Capitolo “Funghi, batteri, virus” - volume secondo - pag. 311-316
Autori: L. Berti, A. Brunelli , R. Viccinelli
Nell'arco di un quadriennio sono state condotte osservazioni di campo sull'andamento delle infezioni di mal bianco in parcelle di vigneto non trattate e indagini di laboratorio sul comportamento dellaforma sessuata di Uncinuta necator, agente dell'oidio della vite. In tutti gli anni la malattia si è manifestata con sintomi sporadici in un periodo non anteriore alla fioritura e non sono mai stati ritrovati germogli attaccati da infezioni provenienti da micelio svernante. Regolare è risultata anche la produzione di cleistoteci che, dopo essere iniziata pi๠o meno precocemente nel mese di agosto, è proseguita abbondante per tutto il periodo autunnale. Le osservazioni di laboratorio sui corpi fruttiferi svernati su diversi substrati, naturali (foglie, corteccia) o artificiali (carta da filtro) e immersi in acqua, hanno fornito indicazioni differenziate. I cleistoteci provenienti dalla corteccia hanno mostrato una elevala frequenza di normale sviluppo, con la liberazione delle prime ascospore germinanti sin dalla fine dell'inverno e con le pi๠elevate percentuali di deiscenza nei mesi primaverili in corrispondenza della ripresa vegetativa. I cleistoteci svernanti sulle foglie o su carta hanno spesso evidenziato uno sviluppo anomalo e remissione di ascospore in grado di germinare è risultata sporadica soprattutto nel primo caso. Per contro non sono mai state registrate catture di ascospore in campo. I risultati delle indagini sembrano, comunque, dimostrare che la forma sessuata di U. necator è in grado di svolgere un ruolo nella sopravvivenza del patogeno e potrebbe essere coinvolta nel determinismo delle infezioni oidiche primaverili.
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