Capitolo “Difesa dalle malattie” - volume secondo - pag. 389-394
Autori: Piero Attilio Bianco, Giuliana Maddalena, Demetrio Marcianò, F. Massi, S.L. Toffolatti
La difesa della vite nei confronti di Botrytis cinerea, agente eziologico della muffa grigia, si basa principalmente sulll'impiego di fungicidi monosito. Per gestire al meglio la resistenza ai fungicidi è importante conoscere sia l'entità del problema che la sua origine. Nel presente lavoro sono stati isolati in Lombardia 720 ceppi di B. cinerea per la valutazione del profilo di sensibilità nei confronti di boscalid, fenhexamid, cyprodinil e fludioxonil e per il meccanismo genetico di resistenza. La resistenza a boscalid, presente nel 3% dei ceppi, è risultata principalmente associata alla mutazione H272R1Y del gene sdhB. La resistenza a fenhexamid (0,1% dei ceppi), è risultata associata alla mutazione P238S nel gene erg27. Il 4 e il 5% dei ceppi sono risultati resistenti rispettivamente a cyprodinil e fludioxonil. Questi ultimi si sono concentrati principalmente nella provincia di Sondrio. Nessuna mutazione a livello del fattore trascrizionale mrrl è stata riscontrata nei ceppi resistenti a fludioxonil né in quelli resistenti a più classi di fungicidi. In conclusione, nonostante la ridotta frequenza dei ceppi resistenti, i meccanismi di resistenza e la localizzazione geografica dei ceppi resistenti suggeriscono la necessità di implementare le strategie antiresistenza a livello locale, non solo regionale.Parole chiave: botrite, strategie antiresistenza, monitoraggio della resistenza, sensibilità ai fungicidi
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