Fusariosi del culmo Fusarium graminearum, Gibberella zeae

Classificazione: Funghi > Fusariosi

Clima asciutto nella prima parte del ciclo vegetativo e andamento termico caldo (28-30°C) con parentesi umide 2-3 settimane prima della fioritura, favoriscono l'insorgenza di F. graminearum. Eccessi di azoto e carenze di potassio, eccessiva densità di piante, perdita di massa fogliare a causa di grandinate o attacchi di insetti sono tutti fattori che predispongono la coltura all'infezione. Gli ibridi precoci risultano tendenzialmente più sensibili rispetto agli ibridi tardivi.

Biologia

I periteci della crittogama maturano sui fusti del mais con clima caldo e umido. Le ascospore mature sono estruse dai periteci e, trasportate dalle correnti d'aria, giungono su spighe e fusti di mais, ove germinano dando inizio all'infezione dei tessuti. In condizioni climatiche calde e umide, le parti malate delle piante sono interessate dalla comparsa di un micelio bianco rosato che genera numerosi conidi. La crittogama sverna nei residui colturali e, più raramente, nel seme. Il patogeno attacca anche coltivazioni di frumento, orzo ed altri cereali.

Danni causati

Le piante precocemente colpite mostrano foglie di color verde-grigiastro opaco, internodi inferiori del fusto che rammolliscono tendendo al color castano o bruno scuro. I fusti possono presentare internamente una colorazione rosa-rossiccia in corrispondenza dei tessuti colpiti. L'evolvere dell'infezione provoca il disgregamento del midollo e la comparsa sulla superficie del fusto di piccoli periteci neri rotondeggianti. Le lesioni del fusto possono apparire zonate. Questa malattia si differenzia dal marciume da Diplodia per la colorazione rosa assunta dal midollo e per la formazione dei periteci esterni alla superficie del fusto.

Interventi agronomici

Impiegare varietà e ibridi resistenti (Si consiglia di utilizzare le cultivar inserite nelle liste varietali di raccomandazione regionale). Operare concimazioni equilibrate, evitando eccessi di azoto e apportando quantitativi di potassio adeguati a sopperire ad eventuali carenze. Adottare densità di impianto basse.

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