volume unico - pag. 62-67
Nel 1961 sono state istituite nell'imolese e nel reggiano prove su vite relative all'efficacia dell'Aspor in confronto alla Poltiglia bordolese. In tutti i casi la difesa antioidica è stata affidata allo zolfo ventilato.
La prova condotta in un vigneto di Imola è stata caratterizzata da assenza di peronospora nel periodo primaverile-estivo e da attacchi di entità limitata nel mese di ottobre. In tali condizioni l'esperimento si è concluso in bianco. Alla vendemmia è stata accertata però una maggiore produzione sulle viti testimoni e su quelle trattate con l'acuprico, superiore del 50-60% rispetto a quella conseguita con Poltiglia Bordolese.
Nell'esperimento condotto a Rolo la peronospora si è sviluppata lievemente fino a settembre dopo di che ha assunto notevole gravità . Il grado di difesa conseguito sui grappoli è risultato elevato e dello stesso ordine sia per l'Aspor 0,2% che per la poltiglia Bordolese. Gli attacchi sul fogliame sono risultati lievissimi in autunno per il primo prodotto ed assenti per il secondo. Anche nella prova istituita a Villa Sesso l'incidenza della malattia è stata lieve nel primo periodo per riprendere in misura notevole in quello autunnale. Nel caso in cui gli interventi sono stati protratti fino ad agosto il fogliame è risultato in ottobre sano per tutte le tesi, salvo sporadiche eccezioni, nel caso in cui la lotta è stata interrotta a luglio si sono invece sviluppati attacchi tardivi di modesta entità in tutte le relative tesi. In tutte e tre le località è risultata evidente la maggior vigoria e la più intensa colorazione del fogliame trattato con Aspor; nessuna sensibile differenza è stata invece constatata tra l'acuprico e le poltiglia bordolese circa il grado di maturazione di tralci e il tenore zuccherino dei mosti.
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