Mosca mediterranea, l'avversità chiave nella difesa degli agrumi
I giovedì dell'Aipp: in questi anni gli agrumicoltori si sono dovuti difendere da numerose avversità che comunque si sono presentate, nei diversi territori, con diversi gradi di attacco a secondo delle annate
Sostanzialmente sotto controllo la difesa fitosanitaria degli agrumi dalle avversità parassitarie. Questo quanto emerso nel corso del convegno sul Bilancio Fitosanitario 2020 e 2021 degli Agrumi, che si è tenuto giovedì 13 gennaio 2022, via webinar.
Nel corso dell'incontro, organizzato da Aipp, Giornate Fitopatologiche e Regioni, sono stati presentati i bilanci fitosanitari da parte delle Regioni Basilicata (relatore Carmelo Mennone), Calabria (relatore Antonio di Leo), Sicilia (relatore Riccardo Tumminelli) e Sardegna (relatore Antonio Chines), mentre le conclusioni sono state presentate da Eustachio Tarasca, dell'Università di Bari, per i fitofagi, e da Antonio Ippolito, dell'Università di Bari, per le malattie.
In questi anni gli agrumicoltori si sono dovuti difendere da numerosissime avversità che comunque si sono presentate con diversi gradi di attacco a secondo delle annate nei diversi territori.
Tra i fitofagi la mosca mediterranea è ormai l'avversità chiave nella difesa degli agrumi, è stata quella che complessivamente ha creato i maggiori problemi. Per il controllo di questa avversità sono state attivate reti di monitoraggio che hanno individuato i picchi, normalmente due all'anno a luglio e settembre, nei quali concentrare l'applicazione della difesa con l'impiego di prodotti fitosanitari e l'impiego della tecnica dell'attract and kill, che in alcuni contesti ha fornito buoni risultati.
Poco preoccupante il cotonello che ha perso molta importanza in questi ultimi e che si è comunque riaffacciato in Basilicata.
Di poco rilievo i problemi creati dagli aleurodidi e dagli afidi, che in alcune circostanze hanno richiesto specifici interventi in Calabria.
La cocciniglia rossa forte ha creato problemi in Calabria e in Sardegna, mentre è stata poco presente in Basilicata e in Sicilia. Segnalate invece, ma senza arrecare problemi sostanziali, la cocciniglia bianca, le cimici, la cimicetta e le cicaline.
Primi ritrovamenti, in aree non coltivate della Calabria, per la cimice asiatica.
Segnalati problemi provocati dalla minatrice serpentina in Calabria e in misura minore su mandarino in Sicilia.
Problemi di una certa importanza sono stati arrecati dalla Unaspis yanonensis in Sardegna dove è stata ritrovata la prima volta sei anni fa e che progressivamente si è dimostrata in costante crescita.
Un discorso a parte meritano i ragnetti rossi che negli ultimi due anni hanno presentato meno problemi rispetto agli anni scorsi, con una certa presenza sulle foglie, ma nessun danno sui frutti. Nell'ultimo biennio si è quindi rallentato il trend che nell'ultimo periodo ha visto una forte ripresa di questa avversità, probabilmente a causa dell'impiego, contro altre avversità, di prodotti, come ad esempio i piretroidi, che si sono dimostrati poco selettivi nei confronti dell'entomofauna utile.
Una certa preoccupazione, specie in Sicilia, è venuta per le criticità nel controllo delle formiche a seguito della revoca del clorpirifos metile che era la sostanza attiva normalmente utilizzata contro questa avversità.
Tra le malattie problemi importanti di allupatura in Campania, Sicilia e Sardegna, e marciume del colletto, specie in Sardegna e, in misura minore, in Basilicata e in Sardegna.
Problematico e ancora aperto il problema del mal secco sul limone, specie in Calabria e in Sicilia.
Oggetto di monitoraggi specifici, nell'ambito del piano nazionale di monitoraggio, il Citrus Tristeza Virus (Ctv) con danni di rilievo in Calabria, Sicilia e Sardegna.
Da seguire con attenzione l'alternaria, la Micosphaerella citri e il Colletotrichum in Basilicata e in Sicilia nei confronti dei quali sono stati eseguiti diversi trattamenti mirati, ma per i quali sarà opportuno continuare ad effettuare isolamenti e studi per accertarne la specifica patogenicità.
In linea generale è stato poi segnalato come sia in crescendo l'applicazione di soluzioni a basso impatto ambientale, quali attract and kill, la confusione sessuale e il ricorso alla lotta biologica con il lancio di insetti utili.
In Sicilia segnalata come sia ancora critica e in ritardo l'acquisizione da parte degli agricoltori del "patentino" per l'utilizzo dei prodotti fitosanitari.
Le relazioni presentate nel corso del convegno sugli agrumi sono disponibili sui siti dell'Aipp e delle Giornate Fitopatologiche, come pure la registrazione dell'incontro, mentre una sintesi delle relazioni verrà presentata alle prossime Giornate Fitopatologiche che si terranno nel 2022 tra il 21 e il 24 giugno a San Lazzaro di Savena (Bo).