Capitolo “Funghi, batteri, virus” - volume secondo - pag. 613-616
Autori: P. Bragagna, A. Branz, C. Cainelli, F. Forno, D. Forti , L. Mattedi, M.E. Vindimian
Nel 1997 si è dimostrata la capacità di trasmettere AP di Capopsylla costalis. Anche C. melanoneura è probabilmente coinvolta nella trasmissione. Recentemente si è potuto approfondire il ciclo di viluppo delle due psille su melo e verificare tramite analisi molecolare che il fitoplasma può essere presente in ogni fase di sviluppo. Per meglio approfondire le modalità di diffusione di AP, nell'ultimo triennio sono state effettuate prove di trasmissione sia in serra che in campo. I risultati confermano che la nuova generazione di C. costalis è in grado di diffondere l'agente della malattia.. Alcuni dati dubbi che renderebbero pi๠ampio l'esito delle prove devono essere confermati. Inoltre, in campo si nota che la diffusione della malattia avviene anche dove è presente solo C. melanoneura. Si ritiene quindi che sia necessario proseguire ed approfondire la ricerca, anche per quanto concerne il ruolo di C. mali, finora riscontrata però solo in campi incolti.
Parole chiave: scopazzi del melo, psille, Capopsylla costalis.
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