Capitolo “Fitofarmaci negli alimenti e nell'ambiente” - volume primo - pag. 165-170
Autori: A. Capella, N. Graziani, A. Guarnone, M. Scannavini
Nel biennio 1997-1998 è stata condotta una sperimentazione con diversi formulati rameici i fine di valutare gli aspetti residuali sulle uve, mosto, vino e terreno. Al testimone di riferimento, mancozb (fungicida acuprico), sono state confrontate le tesi: ossicloruro di rame, potiglia bordolese, idrossido di rame e solfato di rame tribasico, impiegati alle dosi di etichetta. Gli interventi sono iniziati in corrispondenza della fase fenologica della chiusura grappolo e sono proseguiti fino all'invaiatura distribuendo i fungicidi con cadenze decadiche. In entrambe le annate sono state effettuate le analisi per valutare l'entità dei residui sia sui grappoli che sui mosti mentre solo nel 1997 si è proceduto alla determinazione del residuo di rame anche nei vini. L analisi del suolo sono state effettuate per la determinazione degli accumuli di rame sia nel) forma assimilabile che in quella totale. I risultati ottenuti hanno evidenziato come sia sui grappoli che nel terreno, idrossido di rame e solfato di rame tribasico manifestano valori residua mediamente inferiori rispetto agli altri fungicidi.
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