Capitolo “Funghi, batteri, virus” - volume secondo - pag. 323-328
Autori: ALDO AMATI, G. Arfelli, D. Falchieri , A. Piva
Nel corso di questa ricerca viene messa in evidenza, per la prima volta, l'influenza del mal bianco della vite sulla composizione chimica dell'uva. Le prove eseguite nella vendemmia 1993 sono state codotte in un campo di uve cultivar Sangiovese, situato nella zona del Chianti classico, particolarmente soggetto agli attacchi di oidio. A maturazione commerciale sono stati raccolti grappoli sani e grappoli colpiti dal patogeno, le tesi considerate sono state 2: uva sana e uva colpita. Da quanto fin qui emerso le modificazioni indotte da Oidium tuckeri possono essere ricondotto ad un ritardo di maturazione che incide significativamente sulla composizione delle uve, dei mosti e quindi dei vini ottenibili.
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