 11.30, presso la sala D1, Gea Srl propone un convegno dal titolo: "Monitoraggio e difesa dalle Cidie del Castagno", durante il quale interverranno Alberto Alma, professore ordinario presso il Dipartimento di Scienze Agrarie Forestali e Alimentari (Disafa) dell'Università degli studi di Torino, Massimo Bariselli, Giovanna Montepaone del Servizio Fitosanitario della Regione Emilia Romagna e Renzo Panzacchi, rappresentante dei castanicoltori emiliano romagnoli.
Infine, Gea Srl presenterà i suoi prodotti specifici per il monitoraggio e la difesa dalle cidie del castagno: le trappole Traptest® e il filo per il disorientamento sessuale Ecodian® CT.

 

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Le cidie del castagno

Le specie di tortrici che attaccano il castagno, che si caratterizzano per un'unica generazione all'anno, sono: Pammene fasciana, Cydia fagiglandana e Cydia splendana. Negli ultimi anni, avendo risolto con successo il problema del cinipide galligeno, grazie all'introduzione del suo parassitoide Torymus sinensis, il danno produttivo ed economico provocato da queste specie (al quale spesso si aggiunge la presenza del balanino) è molto elevato e sta diventando il principale limite allo sviluppo della castanicoltura (danni dal 20 al 60% del raccolto, il cosiddetto "bacato").

 

Il monitoraggio: Traptest®

Monitorare la presenza delle cidie in castagneto, valutarne l'inizio dei voli e la loro consistenza sono le prime regole da rispettare per una corretta impostazione della difesa integrata. Il Catalogo inFarm - Isagro Phero Line® propone per tutte e 3 le specie la Traptest® (in confezione da 3 o da 1, con relativi ricambi), una trappola adesiva di uso universale particolarmente adatta al monitoraggio dei lepidotteri di piccola o media taglia, con feromone specifico. Posizionare almeno 3 trappole ad ettaro per specie in castagneto possibilmente all'altezza delle prime branche, prima dell'inizio dei voli (indicativamente ad inizio giugno per Pammene fasciana, metà/fine giugno per Cydia fagiglandana e Cydia splendana), avendo l'avvertenza di sostituire il feromone ogni 4 o 5 settimane.

 

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Traptest®

(Fonte: Gea Srl)

 

La difesa: Ecodian® CT

Ecodian® CT è un filo diffusore impregnato di feromone prodotto in plastica biodegradabile per il disorientamento sessuale di Cydia splendana e Cydia fagiglandana (le 2 specie di cidia maggiormente responsabili del danno sui frutti). Si presenta in rocchetti di filo, di colore rosso, da 100 metri di lunghezza, con diametro di 3mm. L'applicazione deve essere effettuata prima dell'inizio dei voli delle cidie (da metà giugno ai primi di luglio), subito dopo le prime catture monitorate con le Traptest®.

Il filo libera nell'ambiente l'analogo sintetico dei feromoni specifici per questi insetti. Ecodian® CT rilascia il feromone per un periodo di 90-120 gg, impedendo al maschio di riconoscere il feromone naturale emesso dalle femmine. Viene così impedito l'incontro e l'accoppiamento dei due generi, evitando la formazione di larve e nuovi adulti.


Il filo viene applicato su ogni singola pianta del castagneto (superficie minima 0,5 ettari) tramite segmenti verticali, che opportunamente tagliati (6 metri di lunghezza circa) devono essere agganciati ai rami il più alto possibile (si consiglia con l'ausilio di un'asta telescopica). I segmenti vanno installati in modo uniforme nell'appezzamento. La quantità di filo da installare per ettaro è di circa 700-900 metri, in funzione della pressione degli insetti e della tipologia del castagneto (altezza, superficie e geometria).


L'attività di Ecodian® CT è stata dimostrata in questi anni, attraverso numerose prove e applicazioni pratiche: in genere si ottiene una buona efficacia, soprattutto se impiegato in condizioni ideali (giusta dose, adeguata epoca d'impiego e corretta installazione), consentendo un'importante riduzione alla raccolta (dal 30% al 60%) del bacato causato dalle cidie.


Ecodian® CT oltre ad essere un prodotto ecocompatibile, è impiegabile in agricoltura biologica, non ha alcuna tossicità verso l'uomo, non lascia residui nell'ambiente e sulle castagne ed è selettivo verso gli insetti utili (in particolare non ha alcuna interferenza negativa con l'attività di Torymus sinensis).

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(Fonte: Gea Srl)

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