Capitolo “Fitofarmaci negli alimenti e nell'ambiente” - volume unico - pag. 29-34
Autori: G. Fisichella, A. Santoro, M. Tropea
Sono stati oggetto di studio quattro principi attivi, benomyl e vinclozolin impiegati per la difesa della vite (cv Italia) e acephate e procymidone impiegati per la difesa della melanzana (cv Woodo), coltivate in ambiente semiprotetto e protetto, al fine di valutare la persistenza dei residui nei frutti. Acephate e benomyl hanno fatto registrare, nelle bacche di melanzana, una persistenza al limite con i tempi di sicurezza legali.
Procymidone e vinclozolin, invece, hanno evidenziato, negli acini d'uva, un tempo di degradazione ampiamente entro i limiti previsti dalla normativa vigente in materia. Questi risultati suggeriscono quindi una certa prudenza nell'utilizzo di acephate e benomyl per le colture protette e la possibilità di utilizzare procymidone e vinclozolin, per le specie studiate, con un buon margine di sicurezza.
Parole chiave: residui, persistenza, uva, melanzana
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