2. Giornate Fitopatologiche
3. 1971

Giornate Fitopatologiche 1971

Venezia - Udine, 11-14 Maggio 1971

Nuovi insetticidi impiegati nella lotta contro la Dorifora della patata e risultati ottenuti

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L'A. riferisce sulla variabilità  e gravità  delle perdite di prodotto provocate dagli attacchi della Dorifora nelle coltivazioni di patata dell'Appennino pistoiese. Ciò ha suscitato la necessità di effettuare ricerche biologiche e prove di lotta, con prodotti fosforati, carbammati, ecc. di recente formulazione, secondo nuovi indirizzi; questi ultimi si sono basati su ulteriori notizie circa la biologia del fitofago la quale, strettamente legata alle fasi fenologiche della Solanacea, condiziona un preciso periodo di applicazione dei fitofarmaci per un più valido ed economico controllo del Crisomelide.
Sulla base di tali osservazioni viene suggerita l'epoca dei trattamenti contro la Dorifora; questi dovranno effettuarsi nel periodo compreso fra la fuoriuscita dei primi esemplari adulti e la piena fioritura della patata. Dalle indagini in proposito è emerso che nel caso in cui il fitofago fa la sua comparsa in piena fioritura o al completamento di essa (corrispondente al momento in cui il tubero si accresce più rapidamente fino a raggiungere il suo massimo sviluppo), gli interventi insetticidi, condotti al fine di controllare l'attività  iniziale degli adulti svernanti od anche quella delle eventuali giovani larve, possono considerarsi inutili; e ciò in quanto, come accennato, in tale periodo i tuberi hanno pressochè completato il loro accrescimento e una più o meno grave riduzione dell'apparato fogliare per effetto delle erosioni praticate dalla Dorifora pregiudica il raccolto in maniera insignificante.
Dalla sperimentazione dei prodotti è risultato, a titolo orientativo, che alcuni dei principi attivi in prova hanno manifestato una buona efficacia nei confronti sia degli adulti che delle larve; in particolare nelle parcelle ove le piante sono state difese con i prodotti Gardona e Birlane (distribuiti rispettivamente alle dosi di kg 4,166 e kg 1 per ha di formulato), il peso dei tuberi è risultato superiore rispetto a quello riscontrato nelle parcelle delle tesi testimonio. È emersa solo una media significatività  fra il peso delle piante estirpate nelle parcelle già  difese con Birlane (alla dose di kg 1 per ha di formulato) e il peso delle piante divelte nelle parcelle testimonio.