Toscana, il piano di azione contro la flavescenza dorata 2025
Il Servizio Fitosanitario regionale ha pubblicato le disposizioni di lotta obbligatoria e di prevenzione per l'anno in corso e la cartografia aggiornata della diffusione della malattia

Foglie con sintini di flavescenza dorata. La Toscana ha pubblicato il piano di lotta per il 2025
Fonte immagine: Josef Klement -Wikipedia
Il Servizio Fitosanitario della Toscana ha pubblicato il piano di azione contro la flavescenza dorata per il 2025.
Si tratta di una serie di linee guida e di disposizioni obbligatorie importanti per cercare di contrastare questa malattia che rappresenta una minaccia particolarmente grave, vista l'importanza che la vitivinicoltura ha in questa Regione.
La flavescenza dorata infatti è una malattia causata da un fitoplasma e trasmessa da un insetto, Scaphoideus titanus, che porta a un rapido deperimento e poi alla morte delle piante di vite.
Come ogni anno il Servizio Fitosanitario regionale dà indicazioni delle misure consigliate o obbligatorie, a seconda della zona.
Tutto il territorio regionale infatti è diviso in varie zone, in base alla presenza della malattia o del vettore. Nel dettaglio le zone sono:
- zone di contenimento, dove ormai non è più possibile l'eradicazione;
- zone di eradicazione, dove la presenza del problema è agli inizi ed è possibile tentare di eradicarlo;
- zone cuscinetto, limitrofe alle zone di contenimento e di eradicazione;
- zone indenni con presenza di Scaphoideus titanus, dove non è mai stata rilevata la malattia ma il vettore sì;
- zone indenni, dove non è mai stata accerta la presenza né della malattia né del vettore.
Leggi anche: Flavescenza dorata, come riconoscere i sintomi in campo
Di seguito si riportano le cose che devono essere fatte zona per zona.
Zone di contenimento e zone di eradicazione
Per le zone di contenimento e di eradicazione le indicazioni sono le stesse e molte sono obbligatorie.
Deve essere fatto un monitoraggio accurato su tutto il vigneto della presenza di piante malate e procedere alla loro estirpazione (compresa l'asportazione delle radici).
Devono essere previsti metodi di lotta agronomica come:
- abbruciamento degli scarti di potatura con ritidoma (cioè di fusti e tralci di almeno 2 anni);
- spollonatura e sfalcio o diserbo della vegetazione sottofila;
- uso consigliato di caolino che ha un effetto repellente verso Scaphoideus titanus;
- uso consigliato di olii minerali su legno alla fase di gemma cotonosa che riducono la vitalità delle uova di Scaphoideus titanus.
Deve essere fatto il monitoraggio della presenza di adulti di Scaphoideus titanus con 2 trappole cromotropiche gialle per vigneto da sostituire ogni 15-20 giorni, a partire dalla terza decade di luglio fino alla terza decade di agosto.
È poi necessario seguire i bollettini fitosanitari sulla presenza di stadi giovanili di Scaphoideus titanus per effettuare i trattamenti obbligatori.
I trattamenti insetticidi obbligatori devono essere:
- almeno 2 in conduzione convenzionale (nelle zone di eradicazione con almeno un trattamento con piretroidi);
- almeno 3 in conduzione biologica (nelle zone di eradicazione con almeno un intervento con piretrine).
Zone cuscinetto
Per le zone cuscinetto valgono tutte le misure previste per le zone di contenimento e di eradicazione, con una sola differenza: in caso di piante con sintomi sospetti devono essere contattati i tecnici del servizio fitosanitario e aspettare il loro intervento prima della distruzione delle piante.
Zone indenni con presenza di Scaphoideus titanus
In queste zone è previsto il monitoraggio della presenza di piante malate da fare a campione nel vigneto (ovviamente segnalando eventuali piante con sintomi certi o sospetti al Servizio Fitosanitario regionale) ed effettuare almeno un trattamento insetticida contro il vettore, in caso di conduzione convenzionale o 2 trattamenti in caso di conduzione biologica.
Zone indenni senza la presenza del vettore
Per le zone dove non è mai stata accertata la presenza della malattia e del vettore è opportuno effettuare un monitoraggio a campione, segnalando l'eventuale presenza di piante infette o di esemplari di Scaphoideus titanus.
Vivai viticoli
Per i vivai viticoli è necessario il monitoraggio della presenza della malattia e del vettore, secondo le modalità indicate sopra, e l'effettuazione di almeno 2 trattamenti insetticidi in conduzione convenzionale (di cui almeno uno con piretroidi) e di almeno 3 in conduzione biologica (di cui almeno uno con piretrine).
Per individuare con esattezza la propria zona si rimanda all'allegato 2 e alla pagina dedicata alla flavescenza dorata di Geoscopio, il Servizio Cartografico Digitale della Regione.
I bollettini fitosanitari possono essere consultati direttamente dal sito della Regione al seguente link.
Per tutte le altre informazioni e i dettagli tecnici, si rimanda alla pagina ufficiale e al testo completo del piano di azione 2025.