Capitolo “Funghi, batteri, virus” - volume secondo - pag. 195-200
Autori: C. Bazzi, A. Canova, G. Filippini, G. Sponza, L. Tortoreto
La rugginosità del tessuto epidermico di mele e pere, non di rado all'origine di notevoli perdite economiche per il frutticoltore, può essere attribuita a diversi fattori biotici ed abiotici.
I questo studio, si è cercato di confermare il ruolo eziologico dell'ifomicete dematiaceo Aureobasidium pullulans (De Bary) G. Arnaud nell'insorgenza di questa fitopatia, già oggetto di studio nello Stato di New York. Da campioni di frutti, raccolti in diverse aree frutticole italiane, sono stati isolati ceppi del fungo, successivamente identificati mediante microscopia elettronica a scansione (SEM) ed analisi dei profili di restrizione dei prodotti ottenuti da amplificazione genica (PCR) di una regione variabile di DNA ribosomiale ("ribofingerprinting") comprendente lo spaziatore intergenico ITA-1, il gene 5,8S ed ITS-2. Le impronte fenotipiche e molecolari caratterizzanti i ceppi fungini isolati da epidermide rugginosa di mele e pere sono risultate indistinguibili da quelle di ceppi autentici di A. pullulans di diversa origine geografica usati come controllo. La capacità dei nostri isolati di causare rugginosità sui frutti è stata saggiata mediante inoculazioni sperimentali ripetute di alberi di melo in campo. Infine, si discutono brevemente i fattori ed i possibili meccanismi implicati nell'insorgenza di rugginosità .
Parole chiave: Aureobasidium pullulans, "ribo-fingerprinting", rugginosità , mele, pere.
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