Peronospora della vite, è cruciale pianificare bene la difesa
In un contesto di cambiamenti climatici, dove il meteo è sempre più imprevedibile, occorre pianificare adeguatamente i trattamenti fitosanitari in vigneto per evitare annate come quella del 2023. In questo senso un aiuto arriva dai Dss, strumenti digitali, sempre più precisi, che sono utili per identificare prodotti e timing dei trattamenti

Una foglia di vite colpita da peronospora
Fonte immagine: Bayer
Lo sviluppo della vite, ma anche dei funghi patogeni, è influenzato principalmente dall'andamento meteo. Per questo motivo il viticoltore deve sempre osservare come si comportano le piante in campo e monitorare l'evoluzione del tempo in modo da intervenire prontamente nel caso in cui la vegetazione sia in pericolo.
Il problema è che, in un contesto di cambiamenti climatici, il meteo è sempre più imprevedibile e l'annata 2023 è lì a ricordarcelo. Se è dunque vero che non si possono applicare, anno dopo anno, le stesse strategie di difesa, è necessario adattare queste ultime alle condizioni di campo, che cambiano di stagione in stagione.
In questo contesto i Decision Support System (Dss) o Sistemi di Supporto alle Decisioni possono giocare un ruolo importante, anche in un'ottica di maggiore sostenibilità del vigneto.
Oggi si parla tanto di viticoltura rigenerativa, intesa come un approccio al campo volto a tutelare e rivitalizzare il suolo. Ebbene, usando i Dss si possono posizionare in maniera più precisa i trattamenti, intervenendo solo quando necessario e utilizzando i prodotti in grado di garantire una difesa ottimale del vigneto a seconda delle differenti condizioni ambientali. E, si spera, arrivare a fine anno con un numero minore di applicazioni. Questo si traduce in una maggiore sostenibilità, sia economica che ambientale.
Se l'obiettivo del viticoltore è quello di portare a casa uve sane e di buona qualità, è anche vero che oggi viene richiesto un maggior grado di sostenibilità, sia a livello di Politica Agricola Comune (Pac) che di filiera e di mercato. L'obiettivo però non deve essere quello di ridurre i trattamenti ad ogni costo, rischiando di mettere in pericolo la vegetazione, quanto sceglierli e posizionarli in maniera ottimale a seconda dello stadio fenologico della vegetazione e dello sviluppo del patogeno.
I Dss, tecnologia al servizio del viticoltore
Affinché un'infezione da peronospora si sviluppi in campo è necessario che vi sia la presenza di spore "mature" e di un ospite, la vite, suscettibile all'infezione. Il Dss non è altro che un software al cui interno lavorano dei modelli che simulano lo sviluppo della vite e del patogeno, andando ad identificare i momenti di pericolo di infezione sulla base dell'andamento meteo.
Abbandonati i trattamenti a calendario, oggi molti viticoltori entrano in campo seguendo le indicazioni dei bollettini stilati dai servizi fitosanitari. I tecnici delle regioni monitorano i vigneti e sulla base delle proprie osservazioni stilano un consiglio di difesa.
"Capita spesso però che i bollettini, sebbene di estrema utilità, non siano rappresentativi di tutte le realtà aziendali, visto che l'Italia è un Paese molto variabile dal punto di vista pedologico e climatico. In questo senso invece i Dss, incamerando le specificità dell'azienda agricola, possono essere molto più precisi", ci spiega Simone Bregaglio, ricercatore del Crea Agricoltura e Ambiente di Bologna, che lavora proprio allo sviluppo di soluzioni digitali a servizio dei tecnici che lavorano per il settore pubblico.
Nell'ambito del progetto ministeriale MISFITS è stata realizzata la piattaforma digitale octoPus al cui interno girano otto differenti modelli previsionali, che descrivono l'evoluzione dei patogeni in campo. "I tecnici regionali possono avere accesso a questa piattaforma ed utilizzarla per fornire ai viticoltori dei consigli ancora più mirati", sottolinea Bregaglio.
Nella difesa meglio non lasciare nulla al caso
Se è vero che il meteo è imprevedibile, è anche vero che oggi abbiamo le conoscenze per intuire come si comportano pianta e patogeni e di prevedere come sarà l'andamento delle piogge nel prossimo futuro. Elementi che sono sufficienti a pianificare i trattamenti.
Prendiamo il caso dell'annata 2023, che ha lasciato un ricordo indelebile nella memoria di tanti viticoltori. Se si guarda al grafico qui sotto, preso da GrapeVision, il Dss per la viticoltura di Bayer, si nota come già il 15 aprile scorso il sistema avvertisse che in campo erano presenti spore pronte per infettare la vegetazione, in anticipo di tre settimane rispetto al 2022.
Analisi del rischio peronospora attraverso il modello previsionale GrapeVision
(Fonte foto: Bayer)
"Chi non ha usato un Dss o non lo ha acceso per tempo, non ha notato questa precocità che è stata poi determinante per avviare le infezioni primarie con le piogge del 24 aprile, un periodo in cui in tanti si sentivano al sicuro", ci spiega Cesare Cangero, Marketing Project support di Bayer in Toscana.
"L'utilità di GrapeVision si è dimostrata ancora di più con le piogge di inizio maggio (foto di seguito, Ndr). Le previsioni meteo davano dieci giorni di pioggia e un rischio di infezione alto. Un buon tecnico, guardando questi dati, avrebbe dovuto consigliare un prodotto sistemico, in grado di penetrare all'interno della vite e di proteggere anche la vegetazione in accrescimento, e certamente non uno a base di rame, che in poco tempo sarebbe stato dilavato".
Quello che è rilevante, ai fini della difesa, non è infatti solo trattare o non trattare, ma anche scegliere il prodotto più adatto alla situazione di campo.
Come si vede nella tabella a destra, le precipitazioni effettive sono state leggermente differenti rispetto a quelle previste dal modello (a sinistra), ma questo non è rilevante poiché nella valutazione del rischio di infezione si deve tenere conto della situazione ambientale nel suo complesso e non giorno per giorno
(Fonte foto: Bayer)
In un'ottica di maggiore sostenibilità, oggi si usano sempre più spesso gli induttori di resistenza, prodotti che "allertano" le difese della vite, che quindi è maggiormente pronta a contrastare gli attacchi dei patogeni. Si tratta però di prodotti che, a seconda dei casi, devono essere applicati con alcuni giorni di anticipo rispetto alla data di infezione.
"Anche in questo senso i Dss giocano un ruolo fondamentale perché consentono al viticoltore di prevedere, con un buon grado di certezza, il giorno dell'infezione e intervenire di conseguenza", ci spiega Cangero.
Agricoltori, non ingegneri informatici
Nonostante i Dss siano dei Sistemi di Supporto alle Decisioni estremamente utili, ancora tanti agricoltori non li utilizzano. Il motivo? Da un lato non si fidano delle previsioni e dall'altro ritengono questi sistemi troppo complessi da utilizzare.
"Ogni tanto i modelli possono fare previsioni imprecise, che dipendono soprattutto dall'elevato livello di variabilità presente in campo. Proprio per questo è il viticoltore ad avere sempre l'ultima parola. Sono infatti sistemi che aiutano e non sostituiscono l'agricoltore", ci spiega Simone Bregaglio.
"Inoltre, occorre migliorare ancora di più l'esperienza dell'utente, per fornirgli informazioni in maniera semplice e naturale. Proprio per questo abbiamo sperimentato l'utilizzo del modello linguistico di ChatGPT per trasformare gli indicatori dei Dss in un testo di facile comprensione, che desse consigli pratici ai viticoltori".
Il futuro sarà forse questo: un agronomo digitale che conosce perfettamente gli appezzamenti del viticoltore ed ha accesso a modelli e dati puntuali, ma che dialoga con l'agricoltore in maniera naturale, suggerendogli le tempistiche e i prodotti migliori da utilizzare.
Mentre aspettiamo che il progresso tecnologico faccia il suo corso è necessario non rimanere fermi, perché abituarsi in azienda ad utilizzare i Dss consente di avere una migliore protezione del vigneto, ma anche una maggiore sostenibilità ambientale ed economica. Per questo è l'agricoltore il primo a dire #iocitengo, l'hashtag scelto da Bayer per l'iniziativa AgriCampus.
Bayer AgriCampus è un'iniziativa lanciata da Bayer Crop Science Italia con l'obiettivo di promuovere l'uso consapevole degli agrofarmaci.
Image Line® è partner e su AgroNotizie® ha creato una rubrica per ospitare i contributi provenienti da Bayer e dai partner di AgriCampus.
Consigli tecnici che se seguiti si traducono in vantaggi sia per l'agricoltore che per l'ambiente e i consumatori. Perché per tutti gli attori della filiera vale l'hashtag #iocitengo
Appuntamento a maggio per la nuova puntata di Bayer AgriCampus

