Capitolo “Funghi, batteri, fitoplasmi, virus.” - volume secondo - pag. 187-192
Autori: C. Dongiovanni, F. Faretra, C. Giampaolo, A. Santomauro, G. Tauro
Con la sperimentazione svolta negli anni 2000-2005 si è inteso valutare l'attività antiperonosporica di dosi ridotte di prodotti cuprici e di formulati contenenti fungicidi resi disponibili negli ltimi anni, impiegandoli in diverse strategie di protezione che ne prevedevano le applicazioni con criterio preventivo. Le condizioni climatiche sono risultate favorevoli al patogeno solo nel 2002 e nel 2004. Nel 2002, interessanti risultati sono stati ottenuti con idrossido di rame, sia impiegato da solo a 1.500 g/ha, sia formulato in miscela con derivati terpenici o con ossicloruro di rame. L'impiego di idrossido di rame a dosi ridotte (500 e 250 g/ha) ha dato luogo a livelli di protezione non adeguati. I programmi di intervento saggiati nel 2004, che prevedevano l'impiego di formulati contenenti fenamidone, iprovalicarb, pyraclostrobin o zoxamide, hanno generalmente permesso un contenimento delleinfezioni significativo rispetto al testimone senza differenziarsi fra loro in modo statisticamente apprezzabile.Parole chiave: peronospora, vite, protezione integrata, rame
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