Giornate Fitopatologiche 1963

Interventi terapeutici con il mezzo aereo sulle colture agrarie

Capitolo “Macchinari” - volume unico - pag. 401-413

Autori: P. Mori, D. Rui

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Se l'impiego del mezzo aereo per interventi in Fitoiatria può - fra l'altro - contribuire a risolvere taluni problemi connessi alla carenza di mano d'opera utilizzata in agricoltura, tuttavia a ciò i pongono delle riserve e limitazioni correlate al mezzo stesso, all'ambiente in cui esso deve operare ed alle colture da difendere. Circa quest'ultime, può ravvisarsi induttivamente dell'interesse - almeno nella Pianura Padana - per una utilizzazione dell'aereo onde eseguire pratiche agronomiche (concimazioni), la disinfestazione del terreno, il diserbo chimico, nonchè la lotta contro talune malattie (come la cercospora ed il cicloconio) ed infestazioni varie (es. piralide) che riguardano rispettivamente i cereali, la bietola da zucchero, l'olivo, il pioppo, ecc.; invece, si può arguire che - per un complesso di fattori - lo stesso non ha molle prospettive attuali d'impiego su scala importante in frutticoltura ed in viticoltura.
Orbene, nell'ambito dell'attività  dimostrativa svolta quest'anno nel Veneto dall'Osservatorio Fitopatologico, rientrano due vasti interventi aerei contro l'occhio di pavone dell'olivo (ha 500) e la piralide del mais (ha 800), impiegando rispettivamente l'elicottero ed il velivolo ad ala fissa, nonchè usando, come prodotti, nel primo caso ossicloruro di rame in pasta (KG 12/ha) e nel secondo caso due formulati liquidi ( Malathion 20 per cento + Metilparathion 10 per cento + DDT 30 per cento; Parathion 10 per cento + DDT 40 per cento) ed uno granulare (Eptacloro 6 per cento).
Dal lavoro compiuto sono scaturiti alcuni interessanti elementi valutativi, tra cui ricorderemo globalmente i semienti:
- riserve sulla capacità  dell'aereo ad assicurare la tempestiva esecuzione delle lotte antiparassitarie;
- idoneità  dello stesso a praticare la regolare distribuzione dei rimedi liquidi o granulari;
- favorevole comportamento terapeutico di quest'ultimi contro la piralide del mais;
- convenienza di abbinare, in proposito, opportune pratiche colturali (ritardo delle semine; ibridi resistenti), con un intervento insetticida.

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