Bentazone: 57 anni e non sentirli
Una molecola alla volta: presente in Italia con 8 formulati autorizzati, di cui 5 in commercio, bentazone continua a rappresentare un riferimento tecnico nei diserbi di post emergenza
Una molecola alla volta: bentazone
Fonte immagine: AgroNotizie® (modificata)
Una sostanza attiva che viene impiegata da 57 anni, dal momento che bentazone è stato presentato da BASF AG nel 1968 e poi introdotto in diversi Paesi del mondo nei primi Anni '70. Per esempio, negli Stati Uniti venne presentato nel 1975 come erbicida selettivo post emergenza utilizzato per controllare le erbe infestanti a foglia larga.
Cenni sulle caratteristiche fisico-chimiche
Stando ai documenti Jmpr (team di esperti Fao e Oms), bentazone mostra un'elevata solubilità in acqua, la quale spazia da 0,57 g/L a pH 7, in acqua demineralizzata, ai 17 g/L a pH 9 in soluzione tamponata. Conforme a tale profilo idrofilo è quindi il dato del LogPow, dato pari a 1,49. Decisamente basso. Basti pensare che alcuni piretroidi, molto affini per le materie grasse e ben poco per l'acqua, mostrano valori superiori a 5. Ossia 100mila volte più solubili in ottanolo che in acqua.
Il logaritmo in base 10 del rapporto fra le solubilità in ottonalo e acqua (OW) esprime infatti l'affinità di una sostanza attiva verso le materie grasse e, in modo indiretto, l'affinità per la sostanza organica del suolo. Bassa infine la tensione di vapore, pari a 4.9 × 10–4 Pa (20 °C).
Per tali ragioni un tallone d'achille di bentazone, per lo meno da un punto di vista ambientale, è la predisposizione a migrare nelle acque a causa di fenomeni di "leaching" (percolazione) o "runoff" (scorrimento) dovuti alle piogge.

Struttura molecolare di bentazone
(Fonte: Fitogest®)
Bentazone: la carta d'identità tecnica
Quanto a famiglia chimica, bentazone appartiene ai benzotiadiazinoni, i quali agiscono sulle malerbe sensibili inibendo la fotosintesi a livello del fotosistema II (Gruppo Hrac 6). Per tali ragioni offre un meccanismo d'azione complementare ad altri erbicidi di post emergenza impiegati sulle medesime colture.
Tipicamente ad azione fogliare per contatto, bentazone è un dicotiledonicida ad ampio spettro che deve essere impiegato esclusivamente in post emergenza precoce delle colture e delle infestanti. Inoltre, non essendo volatile, bentazone non danneggia le colture seminate nei pressi della parcella trattata.
Infine, per le caratteristiche e il comportamento di bentazone in campo, in caso di fallimento della coltura diserbata con questa sostanza attiva è inoltre possibile riseminare altre colture senza incorrere in rischi di fitotossicità.
Situazione normativa
Stando a quanto riporta il Regolamento di esecuzione (Ue) 2025/787 della Commissione del 24 aprile 2025, la Direttiva 2000/68/CE iscrisse bentazone nell'allegato I della Direttiva 91/414/CEE fino al 31 luglio 2011. Dopodiché, il Regolamento di esecuzione (Ue) 2018/660 della Commissione ha rinnovato l'approvazione di tale sostanza attiva fino al 31 maggio 2025.
Ma non è finita: sempre stando al Regolamento del 24 aprile scorso, per bentazone si stabilisce che, testualmente, "[...] poiché la valutazione dei rischi non è ancora stata completata dai rispettivi Stati membri relatori e alla luce delle restanti fasi da completare in ciascuna procedura di rinnovo, la durata della proroga dei periodi di approvazione dovrebbe essere fissata a 29 mesi". Il che, partendo dalla data del Regolamento sopra citato, sposta l'eventuale data di scadenza al settembre 2027. Si attende speranzosi l'auspicato rinnovo.
Bentazone in Italia: storia e presente
Lanciato nel 1973 con lo storico marchio Basagran, in cui bentazone era contenuto da solo, l'erbicida vide poi diverse miscele con altre sostanze attive, come mecoprop (1979), diclorprop (1980), MCPA (1983), atrazina (1984), propanil (1987). Il 1989 fu anno ricco di nuove miscele: una con fomesafen, due con MCPA e mecoprop insieme, una con diclorprop e isoproturon e una con diclorprop ed MCPA.
Si dovette poi attendere il 2000 per vedere le miscele di bentazone con, rispettivamente, acifluorfen, clopirald, dicamba, mentre fu nel 2011 che venne lanciata la prima miscela con imazamox.
Al momento in cui si chiude l'articolo, stando a Fitogest® risultano 8 formulati autorizzati in Italia che contengono bentazone, di cui 5 dati in distribuzione. Quanto a composizione, in 6 formulati su 8 bentazone è contenuto da solo, mentre in 2 è stato miscelato con imazamox.
Per verificare campi di impiego e dosaggi dei singoli formulati si consiglia di visitare la pagina dedicata a bentazone e cliccare sul pulsante d'azione "Trova i prodotti a base di bentazone".