Insetticidi disponibili: in teoria 72, in realtà molti meno
Da una ricerca su Fitogest per "insetticidi" risultano 72 agenti attivi, ma da questi vanno detratti quelli senza formulati commercializzati, oppure revocati e in via di dismissione. Oltre il 50% di ciò che resta è impiegabile in agricoltura biologica
Insetticidi: sempre meno di sintesi, sempre più biologici (Foto di archivio)
Fonte immagine: © Henrik Larsson - Fotolia
Ve li ricordate gli esteri fosforici e i carbammati? E le benzoiluree come diflubenzuron, flufenoxuron, triflumuron o esaflumuron, giusto per citarne alcuni? Ormai fanno parte del passato, più o meno lontano.
Realizzando una ricerca per "insetticidi" fra gli agenti attivi censiti da Fitogest®, risultano 72 differenti proposte. Di queste, 4 risultano revocate con differenti tempi di commercializzazione e utilizzo. Per esempio, i prodotti a base di metaflumizone hanno avuto come ultimo giorno per la commercializzazione il 30 giugno 2025 e troveranno il loro ultimo giorno per l'impiego il 30 giugno 2026. Poi spinetoram e spirotetramat, i quali potevano essere venduti solo fino al 31 dicembre 2024 e potranno essere impiegati solo fino al 31 dicembre 2025. Anche i formulati contenenti metossifenozide risultano revocati, con ultimo giorno per la commercializzazione al 30 settembre 2026 e l'ultimo giorno per l'impiego al 31 marzo 2027. E si scende così a 68, andando perdute nel prossimo futuro le summenzionate sostanze attive di sintesi.
Le altre molecole, alcune senza formulati in commercio
Dei carbammati rimangono solo pirimicarb (dimetilcarbammati) e formetanato (uso come acaricida). Poi pirimifos metile fra gli esteri fosforici, usato per la protezione delle derrate immagazzinate. Dalla ricerca risulta anche malathion come sostanza attiva, ma senza prodotti commerciali. Analogamente, anche buprofezin, chitino inibitore, risulta nell'elenco, ma non ha prodotti attualmente in distribuzione, nella speranza che tornino presto soprattutto per il contrasto allo scafoideo della vite, vettore della Flavescenza dorata.
Anche dei vari neonicotinoidi resta ormai un solo esponente, ossia acetamiprid, mentre risultano ancora diversi piretroidi: cipermetrina, deltametrina, esfenvalerate, lambda-cialotrina, tefluthrin e tau-fluvalinate (piretroidi esteri isovalerati).
Soluzioni per il biologico
Delle 72 sostanze o agenti attivi che risultano comunque al momento censiti, ben 37 sono impiegabili in agricoltura biologica, rappresentando oggi il 51,4% del totale, ma destinato a divenire il 54,4% dopo la fine degli impieghi dei 4 insetticidi di sintesi sopra riportati.
Batteri, funghi e virus
Forte la presenza di soluzioni microbiologiche. Per esempio, fra i batteri figurano i 10 diversi ceppi di Bacillus thuringiensis, 8 kurstaki e 2 aizawai, seguiti per numero dai 5 diversi ceppi di Beauveria bassiana, batterio entomopatogeno.
Sempre restando fra i microrganismi, sono censiti 4 funghi entomopatogeni, come Akanthomyces muscarius - ceppo Ve6, Metarhizium anisopliae var. anisopliae F52, Metarhizium brunneum Cb15 III e Paecilomyces fumosoroseus - Ceppo FE9901.
Anche i virus rientrano nel novero degli agenti attivi censiti, con 5 differenti virus entomopatogeni quali Baculovirus contro Adoxophyes orana isolato GV-0021, Betabaculovirus phoperculellae isolato DSMZ GV-0019, Cydia pomonella Granulosis virus, Helicoverpa armigera nucleopoliedrovirus e Spodoptera littoralis nucleopoliedrovirus.
Sommando batteri, funghi e virus si arriva alla ragguardevole somma di 24 proposte, per così dire, "non chimiche", ossia il 33,3% dell'attuale numero di soluzioni riportate, ma che supererà il 35% una volta cessati gli impieghi dei 4 insetticidi di sintesi sopra menzionati.
Altre soluzioni per il bio
Estratti, olii e altri prodotti di derivazione naturale ampliano il quadro dei prodotti impiegabili in biologico, a partire dai 3 differenti tipi di olii: di colza, olio essenziale di arancio dolce e olio minerale.
Fra gli estratti da matrici vegetali risultano invece: azadiractina A (da Azadirachta indica), estratti di piretro (da asteracee), infine Terpenoid blend QRD 460, miscela di tre derivati terpenici, ossia alpha-terpinene, d-limonene e paracymene, derivati dagli estratti di Chenopodium ambrosioidesche.
Fra gli inorganici è presente il silicato di alluminio (caolino calcinato), mentre fra i nove formulati riportati in Fitogest® contenenti bicarbonato di potassio, uno solo è stato specificatamente autorizzato come insetticida per il controllo della psilla del pero. Un po' diverso invece il Kieselgur (terra diatomacea che ha usi solo in magazzino), poiché deriva da una roccia sedimentaria creatasi nel tempo a partire dalle diatomee, ossia da delle alghe.
Organici con differenti caratteristiche
Quattro, infine, le soluzioni classificabili come "organiche", ossia GS-omega/kappa-HxTx-Hv1a peptide, maltodestrina, proteine idrolizzate e i sali di potassio degli acidi grassi.
Si attendono quindi gli ulteriori passi della Revisione Europea, la quale non pare intenzionata nel prossimo futuro a rallentare il ritmo delle ghigliottine.
Questo articolo è stato modificato in data 29 ottobre 2025.
Fra gli inorganici infatti si riportava erroneamente il polisolfuro di calcio. Inoltre è stato aggiunto che la terra di diatomee ha usi solo in magazzino.