2025
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Europa contro Stati Uniti: gli agricoltori sono ad armi pari?

Principio di precauzione e gestione del rischio. Facciamo il punto sulle differenze nell'uso dei mezzi tecnici per la difesa

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La domanda di oggi riguarda la coltivazione del mais (Foto di archivio)

Fonte immagine: © Dusan Kostic - Adobe Stock

Gli agricoltori europei hanno le stesse armi di quelli statunitensi? La domanda ci è stata posta attraverso i social e con questo articolo proviamo a rispondere.

 

In particolare, la domanda si focalizzava sullo Iowa: gli agricoltori italiani possono utilizzare gli stessi mezzi che utilizzano i loro colleghi che operano nel "Corn Belt". Quasi sicuramente il grido di dolore è stato lanciato dopo aver appreso la notizia del mancato rinnovo del celeberrimo erbicida s-metolachlor, avvenuto lo scorso anno.

 

La risposta sembra scontata, negli Stati Uniti sono ancora autorizzate sostanze attive bandite da anni in Europa, ma sono pochissimi i casi in cui si verifica l'opposto (esistono, esistono, ricordiamo il caso del molinate, approvato in Europa ma non negli Stati Uniti; adesso è bandito in entrambe le aree), per cui viene da pensare che le autorità americane siano più clementi di quelle europee, ma sarà veramente così?


Principio di precauzione vs gestione del rischio

Ebbene sì: è l'eterna lotta tra il principio di precauzione applicato in Europa e la gestione del rischio praticata negli Stati Uniti alla base di queste differenze di comportamento. Non che negli Stati Uniti manchino le conoscenze scientifiche: su diversi argomenti (a cominciare dall'annosa questione sui perturbatori endocrini, problema affrontato dall'Epa (Environmental Protection Agency) molti anni prima di quando divenne prioritario in Europa. Per non parlare del tema dei coformulanti che negli Stati Uniti è stato risolto con semplicità prevedendo una lista positiva, mentre in Europa ci si sta barcamenando tra liste negative e notevoli incertezze) gli Stati Uniti sono molto avanti rispetto all'Europa.

 

Un altro esempio: nella valutazione del rischio per operatori e lavoratori agricoli in Europa si adottano parametri presenti da tempo nelle linee guida utilizzate da tempo immemore dall'Epa.


È l'approccio che è diverso: in Europa l'onere della prova che una certa sostanza non costituisce un rischio inaccettabile per l'uomo e l'ambiente è in carico al titolare, negli Stati Uniti '’onere della prova che la stessa sostanza costituisce un rischio inaccettabile per l'uomo e l'ambiente e che quindi va bandita è in carico alle autorità.

 

Come conseguenza un'eventuale incertezza in Europa significa rischio inaccettabile (non è stata dimostrata la sicurezza), mentre negli Stati Uniti l'incertezza non necessariamente porta al bando, in quanto non è stata dimostrata con certezza la non sicurezza.


Un'altra fondamentale differenza sono i famosi limiti di cut-off presenti in Europa ma non negli Stati Uniti. In Europa il superamento di certe soglie fissate non sulla base di una valutazione del rischio (tipico esempio gli 0,1 microgrammi per litro di concentrazione nelle acque sotterranee) porta quasi automaticamente al bando del mezzo tecnico, mentre negli Stati Uniti porta a una limitazione territoriale nell'utilizzo del prodotto.


Questa è la gestione del rischio negli Stati Uniti: se non vi è certezza di un rischio inaccettabile non si revoca, ma si prescrivono mitigazioni e restrizioni. Non a caso le etichette americane sono faldoni di decine di pagine, in quanto devono riportare tutte le situazioni critiche, mentre quelle europee sono molto più sintetiche, in quanto il rischio è stato deciso a monte e si risolve tutto preventivamente bandendo la molecola, salvo poi concedere per più anni le autorizzazioni di emergenza fitosanitaria per fronteggiare avversità non controllabili con i mezzi correntemente autorizzati.


Chi vince?

Questa domanda non ha risposta semplice: del sistema americano invidiamo il meccanismo del "data call in" per il rinnovo dell'approvazione delle sostanze attive che sembra molto più efficiente del machiavellico e farraginoso sistema europeo e la gestione dei coformulanti, che attualmente assilla tutta la filiera regolatoria europea.

 

Nel sistema americano, privilegiando la gestione del rischio al principio di precauzione si caricano gli utenti e soprattutto i produttori di responsabilità che in caso di effetti indesiderati porta alla via legale (vedi il caso glifosate), cosa che in Europa difficilmente accade.

 

La tecnologia ci aiuterà

Qualcosa sta comunque cambiando: l'ecatombe di mezzi tecnici che da anni si sta verificando in Europa ha convinto le autorità a dare una chance in più alle tecnologie che da anni consentono di gestire il rischio e permettere di utilizzarle per eliminare quelle incertezze spesso alla base di revoche o restrizioni che, come negli Stati Uniti, possono consentire l'utilizzo in sicurezza di molti prodotti.

 

Approfondimenti per studiosi, addetti ai lavori o semplicemente curiosi

Etichetta di un formulato a base di s-metolachlor approvata dall'Epa.

 

Se avete altre domande sulla normativa che riguarda i mezzi tecnici potete scrivere a redazione@agronotizie.it oppure farcela attraverso i nostri canali social Facebook e Instragram. Cercheremo di risponder il prima possibile.

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