2025
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Stare al passo coi tempi che cambiano: nuove tecnologie e vecchi problemi

L'11 dicembre 2025 si è tenuto a Bari il 37° Forum di Medicina Vegetale, dal titolo "Tecnologie emergenti e difesa fitosanitaria: adattarsi ai nuovi scenari agricoli". Vietato perdere il treno delle nuove tecnologie

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37.ima edizione dei Forum di medicina vegetale

Fonte immagine: Arptra

Il numero 37 è associato a una molteplicità di eventi storici e perfino alla temperatura ottimale del corpo umano, ma è anche identificativo della 37esima edizione dei Forum di Medicina Vegetale*, articolato come d'uso in tre diverse sessioni.

 

Moderata da Vittoriana Lasorella, giornalista di AgroNotizie®, la prima sessione ha visto quattro interventi abbracciare il tema "Tecnologie emergenti e governance fitosanitaria: scenari futuri tra impatti climatici e geopolitici sulle produzioni agricole".

 

Evoluzione tecnologica e benefici per gli agricoltori 

Le tecnologie che si sono affacciate al mondo agricolo solo pochi anni fa si sono evolute velocemente e oggi permettono monitoraggi puntuali e precisi dello stato di salute delle colture. Sensori multispettrali, camere termiche, droni, osservazioni satellitari, alimentano software e app sviluppate per una molteplicità di funzioni, permettendo a tecnici e agricoltori di tenere il polso della situazione con un semplice click sul proprio smartphone

 

Le mappe si sono anch'esse evolute, permettendo visualizzazioni in 3D di estremo realismo, pianta per pianta, grazie alle quali le ispezioni in campo possono essere effettuate stando comodamente in azienda o in ufficio. In tal senso giocano un ruolo fondamentale i sensori Lidar (light detection and ranging), operanti tramite laser. 

 

Interessanti gli strumenti al servizio della stima dei danni a fini assicurativi, poiché il rilevamento tramite sensori promette di essere più oggettivo di quello di un perito assicurativo. Ancora molto resta invece da fare sul piano delle applicazioni di prodotti fitosanitari tramite droni, essendovi su questo tema la necessità di auspicabili aggiornamenti normativi. 

 

Globalizzazione e cambiamenti climatici: le nuove sfide nella difesa delle colture

A seconda dell'area geografica europea, diverse sono le avversità ambientali che l'agricoltura locale deve fronteggiare. In alcuni Paesi le precipitazioni estive sono diminuite, aumentando quelle invernali. Tempeste, inondazioni e una stagione di crescita più estesa nel tempo apportano danni e rendono più complesse le pratiche agronomiche in genere e le strategie fitosanitarie in particolare. Spesso le rese colturali non sono soddisfacenti, andando questo problema a sommarsi alle tensioni di mercati globalizzati sempre più instabili e imprevedibili. 

 

A causa dei cambiamenti climatici si sta assistendo a uno spostamento verso nord di colture più tipicamente mediterranee, come la vite e le colture orticole, mentre a livello globale alcune avversità flagellano colture di alto valore economico come il caffè, il banano e l'olivo

 

Inoltre, l'aumento in atmosfera di anidride carbonica, vista da molti come gas utile alle piante, trova il contraltare fisiologico nell'aumento delle temperature, le quali se troppo alte rallentano o bloccano il metabolismo vegetale, impedendo alle colture di sfruttare appieno la maggiore disponibilità di C02. Parallelamente, aumentano anche i problemi di micotossine nei raccolti. Infine, il commercio globalizzato di semi sta favorendo la diffusione su scala planetaria di patogeni e parassiti, contro i quali sono sempre meno le soluzioni disponibili. 

 

 Un osservatorio che funziona

Agrofarma ha da alcuni anni realizzato un osservatorio dedicato al monitoraggio di molteplici dinamiche economiche dell'agricoltura italiana, fornendo una rappresentazione puntuale e dinamica del comparto agroalimentare italiano. 

 

Calano i quantitativi impiegati di agrofarmaci, vendendo per contro un progressivo aumento delle soluzioni per il biologico. Oltre la metà degli agrofarmaci oggi utilizzati sono stati autorizzati negli ultimi dieci anni, a conferma del progressivo ammodernamento dell'arsenale fitoiatrico

 

Anche il tema dei residui si conferma positivo con una percentuale di irregolarità da tempo inferiore all'1% per le produzioni italiane, dato migliore rispetto a quello dei prodotti importati da Paesi terzi che superano invece il 5%. 

 

Tutti i danni della guerra

L'Ucraina è da sempre un Paese a forte vocazione agricola, grazie alle grandi superfici coltivate e alla fertilità dei suoli. Purtroppo, dal febbraio 2022 la guerra ha impattato anche il settore agricolo, oltre ad aver portato distruzione e lutti.

 

Oggi oltre il 20% del territorio nazionale è occupato dall'esercito russo e non risulta coltivabile in quanto area di guerra. Le perdite totali superano infatti i 74 miliardi di euro, con il 20% dei terreni agricoli che è andato perduto o risulta contaminato. Inoltre, un agricoltore su cinque non è più dedito alla coltivazione dei campi, poiché presta servizio nelle Forze Armate ucraine. Cambiata anche la gestione dei sottoprodotti agricoli: per esempio la paglia dei cereali è oggi utilizzata per creare pellettati con cui alimentare gli impianti di riscaldamento. 

 

Nonostante la guerra, però, l'Ucraina prosegue sulla strada delle riforme agricole, in linea con la legislazione dell'Ue. Nel 2024, l'agricoltura ha generato il 15% del Pil nazionale e il 60% dei ricavi dalle esportazioni. Una voce, quest'ultima, di tutto rispetto, pensando che dal 2022 l'Ucraina ha esportato oltre 230 milioni di tonnellate di prodotti agricoli, ricavando oltre 81 miliardi di dollari.

 

La disinformazione passa anche dai laboratori

Non è una novità: la stampa generalista opera spesso gettando sfiducia e discredito sul comparto agricolo, alimentando paure spesso immotivate. A rifornire la stampa di notizie sensazionalistiche, però, si prestano anche gruppi di ricerca che producono pubblicazioni le quali, una volta date in pasto ai media, si trasformano in vere e proprie armi di disinformazione di massa

 

Non serve falsificare i numeri: basta utilizzare dosi altissime nei test in vitro o in vivo, oppure vie di somministrazione bizzarre, o ancora tempi di esposizione irrealistici, ed ecco che qualche danno si ottiene sempre. Poco importa a chi quei dati ha prodotto, né ai giornalisti che poi li diffonderanno, se quei numeri non trovano riscontro nella realtà. In tal modo è possibile infliggere colpo severi a specifiche sostanze attive o a intere famiglie di prodotti, influendo poi sull'opinione pubblica la quale, a sua volta, condiziona le scelte dei normatori in chiave restrittiva. 

 

Tale spirale viziosa, spallata dopo spallata, si traduce alla fine in un impoverimento generale, con cittadini spaventati e agricoltori demonizzati. La stampa di settore, purtroppo, può fare ben poco, poiché non ha sbocco sul grande pubblico. 

 

Prima sessione, scarica le presentazioni di:

 

Seconda sessione - Scarica le presentazioni delle aziende:

La seconda sessione, come d'uso, è stata dedicata alle aziende sponsor dell'evento. A seguire, le diverse presentazioni condivise con la platea:

 

QdC, patogeni e parassiti

A chiudere la giornata, le quattro presentazioni della terza sessione, con alcuni aggiornamenti su temi di estremo interesse:

  • il quaderno di campagna, fra opportunità, potenzialità e futuri obblighi e impieghi.
  • ulteriore diffusione di Xylella fastidiosa nelle zone olivicole del nord della Puglia.
  • patogeni e fitofagi di recente diffusione nel territorio pugliese, con il focus sulla coltura dell'olivo.
  • il fico: il deperimento delle piante con sintomi atipici. 

Circa il primo punto, il Regolamento di Esecuzione (Ue) 2023/564 è funzionale alla transizione digitale richiesta dalla Commissione Europea e stabilisce il contenuto e il formato dei registri sui prodotti fitosanitari che devono essere tenuti dagli utilizzatori professionali, standardizzando le informazioni da registrare e promuovendo la digitalizzazione dei registri stessi. La tracciabilità su carta, infatti, sta mostrando tutti i suoi limiti e quindi si cercano nuove soluzioni in ambito digitale. 

 

Molteplici sono le informazioni da inserire nei quaderni di campagna, sia relativamente ai prodotti impiegati, sia alle colture e agli appezzamenti trattati. Vi sono quindi margini di errore ampi se non si opera su dati aggiornati e verificati. In tal senso QdC di Image Line poggia su banche dati che permettono di gestire gli inserimenti in modo più sicuro. 

 

Digitalizzare il processo diverrà ancor più importante in futuro, poiché il sopra citato regolamento promuove la tracciabilità anche dei fertilizzanti e in alcuni Paesi la registrazione sarà estesa anche a questa categoria di prodotti.

 

I controlli nelle aziende agricole, purtroppo, rimangono il punto debole del processo, visto che nel 2024 sono stati solo 1.950 su circa 1.000.000 (0,2%). Tradotto in rischi di essere controllati, le aziende hanno il 99,8% di probabilità di sfuggire ai controlli. Servirà quindi un grande sforzo anche in tal senso. 

 

Tornando nuovamente ai problemi fitosanitari, forte è la preoccupazione in Puglia per l'ampliamento delle aree interessate da Xylella fastidiosa. Nuovi rinvenimenti sono stati registrati in molteplici località della provincia di bari, interessando anche la provincia di Barletta-Trani e perfino il Gargano. Sei sono le aree in cui si applicano misure di eradicazione, al fine di delimitare i nuovi focolai. 

 

Purtroppo, sempre nell'area barese, sono cresciuti i rinvenimenti di Xylella fastidiosa fastidiosa ST1, la quale attacca viti e mandorli. A dimostrazione che la lotta a questi patogeni continua, divenendo ogni giorno più difficile. 

 

Non solo Xylella

Oltre all'evoluzione di Xylella, la Puglia è oggetto anche di altre proliferazioni di parassiti e patogeni. Per esempio, gli olivi possono presentare i danni da Cicada orni, una cicala che 

compare a luglio alimentandosi della linfa delle piante. Dopo le ovideposizione, a fine estate nascono le neanidi che si interrano e si sviluppano in 1-2 anni a scapito delle radici.

 

Oltre alla cicala si rinvengono anche focolai di cecidomia dell'olivo (Dasineura oleae), i cui adulti compaiono a fine marzo ovideponendo sulle foglie in cui le larve scavano gallerie di piccole dimensioni con la caratteristica formazione di galle. Altre specie segnalate sono l'Eriofide dell'olivo (Aceria oleae) e il Liotripide (Liothrips oleae), 

 

Infine, anche il fico mostra qualche difficoltà in più rispetto al passato. Dalla primavera del 2021, nel Salento settentrionale, sono state infatti segnalate sintomatologie anomale per il deperimento del fico. Clorosi, poi necrosi, defogliazione e quindi morte della pianta sono state riscontrate in diverse località. Nelle sezioni di rami delle piante colpite sono state osservate alterazioni cromatiche del legno, al di sotto della corteccia. Sono anche state osservate piccole gallerie sottocorticali causate da Cryphalus dilutus, coleottero scolitide. Le sue larve avanzano nel legno veicolando funghi che alterano il passaggio della linfa causando la sofferenza delle piante.

 

 

Terza sessione - Scarica le presentazioni di: 

 

 

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*: Il Forum di Medicina Vegetale è stato organizzato dall'Associazione Regionale Pugliese dei Tecnici e Ricercatori in Agricoltura (Arptra) in collaborazione con il Centro di Ricerca, Sperimentazione e Formazione in Agricoltura "Basile Caramia" (Crsfa), l'Associazione Italiana per la Protezione delle Piante (Aipp), le Giornate FitopatologicheFruit Communication e Image Line®. L'evento è stato coorganizzato anche dall'Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Bari, dall'Università degli Studi di Bari Aldo Moro, dalla Regione Puglia, dal Coordinamento Regionale Collegio Periti Agrari e dei Periti Agrari Laureati della Puglia (Corepa), dall'Associazione Nazionale Tecnici Specialisti In Agricoltura (Antesia), dal Collegio Interprovinciale Agrotecnici e Agrotecnici Laureati di Bari Bat e dalla Libera Associazione Mediterranea Tecnici in Agricoltura (Lameta)

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