Patogeno che non differisce dalle altre forme di F. oxysporum se non per la sua specializzazione su pomodoro. Raggiunge l'apice della sua pericolosità nelle aree e nei periodi in cui la temperatura si attesta su 27-31°C.
Differenzia microconidi unicellulari, delle dimensioni attorno agli 8 x 3 micron e macroconidi, 3-5settati, delle dimensioni di 30 x 3,5 micron. Può conservarsi per lungo tempo nel terreno grazie alle clamidospore.
Le clamidospore di F. oxysporum sp. lycopersici generate in condizioni avverse al fungo: esaurimento delle sostanze nutritive, basso rapporto C/N del terreno, scarsità di ossigeno, presenza di batteri antagonisti, ecc. Può sopravvivere fino a 90 cm di profondità, in ragione della sua capacità ad adattarsi ad ambienti molto ricchi in anidride carbonica.
Le clamidospore si riattivano grazie allo stimolo fornito dagli essudati radicali, ricchi di elementi nutritivi.
Il patogeno penetra generalmente nella pianta per via radicale, siano esse integre o lesionate, localizzandosi poi nello xilema, diffondendosi poi più o meno copiosamente nei vasi.
L'ottimo termico per la crittogama può essere individuato attorno ai 28°C. Anche livelli ottimali di azoto e scarsità di potassio e calcio sembrano favorire lo sviluppo del patogeno.
F. oxysporum sp. lycopersici può colpire le piante di pomodoro a qualsiasi stadio di sviluppo. L'infezione si manifesta con ingiallimento fogliare seguito da disseccamento con andamente dal basso verso l'alto.
Foglie e foglioline possono evidenziare sintomi variabili: talune volte risulta più marcato l'ingiallimento, seguito da necrosi e caduta prematura; in altri casi prevalgono sintomi di epinastia (fenomeno causato da un anormale allargamento dell'angolo di inserzione del picciolo fogliare sul ramo che provoca una curvatura verso il basso della lamina fogliare) o brusca perdita di turgescenza. La progressione dei sintomi può portare alla morte dell'intera pianta.
Evitare ristagni idrici. Attuare ampie rotazioni colturali. Orientare la scelta varietale su cultivar resistenti e/o tolleranti. Asportare e distruggere piante infette e residui colturali di queste ultime.
indipendentemente dalla coltura
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