Olivicoltura: non è il momento di abbassare la guardia
Il prezzo dell'olio è elevato e c'è bisogno di salvaguardare il raccolto dall'attacco della mosca dell'olivo. Ecco le novità e le conferme per la gestione della coltura delle aziende Nufarm e Sumitomo Chemical
Il momento della raccolta dell'olivo si sta avvicinando e tutti con trepidazione aspettiamo di conoscere i risultati di questa stagione produttiva, soprattutto nel Sud dove acqua non ce n'è.
Una cosa è certa, il prezzo dell'olio è elevato. Un vero e proprio oro verde che va salvaguardato.
Per mantenere e proteggere la raccolta 2024 è necessario, quindi, non abbassare la guardia di fronte ad uno dei fitofagi più importanti della coltura, la mosca dell'olivo (Bactrocera oleae). Quest'anno già diversi bollettini fitosanitari regionali cominciano a parlare di lei e la situazione risulta già critica in diverse zone, ad esempio lungo la costa della Toscana dove è stato evidenziato un anticipo dell'ovideposizione, causato a sua volta da un anticipo della fioritura e dell'allegagione.
Di mosca dell'olivo abbiamo parlato con Nufarm e Sumitomo Chemical, per conoscere sia i loro consigli sul controllo del fitofago che sulla gestione dell'oliveto.
Da ormai diversi anni le due società hanno una relazione affermata e collaudata: Nufarm si occupa di sviluppare e produrre agrofarmaci con formulazioni innovative adeguate alle esigenze del mercato italiano, mentre Sumitomo Chemical ha il compito di commercializzare i prodotti attraverso una rete nazionale di venditori e tecnici che si interfacciano direttamente con agricoltori, tecnici e rivenditori.
Per l'olivo, una tra le colture più importanti in Italia sia per superficie che per interesse, le aziende propongono novità e conferme: dalle trappole per il monitoraggio, agli insetticidi per il controllo della mosca, fino ad un nuovo erbicida che è anche spollonante.
Sempre partire dal monitoraggio: le trappole di Sumitomo Chemical
Tra le trappole più importanti per la gestione dell'oliveto nel catalogo di Sumitomo Chemical c'è Olytrap. Si tratta di trappole a feromone per il monitoraggio degli adulti della mosca dell'olivo.
Grazie alla presenza di feromone e alla sua particolare forma, Olytrap consente una cattura efficace degli insetti fitofagi sfruttando il loro caratteristico volo ascendente.
In oliveto vanno posizionate dalle 2 alle 3 trappole ad ettaro, attaccate ad altezza uomo ed esternamente alla chioma con orientamento Sud Ovest; gli erogatori di feromone vanno sostituiti ogni 4-5 settimane.
Con queste trappole si può valutare l'entità della popolazione ed il periodo di maggiore presenza per procedere poi al monitoraggio delle olive.
Le conferme: Kestrel e Kaimo
"Una peculiarità che caratterizza le formulazioni esclusive dei prodotti di Nufarm è l'elevata efficacia con l'uso di una quantità ridotta di insetticida", afferma Roberto Balestrazzi, Customer Marketing manager di Nufarm.
Kestrel è un insetticida sistemico in formulazione concentrata solubile di Nufarm, distribuito da Sumitomo Chemical, per il controllo della mosca dell'olivo e non solo. È capace infatti di controllare numerosi parassiti e ha un basso impatto sugli insetti utili. Kestrel è a base di acetamiprid (200 grammi per litro) e l'esclusiva formulazione è stata sviluppata con coformulanti che migliorano l'assorbimento della sostanza attiva da parte delle piante e degli insetti aumentando l'efficacia, la durata d'azione e la resistenza al dilavamento.
"Si tratta di un prodotto molto interessante sia per l'efficacia di contatto, che per la persistenza ed è dotato di attività citotropica e sistemica nella pianta. Ha, quindi, sia un'azione preventiva che diretta sulle larve nei primissimi stadi. Per ottenere i migliori risultati è importante intervenire ad inizio deposizione con soglie del 2-3% di infestazione attiva. Questo passaggio è importante perché rispetto a quello che era il prodotto di riferimento in passato, il dimetoato, che era capace di controllare larve già sviluppate, in questo caso invece si punta a controllare le larve appena sviluppate intervenendo durante l'ovideposizione e sfruttando la buona persistenza di Kestrel", ci spiega Balestrazzi.
Una conferma per il controllo della mosca dell'olivo è anche Kaimo Sorbie, un insetticida piretroide a vasto spettro d'azione.
"I piretroidi vengono usati per avere un effetto abbattente rapido, ma quello che è meno apprezzato dei piretroidi è che hanno uno spettro molto ampio e quindi meno selettività per gli utili. Kaimo Sorbie però è un prodotto che agisce a dosaggi molto bassi, ha un elevatissimo effetto abbattente ma rispetto agli altri piretroidi ha anche un minore impatto grazie ai bassi dosaggi della sua particolare formulazione", afferma Roberto.
Si tratta infatti della formulazione brevettata Sorbie Technology: quando il granulo viene disciolto in acqua si trasforma in una emulsione concentrata. Una volta spruzzata la soluzione, la sostanza attiva si fissa sulla vegetazione e sul corpo degli insetti con un immediato effetto abbattente grazie alle caratteristiche dei coformulanti (affinità alle cere e bassa tensione di vapore). Ha anche corti tempi di carenza che nell'olivo equivalgono a 14 giorni.
Nel grafico 1 si può osservare una prova di efficacia dei trattamenti a base di Kestrel e Kaimo Sorbie. "Al momento del primo trattamento la percentuale di drupe con presenza di larve era del 2,5%, si vede poi come in poco tempo il testimone passa dall'8 al 27%. Questo significa che soprattutto nella fase di pre raccolta autunnale, quando si abbassano le temperature, diventa molto importante controllare la mosca. E questo è un esempio di corretto posizionamento dei prodotti. Si possono fare 2 trattamenti di Kestrel oppure utilizzare prima Kaimo e successivamente Kestrel, questo permette di avere più trattamenti a disposizione in annate in cui occorra una protezione prolungata" spiega Roberto.
Grafico 1
(Fonte: Nufarm)
La novità 2024 per la gestione dell'oliveto: Kyleo Top
Kyleo Top è un erbicida sistemico per il diserbo e la spollonatura dell'olivo. Un binomio vincente tra 2 principi attivi: glifosate e 2,4D. Alla base una esclusiva tecnologia formulativa G.P.S. (Green Power System) il cui risultato è una migliore adesività e penetrazione all'interno dei tessuti vegetali, maggiore velocità d'azione, nessun rischio di volatilità e ridotta deriva.
Si consiglia una prima applicazione in primavera estate ed una seconda applicazione in autunno, con un intervallo di almeno 90 giorni. In alternativa è possibile frazionare la prima applicazione (in primavera estate) in 2 applicazioni a 2,25 litri ad ettaro con un intervallo di almeno 30 giorni. In ogni caso non va superata la dose complessiva di 9 litri ad ettaro per anno.
Contro i polloni è possibile eseguire una singola applicazione localizzata, quando questi sono di lunghezza inferiore ai 25 centimetri e 30-45 giorni dopo il diserbo a pieno campo di primavera estate (tra maggio e luglio), durante la fase di ingrossamento dei frutti, utilizzando da 15 fino a 300 litri di acqua per ettaro in funzione della modalità di distribuzione.
Il prodotto è stato registrato ad inizio anno ed è disponibile agli agricoltori da giugno 2024. "Abbiamo già fatto delle prove dimostrative di campo in alcune aziende per testare il prodotto e farlo conoscere prima di tutto ai nostri responsabili di vendita e dopo ad agricoltori e tecnici", spiega Alessandro Gruppo, Product manager di Sumitomo Chemical, che continua "I primi commenti sono decisamente positivi. Si tratta di un prodotto che magari viene abbinato un po' superficialmente al glifosate tradizionale, in realtà dà delle risposte completamente diverse in campo, sia perché c'è una miscela con il 2,4D, ma anche grazie alle caratteristiche della formulazione particolare di Nufarm".
Prove di efficacia (grafico 2) hanno dimostrato che l'erbicida riesce a controllare anche le infestanti più ostinate, ce lo spiega Roberto: "Per esempio, malva e calendula con lo standard anche ad alti dosaggi non sono controllate completamente mentre con Kyleo Top i risultati sono migliori nonostante il minor quantitativo di glifosate. Molto interessante anche l'effetto su avena e gramigna, che sono graminacee su cui il 2,4D non è efficace, ma in questo caso il vantaggio è dato dalla formulazione G.P.S. con olii vegetali che migliorano la penetrazione".
Grafico 2
(Fonte: Nufarm)
"Per verificare l'efficacia sui polloni, invece, abbiamo usato dai 3 ai 4 litri e mezzo (grafico 3)", dice Balestrazzi. "Il risultato è molto buono perché abbiamo sempre superato il 90% dell'efficacia. Solo in una prova con polloni molto sviluppati l'abbassamento di dose porta ad un'efficacia inferiore a riprova del fatto che è preferibile intervenire su polloni poco sviluppati. Inoltre, non ci sono confronti con altri prodotti perché nel momento in cui abbiamo fatto le prove non c'era nessun formulato registrato per la spollonatura dell'olivo".
Grafico 3
(Fonte: Nufarm)
Per maggiori informazioni sui prodotti e per consigli tecnici, è possibile contattare gli esperti di Sumitomo Chemical a questo link.