2025
31

Tecnologie emergenti per la protezione delle colture e la sostenibilità agronomica

Dalle soluzioni di biocontrollo all'Rna interference, un panorama delle innovazioni presentate nell'edizione 2025 del Novalis Forum

stefano-jondini-novalis-forum-2025-fonte-agronotizie-1200x800.jpeg

I saluti iniziali di Stefano Jondini, ceo di Expedia Mrcc e promotore dell'evento, in apertura del Novalis Forum 2025 presso il Laboratorio Aperto - Ex Chiesa del Carmine (Pc)

Fonte immagine: AgroNotizie®

Mentre l'offerta fitosanitaria s'innova e si amplia, gli aggiornamenti normativi restano indietro. Questo frena lo sviluppo di nuovi segmenti di mercato emergenti, come le Tea e le soluzioni di biocontrollo, che, seppur già presenti, potrebbero essere molto più diffuse se sostenute da iter regolatori adeguati e più snelli.

Infatti, a distanza di oltre un anno dalla bocciatura del nuovo regolamento Sur sugli agrofarmaci, il problema rimane: come rispondere alla progressiva riduzione delle sostanze attive disponibili?

 

Non esiste una soluzione univoca, ma per mantenere la produttività in linea con le richieste del mercato e del consumatore, è necessario adottare strategie integrate e soluzioni alternative. A questa riduzione si sommano le difficoltà legate agli effetti sempre più evidenti del cambiamento climatico in campo.

 

Dalla mancanza di una normativa europea che definisca e inquadri adeguatamente le soluzioni di biocontrollo e le nuove Tecnologie di Evoluzione Assistita (Tea), ai servizi innovativi per lo studio dei suoli e le analisi omiche dei microrganismi presenti nel terreno, fino ai prodotti a base di dsRna e all'uso dei gas fitosanitari in agricoltura.

 

Questi i temi affrontati nella quarta edizione del Novalis Forum, l'appuntamento piacentino promosso da Vitalia Consulting svoltosi lo scorso 24 settembre 2025, dedicato all'innovazione nel settore della difesa fitosanitaria e non solo. Infatti, il Novalis Forum nasce per promuovere la conoscenza e la diffusione di soluzioni innovative e sostenibili per la gestione agronomica.

L'evento ha riunito ricercatori, docenti universitari ed esperti del settore per divulgare le nuove frontiere tecnologiche in agricoltura.

 

Biocontrollo: potenzialità e ostacoli regolatori

L'assenza di un quadro normativo europeo specifico per le soluzioni di difesa e nutrizione alternative alla chimica di sintesi genera ritardi nell'immissione sul mercato di nuovi prodotti, già pronti all'uso ma ancora in attesa di approvazione.
Tra le principali alternative presentate al Forum da Luca Dell'Oca di Federchimica Agrofarma ci sono il biocontrollo e le Tecnologie di Evoluzione Assistita (Tea).

 

Le soluzioni di biocontrollo comprendono diverse categorie: prodotti a base di sostanze naturali, microrganismi, macrorganismi e semiochimici.

 

In Italia, le restrizioni regolatorie ostacolano un mercato dall'alto potenziale: quello di nuovi prodotti per il biocontrollo, dal valore stimato di oltre 600 milioni di dollari entro il 2027, vista la richiesta elevata.

A livello globale, la quota di mercato delle soluzioni di biocontrollo è passata dal 5% al 9% tra il 2020 e il 2031.

 

Tuttavia, manca ancora una definizione normativa chiara e condivisa dall'Europa di biocontrollo. Attualmente, questi prodotti rientrano nel regolamento Ue 1107/2009, pensato per gli agrofarmaci di sintesi, rallentando e complicando i processi di registrazione delle soluzioni biologiche.

 

Tea, tra innovazione e diffidenza

La scarsa informazione sulle Tea alimenta diffidenza, sfociata anche in atti vandalici contro le sperimentazioni come nel caso del riso Tea in Italia. A differenza degli Ogm, consentono modifiche genetiche solo all'interno della stessa specie o di specie affini, imitando meccanismi di selezione naturale. 

Al momento, in Europa, nessun prodotto ottenuto tramite Tea è stato ancora autorizzato. Questo è dovuto anche alla mancanza di accordo sul numero di modifiche consentite.

 

Le Tea rappresentano una possibile svolta nel miglioramento genetico delle colture, contribuendo ad aumentarne la resistenza agli stress, la conservabilità, la qualità nutrizionale, fino alla creazione di varietà più adatte alla trasformazione o meno allergeniche.

L'adozione di una normativa europea dedicata è fondamentale per sbloccare il potenziale delle Tea, oggi frenate dall'equiparazione agli Ogm.

Leggi anche: Viti Tea, a che punto è la ricerca?

 

Altre soluzioni emergenti: dal dsRna ai gas fitosanitari

Anche secondo Alexandra Rosenmund di GreenLight™ Biosciences il biocontrollo in Europa sarà il futuro come soluzione alternativa alla chimica per spezzare quel circolo vizioso della difesa, dove l'insorgenza di resistenze obbliga gli agricoltori ad usare quantità crescenti di prodotti fitosanitari, con conseguenti danni ambientali e residui, alla base dei successivi ritiri delle sostanze attive da parte della Commissione Europea. 

 

Per interromperlo, si può ricorrere a tecnologie alternative, come l'interferenza a Rna (Rnai), una tecnica genica in grado di interferire con il corretto funzionamento di una cellula patogenica, ad esempio portandola a morìa.

 

Il principio attivo è il dsRna applicato come spray o prodotto direttamente dalla pianta: funziona bloccando la sintesi di proteine specifiche che compromettono la sopravvivenza del patogeno.

La sicurezza è garantita: i prodotti sono sottoposti a studi tossicologici in vivo della durata di 28/90 giorni, seguiti da una fase di redazione del report finale di circa 7 mesi. A confronto, per gli agrofarmaci chimici, l'iter può durare dai 2 ai 7 anni, includendo 2 anni di test in vivo e fino a 3 anni per completare il dossier.

 

Dal 2024, GreenLight Biosciences ha introdotto sul mercato internazionale bioinsetticidi a base di dsRna per il controllo di avversità biotiche come la dorifora della patata, con un impatto minimo sulla mesofauna e sugli organismi non target del suolo.

Altre soluzione a base di dsRna sono attualmente in fase di sperimentazione per la difesa delle api dalla varroa e della vite dall'oidio. In Italia, però, nessun prodotto Rnai è ancora autorizzato, in attesa dell'approvazione da parte della Commissione.

 

Un'altra alternativa alla chimica possono essere i gas fitosanitari, come anidride carbonica ed etilene, impiegati in vari settori alimentari per sanificare le derrate e migliorare la shelf life o il grado di maturazione.

Salvatore Schillaci del Gruppo Siad (Società Italiana Acetilene e Derivati) ha presentato i primi risultati ottenuti dall'applicazione di una miscela di gas su basilico. Si sono osservati effetti positivi sull'apparato radicale e sulle dimensioni delle piantine, sia per quanto riguarda l'altezza che per superficie fogliare e numero di foglie, parametri importanti nel caso di aromatiche o ornamentali.

 

Agricoltura di precisione e analisi del terreno: le tecnologia Ia e IoT

Per un'agricoltura sempre più di precisione, si può ricorrere all'Intelligenza Artificiale, come nel caso di INTERRA®Scan, il servizio di mappatura dei suoli messo a punto da Syngenta. Un quad dotato di scanner con sensori a raggi gamma analizza la struttura e la composizione del terreno, rilevando nutrienti e minerali utili.

Al termine dell'analisi, l'Azienda fornisce un report dettagliato con l'interpretazione dei dati e le indicazioni agronomiche per correggere eventuali criticità emerse.

 

Si tratta di un sistema preciso ed efficiente, adatto anche a condizioni operative complesse, in grado di fornire dati affidabili per la definizione dei piani agronomici, grazie all'elaborazione con Ia. 

 

Per valutare la qualità e la biodiversità dei terreni, in particolare del microbioma, Giorgio Freschi di Clever Bioscience ha presentatio l'analisi Ifma, l'Analisi Funzionale Integrata del Microbioma.
L'analisi Ifma integra le scienze omiche, cioè tutte quelle scienze che studiano il patrimonio genetico attraverso la presenza di Dna, mRna, proteine o metaboliti, con tecnologie basate su Ia e IoT per l'elaborazione dei dati.

 

Questo metodo utilizza il sequenziamento genetico e bioinformatico integrato con l'Intelligenza Artificiale per analizzare la composizione microbica, le sue funzionalità e i processi metabolici, enzimatici e biochimici.

 

Dai risultati dell'Ifma l'agricoltore può conoscere lo stato di salute, quindi la fertilità di un suo terreno, e valutare la strategia agronomica più adatta, con un corretto piano di trattamenti e possibili integrazioni a sostegno, come gli inoculi di microrganismi benefici.

In questo articolo

Suggerimenti? Pensi che le informazioni riportate in questa pagina siano da correggere? Scrivici per segnalare la modifica. Grazie!

I nostri Partner

I partner sono mostrati in funzione del numero di prodotti visualizzati su Fitogest nella settimana precedente

Fitogest® è un sito realizzato da Image Line®
® marchi registrati Image Line srl Unipersonale (1990 - 2025)

Utilizzare i prodotti fitosanitari con precauzione. Prima dell'uso leggere sempre l'etichetta e le informazioni sul prodotto. Si raccomanda di porre la dovuta attenzione alle frasi ed ai simboli di pericolo che compaiono nell'etichetta ministeriale.