2023
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Innovazione ed efficacia contro l'oidio

L'elicitore di Gowan a base di Cos-Oga, un doppio induttore di resistenza, è impiegabile nel controllo di alcune malattie su diverse colture come vite e orticole

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Ibisco riproduce le interazioni pianta-patogeno e agisce come duplice 'elicitore' (attivatore) delle difese naturali della pianta

Fonte immagine: Gowan

Il settore agricolo e in particolare quello della difesa delle colture è in continua evoluzione, nell'ottica di una piena sostenibilità economica ed ambientale e Gowan Italia sta riservando grande attenzione a questi aspetti, anche grazie all'ormai corposa "Linea Biopreparati", che consente di integrare in maniera funzionale i tradizionali mezzi chimici con le soluzioni più innovative di origine naturale o comunque di nuova concezione.


Fra queste, Ibisco è l'elicitore a base di Cos-Oga, un doppio induttore di resistenza, attivatore delle autodifese naturali della pianta, impiegabile con ottimi risultati nel controllo di alcune malattie su diverse colture (es. vite, orticole, ecc.).

 

Ibisco di Gowan Italia

(Fonte: Gowan)


A conferma del proprio valore innovativo, Ibisco è l'unico agrofarmaco, assieme all'antibotritico Polyversum e al coadiuvante Mago, ad aver vinto negli ultimi anni sia il Premio Innovazione a Fieragricola che l'Innovation Challenge - New technology a Enovitis in campo.

 

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(Fonte Gowan)

 

La sostanza attiva Cos-Oga, un complesso brevettato di chito-oligosaccaridi oligo-galaturonidi di origine naturale, è stata la prima "sostanza attiva a basso rischio" autorizzata in Europa (Reg. Ue 543/2015) e Ibisco è impiegabile anche in agricoltura biologica.

 

Ibisco - Scegli l'innovazione

  • Prima "sostanza attiva a basso rischio" autorizzata in Europa
  • Meccanismo d'azione anti resistenza
  • Sicuro per l'uomo e l'ambiente
  • Selettivo per le colture
  • Impiegabile fino al giorno della raccolta
  • Conforme alle più esigenti richieste della filiera agroalimentare
  • Ideale nelle moderne strategie di difesa integrata e impiegabile anche in agricoltura biologica.

 

Con i suoi frammenti "Cos" e "Oga", Ibisco riproduce le interazioni pianta-patogeno e agisce come duplice "elicitore" (attivatore) delle difese naturali della pianta, con un doppio segnale biochimico d'allarme, molto rapido e intenso, che si diffonde nella pianta e "accende" diverse risposte fisiologiche di difesa, in modo da rendere la pianta più reattiva e pronta (minor tempo di "risposta") nel riconoscere e contrastare eventuali attacchi da parte dei funghi patogeni, come ad esempio l'oidio.

 

Numerose prove di efficacia e strategia hanno dimostrato l'ottima efficacia di Ibisco, così come confermato da viticoltori e orticoltori che lo hanno utilizzato in campo in questi anni.


Ibisco è impiegabile su vite per il controllo dell'oidio, così come su solanacee e cucurbitacee in campo e serra, e su fragola in serra. Su babyleaf è invece autorizzato contro le peronospore e su riso contro il brusone.


Vai alla pagina dedicata per il dettaglio impieghi

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(Fonte Gowan)

 

Inoltre, gli studi scientifici condotti sulle piante trattate hanno dimostrato l'effettiva attività elicitoria di Ibisco sui meccanismi di autodifesa della pianta.

È il caso ad esempio delle analisi trascrittomiche sull'espressione genica realizzate nel 2017 dal Ptp Science Park (Lodi), su foglie di vite provenienti da prove oidio: nelle piante trattate con Ibisco addirittura 989 geni diversi (molti di essi coinvolti nei meccanismi di autodifesa) sono espressi in quantità significativamente differenti rispetto al testimone non trattato.

 

Grazie ai diversi processi di difesa coinvolti, Ibisco non è soggetto al rischio di sviluppare resistenze da parte dei patogeni.

 

Va impiegato in modo preventivo, con almeno 3 interventi fogliari ripetuti, alla dose di 2-3 L/ha, in modo da manifestare un effetto elicitore "progressivo" sui meccanismi di autodifesa della pianta.

Ibisco è impiegabile in agricoltura biologica e si inserisce perfettamente anche all'interno di strategie di difesa integrate, in alternanza e/o in miscela con gli antioidici tradizionali, sia nelle fasi iniziali che successivamente, fino alla vendemmia o raccolta.
Il suo impiego, infatti, non prevede un periodo di sicurezza da rispettare prima della raccolta, viste le caratteristiche della sostanza attiva, che non è tossica per l'uomo, gli animali e l'ambiente e per la quale non sono previsti limiti massimi di residuo sulle derrate alimentari.

 

Per ulteriori dettagli sull'inedito meccanismo d'azione e altre caratteristiche tecniche, scarica la brochure informativa:

 

Brochure Ibisco - Gowan

(Fonte: Gowan)

 

Ibisco rappresenta un fiore all'occhiello delle strategie di difesa Gowan Italia. Per ulteriori approfondimenti sulle altre soluzioni disponibili:

 

Ibisco®: marchio registrato Gowan Italia

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